Papaleo (Alad-Fand): “Le proposte per lo sviluppo della Basilicata”. Di seguito la nota integrale.
Nei giorni scorsi mi sono imbizzarrito con una riflessione, forse anche prolissa, circa lo sviluppo necessario e che da anni rincorriamo e ci aspettiamo per !a Basilicata, sia per dare una prospettiva di vita alla popolazione residente, ma anche per evitare che la stessa entità istituzionale possa essere soppressa in una logica in itinere protesa alle macro-regioni, da sempre in agguato, specie nella prospettiva della cosiddetta autonomia differenziata.
Oggi, più che mai, occorrerebbe fare “quadrato”, come si usa dire, per affrontare le diverse crisi in atto, sia per poter dare una certezza di futuro alle generazioni presenti e che verranno, sia in quanto vi sarebbero tutte le premesse per poterlo fare, stante le risorse rivenienti dal PNRR che non vanno sperperate, né sotto utilizzate, ma da investire in modo mirato e produttivo. Infatti, se la prima è fondamentale questione attiene alla salvaguardia del “Bene Salute”, dando certezza è immediatezza nelle cure e nell’assistenza, facendolo laddove la persona risiede ( a tanto oggi può corrispondere la tecnologia attraverso lo strumento della Telemedicina); altra fondamentale ed ineludibile questione è la certezza di un lavoro stabile e duraturo, mettendo a frutto le tante risorse di cui il territorio dispone e che sono state fin qui poco considerate o fors’anche poco conosciute, in quanto la logica prevalente è stata sempre quella della ” mano tesa ” , assoggettandosi al ” potente ” di turno
Bene ha fatto la Consulta Regionale delle Aggregazioni Laicali (CRAL) ad interrogarsi sulle diverse e sempre più urgenti tematiche sociali che affliggono la più parte della società lucana.
Infatti, mutuando dalla pregevole sintesi “Segni di speranza “ costruttori di fiducia ” scaturita dal lavoro intelligente e molto partecipato ( nello specifico e per quanto mi riguarda ed a cui ho cercato di dare il mio modesto contributo è stato il Tavolo della Sanità) mi ritrovo in perfetta sintonia con la recente intervista del Presidente CRAL Lindo Monaco che insiste circa ” la costruzione di ponti,senza distinzioni di ruolo e di funzioni, di ideologie e di credo religioso” per un comune e corale impegno inteso a dare dignità e prospettive di futuro al popolo lucano, determinando uno sviluppo vero e che sappia coinvolgere l’intero territorio.
Speriamo che questi fondi di sviluppo siano anche per chi fa turismo e che vuole ristrutturare e non può perché non ci sono aiuto perché hanno più di 46 anni e non possono avere più nessuno aiuto perché sono già vecchi però pagano ugualmente le tasse e potrebbe assumere personale speriamo che qualcuno di importante lo legga e ci pensi grazie