“I dati delle diverse indagini nazionali sulla sanità fotografano quella che è la realtà lucana, che ha bisogno di un piano Marshall proprio come proposto dalla Cgil da anni e come ribadito in queste ore dal senatore Gianni Rosa. L’esponente di FdI, con grande onestà intellettuale, evidenzia lo stato di collasso in cui versa la sanità lucana, confermando le nostre preoccupazioni e avallando le denunce di questi anni. Al tempo stesso certifica il fallimento della maggioranza di centro destra, di cui Fratelli d’Italia è parte determinante”. Lo afferma il segretario generale dello Spi Cgil Basilicata, Angelo Summa.
“Liste di attesa per accertamenti fino a due anni, reparti chiusi, la mobilità passiva che ha toccato il tetto dei 65 milioni di euro. Ultimi per spesa sociale e assistenziale, in particolare per quella dei disabili e non autosufficienti; percentuali sotto la media sia per la presenza di DEA sia di pronto soccorso; non si raggiunge la sufficienza rispetto ai criteri LEA per la prevenzione. Per l’assistenza territoriale la Basilicata è tra le peggiori per numero di ore e i giorni in cui i servizi restano aperti. Tutto questo influisce sui livelli di performance, non superando la soglia del 30%.
Un fallimento – denuncia Summa – il cui responsabile ha un nome e cognome: Vito Bardi.La conferma, in queste ore, arriva dalla stessa maggioranza che lo sostiene e che attraverso la nota del senatore Rosa rappresenta la realtà di una sanità al collasso e all’autocertificazione del loro fallimento. Le accuse chiare e circostanziate dell’esponente di FdI, che punta il dito contro le nomine dei “manager scelti tutti dal presidente e di cui, evidentemente, risponde politicamente” confermano come la Basilicata si sia trasformata nel Paradiso degli incompetenti. Colpa della completa assenza di programmazione e di meccanismi più che discutibili confermati dagli stessi alleati di Bardi, che lo accusano di avere utilizzato la sua funzione istituzionale di presidente di regione solo per fini personali”, conclude Summa.