La commedia “La Pulce Rossa. Vita di Rocco Scotellaro” scritta e diretta da Ulderico Pesce e portata in scena dall’Associazione MetaTeatro e dal Centro Mediterraneo per le Arti ha concluso questa sera nel cortile del Palazzo del Governo a Matera “Il Piccolo Festival delle Arti, organizzato dal Circolo Culturale La Scaletta e affidato alla direzione artistica di Edoardo Delle Donne.
In scena gli attori Emilio Andrisani, Emilia Fortunato, Patrizia Minardi, Ines Schiavone, Carla Latorre, Marianna Dimona, Monica Ambrosecchia, Nicola Cardinale, Bartolo Tota. Le musiche selezionate sono di Antonio Infantino, Marco Mengoni e della tradizione Lucana.
“Abbiamo chiuso l Piccolo Festival delle Arti – sottolinea il Presidente del Circolo La Scaletta, Paolo Emilio Stasi – con uno spettacolo che MetaTeatro e il Centro Mediterraneo per le Arti hanno realizzato per il centenario della nascita del poeta lucano e che è stato portato in scena a Tricarico e a Gorgoglione. Valuteremo, insieme a MetaTeatro e al Centro Mediterraneo per le Arti, la possibilità di replicare lo spettacolo”.
La pulce rossa racconta la vita di Rocco Scotellaro e ne racconta la passione politica, l’amore per la Basilicata, la continua lotta per l’emancipazione ed il miglioramento delle condizioni di vita dei contadini e delle popolazioni di quel Sud arretrato e affamato. La nascita avvenuta a Tricarico il 19 aprile del 1923, l’infanzia nel suo paese e poi gli studi al Liceo Ginnasio di Sicignano degli Alburni e gli studi proseguiti prima a Cava dei Tirreni, poi a Matera e a Trento. Le sofferenze del fascismo, l’incontro con Carlo Levi, e ancora le battaglie politiche per la distribuzione delle terre ai braccianti, per la costruzione dell’ospedale di Tricarico, fino ad arrivare alla dura esperienza del carcere per accuse che si rivelarono totalmente infondate fino alla prematura morte a soli 30 anni.“La breve vita della “pulce rossa” (il soprannome di Scotellaro a causa dei suoi capelli e della sua statura minuta) – sottolinea il Presidente del Circolo La Scaletta, Paolo Emilio Stasi – è oggi un esempio non solo per i lucani. La sua voglia di lottare per cambiare il destino della sua terra e di farlo con l’obiettivo di partire dagli ultimi, rappresentano una lezione che dev’essere ricordata e tramandata. Lo spettacolo di Ulderico Pesce e dei bravissimi attori di MetaTeatro riesce a rendere perfettamente il senso del suo impegno politico. Dopo essere stato rappresentato a Tricarico, Venerdì approda a Gorgoglione, perché è anche con la cultura che, oggi, si può continuare a combattere la battaglia per costruire un argine allo spopolamento e all’impoverimento delle aree interne”.
Associazione MetaTeatro
Nasce il 19 maggio 2021 come cellula generata dal Circolo Culturale La Scaletta di Matera con l’obiettivo primario di rafforzare un linguaggio teatrale che possa venire rielaborato e utilizzato attraverso la istituzione di una vera e propria scuola di teatro, alla quale aggregare una nuova generazione di artisti i quali si impegnano alla attuazione di un progetto collettivo in grado di sostenere e di valorizzare la centralità del teatro come fattore sociale di crescita culturale.Ne fanno parte, l’Associazione Gutta ETS rappresentata da Carla Latorre, Il Centro di Cultura Teatrale Skené aps rappresentato da Castello Chiacchio, il Centro Mediterraneo delle Arti rappresentato da Ulderico Pesce ed Hermes Teatro Laboratorio rappresentato da Emilia Fortunato, che riconoscendo al Circolo La Scaletta l’importanza di un necessario coordinamento e di una stretta collaborazione operativa per la promozione e valorizzazione delle esistenti potenzialità territoriali nel settore del teatro, hanno deciso di integrarsi tra loro nel perseguimento di finalità specifiche, dirette ad abbattere gli attuali limiti operativi e ad accrescere la dignità culturale delle loro presenze nel territorio meridionale e nazionale.
Un progetto che, pur nascendo ora dall’iniziativa di alcune Associazioni e Compagnie locali, è aperto alla collaborazione di tutti quegli operatori culturali che vorranno condividerne gli scopi.
Fondamentale per raggiungere tale obiettivo, è quello di trovare un luogo, un edificio pubblico da richiedere in uso gratuito, nel quale impiantare gli spazi deputati alla formazione, alla preparazione e alla diffusione delle programmate produzioni teatrali.