“Con il mancato finanziamento del bike sharing in Basilicata la città di Matera ha perso un’importante occasione, fondamentale in un momento di stallo del turismo nella città dei Sassi. Chiediamo a questo governo regionale maggiore responsabilità politica. È inaccettabile che per via di un certo bullismo istituzionale Matera e l’intera Basilicata non solo restino ferme ma tornino persino indietro dal punto di vista della crescita economica e sociale”. È quanto afferma il segretario generale della Cgil di Matera, Fernando Mega.
“Il finanziamento – prosegue – prevedeva l’impiego di 700mila euro per azioni mirate alla multi modalità integrata con i Tpl che avrebbe consentito alla città di Matera e a quella di Potenza di utilizzare fondi statali per realizzare progetti di bike-sharing e di mobilità sostenibile alternativa. Almeno questo è quanto comunicato dall’assessora regionale alle Infrastrutture, Donatella Merra. Se non che, in un momento in cui il bacino di voti, in campagna elettorale già avviata, ha più valore del bene collettivo, la maggioranza su questa questione, come su tante altre, ha pensato bene di spaccarsi e di difendere eventuali future poltrone, a discapito degli interessi dei cittadini lucani, nel silenzio assordante di tutti i consiglieri regionali di maggioranza, in particolar modo di quelli “materani” piegati solo a una logica di partito.
Matera capitale europea della cultura 2019 – prosegue Mega – è una eredità che questo governo regionale di centrodestra ha del tutto sprecato. Interessato a difendere il proprio orticello, in una logica campanilistica che speravamo fosse superata, ci troviamo oggi con un turismo che, nonostante la ripresa graduale nel post pandemia, registra un forte calo di presenze rispetto al 2019. In attesa di conoscere in termini numerici l’andamento del turismo in questa estate ormai agli sgoccioli, l’impressione degli esercenti è che ci sia stato un calo o quanto meno uno stallo che non riesca a far fare a Matera quel salto di qualità che dopo il 2019 ci si aspettava. I motivi sono diversi. Da un lato la crisi e l’inflazione che in generale sta attraversando il Paese, penalizzando anche le fasce medie di popolazione. Dall’altro sicuramente l’isolamento infrastrutturale, con la Basilicata resa irraggiungibile con i treni per tutto il mese di agosto e i continui disservizi registrati con i mezzi sostitutivi su gomma.
L’intero sistema della mobilità è in continuo cambiamento verso modalità di spostamento più semplici, sostenibili e pratiche per muoversi in città. Ecco dunque che il bike sharing – conclude Mega – poteva essere una prima risposta alla nuova domanda di spostamenti che viene dalla città e dai suoi visitatori. Serve però con urgenza un impegno chiaro verso politiche urbane sostenibili, che nel loro insieme cambino le città, le strade, il sistema della mobilità e gli stili di vita”.