“A settembre ci ritroveremo con oltre 200mila supplenti. E’ un danno per i precari ma soprattutto per gli alunni ai quali non viene garantita la continuità didattica”: così la Uil Scuola Rua. “Avevamo proposto al ministro Valditara una ricetta: trasformare tutti i posti vacanti da organico di fatto a organico di diritto. Il tutto, quindi – afferma Giuseppe D’Aprile, segretario generale della Uil Scuola Rua – stabilizzando 250 mila precari, costerebbe 180 milioni di euro, circa 715 euro a precario. Sulla scuola si deve investire, basta la volontà politica”.
“Pur apprezzando quanto fatto dalla direzione regionale e dagli ambiti provinciali, che con celerità stanno svolgendo le attività di immissioni in ruolo – aggiunge il segretario regionale Uil Scuola Luigi Veltri – rimangono le difficoltà della gestione degli incarichi affidati ancora una volta all’algoritmo con gli errori ed i vincoli impostati dal gestore. Si procederà con le nomine a fine settembre, primi di ottobre. Gli alunni rischiano – afferma Veltri – di cambiare anche tre docenti all’inizio dell’anno sulla stessa disciplina. A questo si aggiunge il problema sul sostegno: servono 80mila docenti di ruolo per la copertura dei posti su sostegno. Un’altra nostra rivendicazione è riaprire il numero chiuso delle università che specializzano sul sostegno evitando così le speculazioni sui titoli conseguiti all’estero” .
Intanto saranno al Nord e in Sardegna i posti disponibili per i dirigenti neo immessi in ruolo. Il Centro e Sud Italia a posti zero. Questa la situazione: Lombardia 154 posti, Veneto 74, Piemonte56, Emilia-Romagna 40, Liguria 13, Friuli V. Giulia 12, Sardegna 5, Toscana 2. Nessuna disponibilità per Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Marche, Molise, Puglia, Sicilia, Umbria. Su un totale di 356 posti disponibili per le immissioni in ruolo, ne saranno assegnati solo 223, distribuiti in questo modo:
• 44 concorso 2011 (Campania);
• 13 posti legge 107/2015 (Sicilia);
• 166 Concorso 2017 (si esaurirà la graduatoria)
• a questi si aggiungeranno i 57 mantenimenti in servizio.
Con questi numeri – osserva la Uil Scuola – saranno molte le scuole senza dirigenti scolastici titolari e senza docenti titolari. Il destino di moltissime scuole sottodimensionate sarà quello di ulteriori reggenze. Le scuole – evidenzia la Uil Scuola – devono funzionare nel migliore dei modi, per questo è necessario individuare nella prossima manovra finanziaria ulteriori risorse per garantire la proroga dei contratti del personale Ata che scadono il 31 dicembre. Una proroga tanto più necessaria in funzione del sovraccarico di lavoro che le attività connesse al PNRR hanno portato nelle scuole, che ricade su segreterie e dirigenti