“Il Tavolo della Moda insediato dal Ministro Adolfo Urso rappresenta un’eccezionale occasione per valorizzare lo stretto legame tra negozi di moda e territorio e consolidare l’azione di confronto e dialogo con tutta la filiera soprattutto in momento in cui gli operatori commerciali, dopo aver contribuito a calmierare i rincari dei prezzi e l’inflazione, si trovano costretti a subire forti rialzi di listino e budget prefissati con richieste di ordini di merci non più facilmente sostenibili”. E’ il pensiero del presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni sottolineando che “i negozi di abbigliamento, calzature, accessori, pelletterie, tessile casa ed articoli sportivi sono la spina dorsale economica delle nostre città, contando la presenza in Italia di 175.395 punti vendita tra 105.050 imprese attive e 70.345 unità locali in Italia che danno occupazione a 301.494 addetti”.
“Visto l’attuale momento di particolare difficoltà del dettaglio moda e considerato l’obiettivo di continuare a garantire il mantenimento dei posti di lavoro e nuova occupazione – conclude Felloni – noi operatori commerciali ci crediamo ma è importante che il Governo ascolti le istanze della categoria con particolare riguardo ad un indispensabile intervento a copertura degli incrementi dei costi delle locazioni commerciali, ad esempio, attraverso un credito d’imposta sugli affitti o l’introduzione della cedolare secca condizionata alla riduzione del canone; un ‘voucher moda’ per chi sostituisce nei negozi di prossimità un capo usato con uno nuovo; un’aliquota Iva agevolata del 10% sui prodotti di moda in particolare made in Italy e sostenibili. Occorre, infine, rivalutare mestieri come l’addetto alle vendite e il sarto che potrebbero essere ospitati anche all’interno dei negozi, puntando sulla formazione professionale”.
Per Antonio Sorrentino referente Federmoda-Confcommercio Potenza le aspettative della categoria in Basilicata sono rivolte in questa fase all’aggiornamento del piano regionale commerciale che ha bisogno di un profondo restyling al passo dei grandi cambiamenti intervenuti dal 2009 (anno di approvazione della legge regionale). Importante – aggiunge – è il dialogo-confronto con le categorie che l’Assessorato ha avviato e per noi strategico è mettere al centro del nuovo strumento il negozio di vicinato che intendiamo valorizzare e rilanciare. In una fase molto complessa come l’attuale bisogna rafforzare ogni attenzione, specie istituzionale, per un comparto come il nostro che alimenta l’economia locale, al punto da pensare all’interno del lavoro dell’Assessorato regionale che si occupa di commercio anche ad un Tavolo regionale moda.