Espedito Moliterni, iscritto al PD ed ex segretario cittadino del PD e dei DS, in una nota denuncia che non sono state ancora avviate le procedure per nominare il nuovo primario del reparto di Neuropsichiatria Infantile dell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera visto che dall’1 giugno 2023 il primario Andrea Gemma è andato in pensione.
La Neuropsichiatria Infantile. Un altro duro colpo alla Sanità materana.
Dal I° Giugno 2023 il dr. Andrea Gemma è in pensione, dopo aver diretto in questi ultimi cinque anni l’Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile all’interno del nosocomio di Matera. In continuità al lavoro svolto in precedenza dai colleghi dr. Domenico Mangione e dr. Carlo Calzone, il dr. Gemma ha confermato e rafforzato il ruolo guida della Neuropsichiatria Infantile materana nell’ambito dell’intero territorio regionale come punto di riferimento per i genitori di tantissimi minori affetti da patologie neuropsichiatriche; basti pensare alla complessità di cure e di interventi che richiedono tali patologie, prima fra tutte l’autismo, per comprendere la necessità di assicurare la continuità degli interventi sanitari in tale ambito. I piccoli pazienti hanno la necessità di essere seguiti con costanza ed efficacia, non solo per terapie di routine da assicurare su tutto il territorio, ma anche per interventi complessi ed urgenti che solo una struttura operativa centrale, efficiente ed organizzata, potrebbe garantire.
Tanto premesso, sarebbe stato lecito attendersi una rapido ricorso alle procedure concorsuali per individuare una nuova figura apicale per dare continuità al proficuo lavoro del dr. Gemma, anche perché si sapeva già da tempo del pensionamento del professionista, ma ad oggi nulla è stato fatto.
La motivazione? La Regione Basilicata, con deliberazione n. 948 del 30.12.2022 – Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo Sviluppo dell’Assistenza Territoriale o nel Servizio Sanitario Nazionale –,fra i vari interventi proposti, ha inserito l’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile nel Dipartimento di Salute Mentale, mentre sarebbe stato più corretto ed opportuno inserirla nel Dipartimento Materno Infantile; ma nella stessa delibera non si comprende se la stessa viene confermata Struttura Complessa; ciò non è secondario in quanto, in caso contrario, sarebbe privata del relativo primariato e delle relative funzioni di organizzazione, coordinamento ed erogazioni degli interventi. La struttura Complessa è infatti la struttura operativa deputata all’organizzazione ed alla produzione di attività finalizzate alla promozione ed alla tutela della salute mentale nei minori, alla prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione del disagio psichico e del disturbo mentale ed infine garantisce tutte le attività di assistenza psichiatrica, neuropsichiatrica e psicologica per l’età evolutiva. E’ utile ricordare che,fra le sue attività, la presa in carico di patologie neurologiche e psichiatriche del bambino, che potrebbero compromettere i processi di maturazione e di sviluppo dell’area motoria,sensoriale ed intellettiva.
Assicura altresì ai Distretti territoriali la necessaria integrazione tra le proprie prestazioni e quelle svolte da altre articolazioni organizzative.
E’quindi una struttura che non può essere dispersa in mille rivoli territoriali, spesso privi delle necessarie figure professionali specialistiche, in assenza di un coordinamento centrale che deve garantire innanzitutto uniformità di interventi e relativa qualità.
Pertanto, si intuisce facilmente l’importanza di questa branca della medicina e la necessità di
prevedere percorsi diagnostici, terapeutici e di assistenza che, per la loro complessità, richiedono la presenza
di un’ Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile che deve operare in stretta sintonia con le
strutture sanitarie territoriali, allo scopo di garantire al paziente e alla sua famiglia la migliore assistenza
possibile; insomma, si deve costruire un modello di intervento, capace di garantire ai piccoli pazienti
uniformità e qualità delle cure, che possa costituire un punto di riferimento per l’intero territorio regionale.
Ecco perché l’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile non può e non deve essere smantellata.
Al contrario, occorre confermarla come Struttura Complessa, potenziarla nella sua struttura organizzativa e funzionale, compresa la sua ubicazione nell’Ospedale di Matera, assegnarle un ruolo di riferimento regionale, arricchirla con nuove professionalità; così come è necessario creare una rete assistenziale diffusa nel territorio che, nelle relative attività, dipenda funzionalmente da essa.
E’necessario interrompere l’emorragia di funzioni e servizi che stanno depauperando e depotenziando l’Ospedale di Matera; è arrivato il momento di invertire la marcia e di cominciare a ridare dignità al nosocomio della città, garantendo alla popolazione la presenza di strutture all’avanguardia e di riconosciuta efficienza.