Senatore Gianni Rosa, deputato Aldo Mattia, commissario provinciale Potenza, Giuseppe Giuzio e commissario provinciale Matera, Augusto Toto:” Sulla questione migranti inutile allarmismo in Basilicata”. Di seguito la nota integrale.
Apprezziamo l’impegno di Bardi a sottoporre al Ministro Piantedosi le questioni relative all’accoglienza dei migranti in Basilicata. Magari lo avesse fatto prima quando, in conferenza Stato-Regioni, si è discusso dello stato di emergenza, accettato anche dalla Basilicata, e dei nuovi criteri di assegnazione, su cui c’è stata un’apertura all’unanimità della Conferenza.
La questione risale a marzo – aprile scorso e mentre sindaci e presidenti di regione del centrosinistra hanno fatto sentire il loro strumentale dissenso, la Basilicata sembrava avere tutto sotto controllo.
Non si comprendono, quindi, le preoccupazioni che, solo oggi, Bardi manifesta.
La questione è complessa e su questo non c’è dubbio.
Non si tratta di una situazione come quella creata da Pittella che, nel 2016, si era esposto chiedendo una quota maggiore di migranti ritenendola una soluzione allo spopolamento.
Si tratta, invece, di uno stato di emergenza, dichiarata dal Governo Meloni già alcuni mesi orsono, con tanto di nomina di un commissario straordinario e a cui la Basilicata ha aderito. Stato di emergenza che nelle Regioni virtuose ha consentito di attivare le procedure accelerate e derogatorie per creare adeguate strutture di accoglienza.
Quanto al mutato criterio di assegnazione, sebbene alcuni giornali riportino la Basilicata tra le regioni che subiranno il maggiore incremento, ciò non corrisponde alla realtà.
Secondo il vecchio criterio la Basilicata dovrebbe ospitare 877 migranti: 500 per la provincia di Potenza e 377 per il Materano.
Invece, ci sono 2.453 migranti accolti: 733 nella rete Sai e 1.720 nei centri di accoglienza. Su 100.000 migranti arrivati in Italia, alla Basilicata, applicando il solo criterio della popolazione, spetterebbe una quota di 1.000.
Con il nuovo criterio, l’aumento non sarebbe mai possibile in termini di ‘migliaia’ di migranti, come frettolosamente annunciato da Bardi.
Inoltre, la circolare tanto criticata dalla sinistra prevede di “disporre la cessazione delle misure di accoglienza per i soggetti che abbiano ottenuto il riconoscimento della protezione internazionale anche nelle more della consegna del conseguente permesso di soggiorno”. In tal modo, oltre a ripristinare lo stato di legalità nei confronti di quei soggetti che occupano i centri non avendone diritto, si realizza anche uno svuotamento dei centri stessi. In Basilicata, dunque, quei 1.720 diminuiranno di conseguenza.
In aggiunta, a settembre, il decreto cui sta lavorando il Ministero dell’Interno, d’intesa con il Ministero della Difesa, darà un’accelerata ai rimpatri e si cercherà si mettere un freno alla situazione emergenziale.
Perché dobbiamo ricordarlo, a quanto pare anche a Bardi, che si stratta di una situazione di emergenza, che il Governo Meloni sta cercando di risolvere con tutti i mezzi a disposizione, incluso l’accordo con la Tunisia che ha bloccato l’arrivo di altri 40.000 migranti.