Architettura e magia, evento ad Albano di Lucania per “Il cammino del Basento”, un percorso partecipato tra miti, religione e cultura. Di seguito la nota integrale.
Un pubblico attento e interessato a come potenziare le opportunità di rete fra piccoli comuni, quello del pomeriggio di ieri, 22 agosto, nella Piazzetta dell’Emigrante ad Albano di Lucania, in occasione la seconda tappa degli eventi che prevedono il coinvolgimento delle collettività resilienti dei comuni del progetto ” Il cammino del Basento”, un percorso partecipato tra Miti, Religione e Cultura, finanziato dalla Regione Basilicata con il bando “Piani Integrati della Cultura” (PIC) – Anno 2022: Albano di Lucania, Brindisi Montagna, Campomaggiore, Oliveto Lucano (Comune Capofila eTrivigno.
All’incontro, finalizzato a favorire il coinvolgimento delle comunità oltre che alla presentazione delle giornate della Magia di Albano di Lucania di fine agosto, hanno partecipato i SindaciBruno Santamaria del comune ospitante, Gerardo Larocca di Brindisi Montagna, Nicola Blasi di Campomaggiore, Nicola Terranova di Oliveto Lucanoe l’assessore alla cultura del Comune di Trivigno Silvia Guarini.
L’appuntamento organizzato dall’Università degli Studi della Basilicata è stato moderato da Graziella Bernardo del DiCEM– responsabile scientifico del progetto – con gli interventi accademici di Antonella Guida – vice Direttore del DiCEM e Coordinatore del Dottorato di Ricerca Cities and Landscapes, Mariavaleria Mininni – Coordinatore del Corso di Studi in Architettura (Laurea Magistrale) di Matera e di Maria Cristina Mona – antropologa culturale, del gruppo di ricerca di Ferdinando Mirizzi del DiCEM. Ha preso parte all’appuntamento anche Angelo Donvito, presidentediDigimat Spa, che ha messo in evidenza come la tecnologia possa agevolare la messa in rete non solo di informazioni a fini promulgativi e di servizio ma agevolare quella di intere comunità.
I centri di Albano di Lucania, Campomaggiore, Brindisi Montagna, Trivigno e Oliveto Lucano rappresentano delle realtà urbane che sorgono sulla parte montuosa e collinare dell’Alta e Media Valle del Basento, nel più ampio e suggestivo scenario delle Dolomiti Lucane. Fondati in secoli differenti e sviluppatisi secondo regole insediative apparentemente diverse, i cinque comuni rappresentano una potente ed emblematica sintesi della storia insediativa lucana che dall’epoca preistorica ha portato queste realtà resilienti sino ai giorni nostri. Il contesto storico, culturale e sociale di riferimento è quello di un territorio in stretto contatto con l’ambiente, la natura e la ruralità dei luoghi con una straordinaria ricchezza di patrimoni culturali materiali e immateriali. Grazie al supporto scientifico e tecnico del Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo (DiCEM) dell’Università della Basilicata con sede a Matera e con il supporto tecnologico diDigimatSpA di Matera, i cinque comuni hanno scelto di creare una rete tra i patrimoni materiali e immateriali dei loro territori che vivono in comune la parte montuosa e collinare del bacino del fiume Basento.
E’ proprio l’attività partecipata che fa di questo progetto un vero inno della cultura immateriale, un patrimonio culturale vivente costituito dagli abitanti dei luoghi che anima le tappe del cammino trasmettendo conoscenza di pratiche costruttive, riti, tradizioni, espressioni, nonché le conoscenze e le abilità locali (inclusi strumenti, oggetti, manufatti, cibi). Il progetto propone un cammino tra sentieri costituiti da tappe fisiche, reali, ma anche da tappe virtuali in cui il patrimonio costruito e le architetture religiose hanno una loro centralità. La mappa riprodotta su App e Portale dedicati, si snoda seguendo anche logiche di profilazione proprie del turismo esperienziale, proponendo un ventaglio di servizi e opportunità di visita che grazie a tecnologie proprie della geo-localizzazione consentono anche di tracciare il percorso e notificare in tempo reale delle proposte e opportunità aggiuntive di visita a cura dei residenti. Sarà possibile fra gli altri, per esempio, calcolare il tempo necessario alla visita di ciascuna tappa e quello necessario agli spostamenti. Le due piattaforme saranno inoltre predisposte per essere integrate con la realizzazione di un “Metaverso del Cammino”. Fondamentale, poi, è il ruolo della Community che sarà integrata sia nel Portale che nell’App con un vero e proprio protagonismo degli abitantidei cinque comuni che popoleranno con propri accessi non solo i luoghi fisici ma anche quelli virtuali del Cammino del Basento.