Alessia Araneo, Coordinatrice provinciale M5s Basilicata: “Il centrodestra si accanisce contro i più fragili. Il M5s pronto alle barricate”. Di seguito la nota integrale.
Ieri mattina, in conferenza stampa, abbiamo espresso profonda preoccupazione per quello che sta accadendo e che ancora potrà accadere nella nostra regione, sia come inevitabile riverbero di alcune improvvide e scellerate scelte di governo sia come conseguenza di alcune scelte regionali.
A livello nazionale, il taglio del rdc a 169.000 famiglie getterà nella più disperata e solitaria povertà anche numerose famiglie lucane. Di questa fragilità sociale qualcuno dovrà farsi carico. E quali sono le istituzioni più vicine? Indoviniamo un po’, i comuni.
E ancora, il governo decide di tagliare alcuni fondi del PNRR per destinarli al RePower. Ora, l’81% dei fondi è gestito dai ministeri, soltanto il 19% dai comuni. Dei fondi PNRR gestiti dai ministeri non vi è traccia; i comuni hanno già avviato 55mila gare. Cosa decide di fare il governo? Naturalmente, taglia i fondi PNRR destinati ai comuni.
Qualche giorno fa, inoltre, il governo di centrodestra ha sbattuto l’ennesima porta in faccia ai 1800 lucani inseriti nel programma RMI TIS, e lo ha fatto bocciando un emendamento a prima firma Lomuti, con cui si chiedeva l’assunzione di queste persone previo superamento di una prova, per il tramite dei comuni. Ebbene, il governo ha bocciato l’emendamento per la Basilicata. E dico per la Basilicata perché un provvedimento analogo era stato invece approvato per la Calabria.
A rispondere di queste incaute scelte di governo saranno i comuni: ex percettori del reddito, imprese che hanno avviato i lavori PNRR, TIS e RMI a chi si rivolgeranno? Naturalmente, ai comuni. Comuni che, nel frattempo, hanno subito un’altra spoliazione, questa volta, però, la regia è tutta regionale.
In occasione dell’assestamento di bilancio, infatti, non è stato finanziato il Fondo Unico per le Autonomie Locali (legge regionale 23/2018), lasciando così a secco province e comuni. Così come non sono state attribuite risorse sul capitolo essenziale dei servizi sociali e alla persona.
Chi pagherà? Disabili, anziani, persone più svantaggiate e tutte le loro famiglie A seguire, tutte le cooperative che erogano questi servizi. Tutto questo ammala la nostra comunità.
Una comunità che non trova risorse per gli ultimi è una comunità che ha fallito tutti gli obiettivi di coesione sociale, di solidarietà e, consentitemi di dire, di umanità.
E sbaglia clamorosamente chi pensa di poter fare economia su questi servizi. Tagliare i servizi socio-assistenziali produce gravi danni economici, contrariamente a quanto si possa pensare. Una persona che, oggi, ha bisogno e che non riceve le cure più adatte o va via o, domani, avrà bisogno di una assistenza più onerosa.
Allora, questo governo regionale di centrodestra sbaglia più volte. Tradisce i principi della nostra Carta costituzionale, mortifica le categorie più deboli, sfilaccia il nostro tessuto sociale, determina gravi danni economici e, in modo pusillanime, scarica tutto sui comuni.
Non è accettabile.