Ripetere il successo di Arrivano i mostri non era facile. Lo scorso anno il cine-panettone materano aveva fatto registrare al Duni un incasso superiore ai film che ci propinano sotto le feste De Sica, Boldi e presunti vip lanciati dal piccolo schermo. Antonio Andrisani, regista e attore materano, è riuscito a mettere a segno un altro colpo vincente. Certo, i sei episodi sono valorizzati anche dagli attori professionisti che Andrisani ha invitato nella città dei Sassi per le riprese curate dalla società Rvm broadcast sotto la supervisione del regista Vito Cea, ma l’onnipresente Antonio e i materani che ancora una volta si sono cimentati sul set hanno confermato di poter reggere alla pari il confronto con attori navigati come Nicola Rignanese, Michela Andreozzi, Dante Marmone, Rita Del Piano, Umberto Sardella, Brando Rossi, Rocco Barbaro, le materane Teresa Vanalesti e Luciana Paolicelli, Uccio De Santis, Roberta Gemma e Chiara Sani, citati rigorosamente in ordine di apparizione secondo l’ordine cronologico delle storie raccontate: l’autografo, il segreto, il piattino, la vigilia, gli zii, souvenir. Il traid d’union, già svelato in conferenza stampa, di Natale con chi vuoi è la famiglia. Con l’autografo Andrisani è il figlio cattivo, quello che riuscirà con uno stratagemma ad ingannare la mamma ammalata per farle apporre la sua firma, quello che lui chiama appunto un autografo, richiesta da un notaio che si spaccia per un vecchio fan della signora già apprezzata per le sue doti canore, sul falso testamento che non lascerà nulla al fratello cantante (Nicola Rignaese) e alla sorella (Michela Andreozzi). Il segreto sviluppa il seguito di un misterioso omicidio familiare: il signor Riccardi (Dante Marmone) ha ucciso sua moglie ma nessuno sa perchè. A complicare la posizione dell’uomo indagato per il delitto e già in carcere è una lettera ritrovata dalla suocera in cui sua figlia confessava il timore di subire violenza da parte del coniuge se avesse rivelato un segreto, che suo marito si tingeva i capelli… Il piattino è il mediometraggio più lungo e probabilmente quello più curato dalla coppia Cea-Andrisani: in trenta minuti viene raccontata una crisi coniugale conclusa a lieto fine tra e “farcita” da una seduta spiritica davvero esilarante, grazie alla brillante interpretazione di Umberto Sardella (nei panni di un fantomatico medium) e Brando Rossi (che interpreta Gianfranco, tradito dalla ragazza Teresa e che proverà invano a mettersi in contatto con la madre defunta ), due rivelazioni del Mudù televisivo di Uccio De Santis. Straordinario anche il cammeo di Rita Del Piano, che interpreta una moglie esasperata che chiederà più volte il divorzio. Più leggero si presenta “la vigilia”, girato all’interno dell’ospedale di Matera: Rocco Barbaro diventa il chirurgo plastico pronto a trovare qualsiasi difetto fisico ai parenti pur di fare soldi e con l’ansia di invitare tutti a cena nella vigilia di Natale otto mesi prima. Girolamo Lacertosa fa un figurone nella piccola parte in cui è chiamato a recitare. Con “Gli zii” Antonio Andrisani riesce a calamitare l’attenzione sui figli moderni, stra-viziati con la play-station e coccolati in modo esagerato dai genitori. Ad affiancare Andrisani in questo caso è Uccio De Santis, che abbandona per qualche minuto la sua vena comica. Il bambino viziato consegnato dalla mamma agli zii per un pomeriggio di svago è il piccolo Giuseppe Cea, potenziale figlio d’arte davanti alle telecamere e non dietro come succede con il papà. In “souvenir” il tradimento si consuma con la relazione extraconiugale tra Antonio Andrisani e l’ex pornostar Roberta Gemma con il pretesto di un viaggio di lavoro in Sicilia. A casa hanno richiesto i cannoli siciliani ma Andrisani è già a Matera e i cannoli siciliani sono introvabili. Dopo aver girato tutti i bar della zona centrale, al Gran Caffè gli ultimi cannoli sono stati richiesti da una signora, inseguita da un disperato uomo che deve portare per forza a casa i dolci richiesti dai suoi cari. Il furto dei cannoli viene messo a segno ma quando arriveranno i Carabinieri a casa il “pulciotto” traditore sarà costretto ad inventare una balla a sua moglie: l’arresto è avvenuto perchè in Sicilia è salito su un tram senza biglietto e i siciliani oltre ad essere cordiali sono anche efficientissimi…Anche nell’ultimo corto Cea inserisce sua figlia Monica, che si chiede perchè anche lei non ha quattro genitori…I genitori mentiranno perchè anche la moglie, non appena suo marito viene raggiunto dalle forze dell’ordine, ne approfitterà per chiamare il suo “pulciotto”. Il film “Natale con chi vuoi” sarà replicato anche il 2 e 3 gennaio 2010 sempre al cineteatro Duni. Una produzione resa possibile anche grazie al supporto logistico fornito dalla Quadrum dei fratelli Braia, società di promozione e sviluppo presente in via Lucana a Matera.
Michele Capolupo