Mercoledì 2 agosto 2023 alle ore 21 nel giardino etno-botanico a Ginestra è in programma “Il colore del Mediterraneo”, primo evento nell’ambito del programma “AMA – Appennino Mediterraneo Arbëresh”. Di seguito i particolari
“Il colore del Mediterraneo” è una prima nazionale, un nuovo progetto artistico promosso da Fondazione Appennino ETS a dieci anni dalla morte di Nelson Mandela e a sessant’anni dal celebre discorso in cui Martin Luther King manifestava “I have a dream”. Uno spettacolo che con immagini e video si calerà dentro la vita di queste due grandi personalità seguendo il binario di un racconto accompagnato da brani di Lucio Dalla, Dire Straits, Queen, De Gregori, Rino Gaetano e altri.
Un primo evento, gestito in collaborazione con Basilicata Circuito Musicale, del progetto “AMA” (Appennino Mediterraneo Arbëresh), ideato e realizzato da Fondazione Appennino e condiviso con le amministrazioni comunali di San Paolo Albanese, San Costantino Albanese e Ginestra al fine di salvaguardare il patrimonio culturale intangibile delle comunità arbëreshe.
«È un ribaltamento di prospettiva – ha spiegato Piero Lacorazza, direttore della Fondazione Appennino – che non si chiude nel folklore della tradizione della cultura arbëreshe ma mette in movimento riflessioni che la storia ci consegna. Siamo partiti rileggendo Raffaele Nigro il quale nei libri “Il muro del mare”, “Diario Adriatico” o “La baronessa dell’Olivento”, ha sollecitato uno sguardo verso un orizzonte che incontri la storia e forse anche uno stimolo critico: minoranze etnico-linguistiche la cui salvaguardia è sostenuta da istituzioni pubbliche. Si investono risorse sulla valorizzazione di una storia di un popolo in fuga da una guerra che attraverso l’Adriatico Mediterraneo ha trovato asilo anche in Basilicata. E se calassimo questa scelta nell’attualità, oltre il folklore, nella navigazione della vicenda mediterranea? Ecco perché ha un senso ricordare Mandela e Martin Luther King; sono tanti i colori del mare nostrum che lo bagnano e lo attraversano, le culture e le civiltà che lo hanno navigato. Non c’è un bianco e un nero, il Mediterraneo deve tornare ad essere una culla di pace e di integrazione, di opportunità; il Mediterraneo deve avere – ha concluso Lacorazza – un solo colore, quello dell’umanità».
«Siamo contenti – ha dichiarato Fiorella Pompa, sindaca di Ginestra – che il progetto parta proprio da Ginestra e che lo spettacolo sia in prima nazionale proprio nel nostro paese in cui la memoria degli anziani riporta fini ad oggi un certo atteggiamento respingente verso questa minoranza etno-linguistica che, questo è il paradosso calato nell’attualità, diventa patrimonio culturale intangibile su cui si investono risorse pubbliche. Ginestra, insieme agli altri comuni che tutelano la cultura arbëresh, è un comune interno, quindi non bagnato dal mare, in cui però un popolo in fuga si è asciugato dall’acqua del Mediterraneo. È questa visione che ci consente, nelle difficoltà e nei problemi comuni alla gran parte delle aree interne, di provare a giocarci la partita del futuro tenendo i piedi a terra e la testa mondo. E questo approccio – ha concluso la Sindaca – ci ha consentito di vincere anche il Bando Borghi iniziando a trasformare una visione in concrete realizzazioni».
Lo spettacolo “Il colore del Medterraneo” è messo in scena da Gabriele Zanini (regista e voce narrante), Rocco Fiore (voce e chitarra), Selene Pedicini (violino), Francesco Galizia (pianoforte e sax), Giovanna D’Amato (violoncello) e Michele Ciavarella (percussioni); a Ginestra ore 21 giardino etno-botanico.