Le Muse di Sinisgalli nell’Orto di Merola 9, doppia presentazione letteraria con Sonya Orfalian e Silvia Bre. Di seguito i particolari.
Serata di poesia e prosa, con due straordinarie autrici, quella in programma lunedì 7 agosto alle 21:30 nell’ex Convento San Domenico a Montemurro (PZ) per il secondo appuntamento della rassegna estiva “Le Muse di Sinisgalli nell’Orto di Merola” 9, organizzata dalla Fondazione Leonardo Sinisgalli.
L’incontro avrà per protagoniste l’artista e scrittrice Sonya Orfalian, con il volume Alfabeto dei piccoli armeni (Sellerio, 2023) e la poeta e traduttrice Silvia Bre con le Poesie di Emily Dickinson (Einaudi, 2023).
Le due autrici saranno in dialogo con il presidente e con il direttore della Fondazione Leonardo Sinisgalli, Mimmo Sammartino e Luigi Beneduci.
Apolide, rifugiata e figlia della diaspora, nata in Libia da genitori armeni, Sonya Orfalian ha raccolto in trentasei racconti, tanti quante sono le lettere dell’alfabeto armeno, le testimonianze sulle storie di bambini e bambine sopravvissuti al genocidio armeno messo in opera dall’impero ottomano. Si tratta del primo genocidio del ‘900. Un orrore avvenuto tra il 1915 e il 1922, prima della Shoah. Fu pulizia etnica, sofferenze indicibili e «marce della morte» di cui i sopravvissuti, a lungo, hanno avuto difficoltà a ricordare e a parlare. Uno sterminio ancora oggi negato in molti Paesi (a cominciare dalla Turchia, dove la carneficina è stata programmata e compiuta).
Silvia Bre, finalista al Premio Strega Poesia con “Le campane”, ci propone invece il suo lavoro di traduzione della voce e delle immagini di Emily Dickinson, grande poeta americana di fine ‘800, custodite in oltre 350 poesie. Un lavoro meticoloso e creativo che mira e infrangere anche i cliché sulla figura della Dickinson e che Silvia Bre concepisce come un ulteriore passo nell’opera di progressivo avvicinamento alla formidabile potenza della parola della poeta.
L’incontro si avvarrà del contributo di due dottorande dell’Università degli studi della Basilicata, Sara Petta e Aurora Zaccagnino, e delle musiche proposte dal M° Daniele Lerose alla chitarra.