Segreteria Fp Cgil Potenza e Coordinamento regionale donne Cgil Basilicata: “Presunte molestie sessuali da parte di un dirigente della Regione Basilicata nell’esercizio del proprio ruolo. Il presidente Bardi e l’assessore Fanelli facciano chiarezza e nel caso di evidenze assumano urgentemente le conseguenti decisioni rimuovendo dalle funzioni il responsabile di tali atti”. Di seguito la nota integrale.
Quanto appreso in commissione consiliare nel corso dell’audizione sul Crob, poi ripreso dalla stampa locale, rispetto ai presunti comportamenti molesti da parte di un dirigente regionale nei confronti di una o più donne con le quali sarebbe entrato in contatto nell’esercizio del proprio ruolo, getta ulteriori ombre su un dipartimento regionale, quello alla Salute e alla persona, sulla cui gestione abbiamo più volte espresso le nostre riserve.
Nel caso di specie, saremmo di fronte a molestie consumate in un ambito istituzionale e perpetrate da chi, invece di esercitare la responsabilità della funzione rivestita per garantire servizi centrali per la collettività, ne fa un utilizzo distorto e deviato.
È assolutamente necessario e urgente che il presidente della Regione Vito Bardi e l’assessore al ramo Francesco Fanelli facciano chiarezza su questa vicenda. Non può essere un caso che l’ambito politico istituzionale regionale venga spesso interessato da vicende che vedono le donne oggetto di abuso di potere e vittime di una cultura maschilista e violenta che mostra di essere estremamente diffusa proprio nella classe dirigente politica da cui dovrebbero invece provenire azioni rivolte a sostegno di un miglioramento della condizione femminile.
È innegabile, a nostro parere, considerata la frequenza di questi episodi e di queste vicende, che ci sia una responsabilità politica pesante da parte di chi effettua scelte o non assume, di fronte all’evidenza delle questioni, le decisioni conseguenti per porre fine a una situazione che vede la Basilicata salire troppo spesso alla ribalta delle cronache nazionali per fatti gravissimi che ledono la dignità delle donne.
Ribadiamo che il presidente Bardi e l’assessore Fanelli debbano immediatamente fare chiarezza e, nel rispetto di tutte le persone coinvolte e di tutte le donne, qualora dovessero emergere evidenze dei fatti contestati, assumere urgentemente le conseguenti decisioni rimuovendo dalle funzioni il responsabile di tali atti.