Violenza sulle donne, La Basilicata Possibile: “Non c’è più tempo, continua nostro impegno verso gli adolescenti”. Di seguito la nota integrale.
I drammatici avvenimenti di queste settimane hanno riportato in primo piano la questione delle violenze sulle donne. È tragico pensare che, in molti di questi fatti, i protagonisti delle violenze siano degli adolescenti.
C’è una “cultura dello stupro” radicata nell’immaginario e nelle pratiche sessuali di molti giovani ragazzi, alimentata dalla pornografia della rete e dei social (la pornografia del linguaggio!) – una cultura che si alimenta del dominio sull’altro piuttosto che dell’uguaglianza, dell’affermazione narcisistica del proprio io piuttosto che del riconoscimento dell’alterità e della differenza, della violenza e della sopraffazione piuttosto che dell’amore e del “consenso”.
In quest’ultimo anno, attraverso varie iniziative pubbliche, abbiamo posto – come Gruppo consiliare de La Basilicata Possibile insieme alla Rete degli Studenti Medi e dell’Unione degli Studenti – all’interno del “Manifesto degli adolescenti per la città di Potenza” il grande tema dell’educazione ai sentimenti e al rapporto di reciprocità con l’altro come uno dei punti chiave sul quale dar vita ad una serie di iniziative e progetti educativi.
Molto spesso si sottovaluta l’importanza che il tema dell’intimità ha nella crescita degli adolescenti, nella costruzione della loro identità e della stessa “soggettivazione” sessuale (come la definisce un grande psicoanalista contemporaneo).
Abbiamo posto questo tema perché è al suo interno che si educa al desiderio di aprir-si all’altro, di metter-si in gioco nelle relazioni, di avere coscienza di che cosa è capace il proprio corpo nell’esposizione all’alterità.
Gli adolescenti hanno bisogno di essere educati in questa ricerca: rispetto dell’altro e del corpo intoccabile dell’altro, consapevoli che l’intimità non è che esposizione all’altro (“solo ciò che è intimo vuole e può esporsi”), “dischiudersi dell’io che si enuncia in una relazione”, scoperta che “non posso essere intimo in me stesso, ma solo attraverso un “tu”.
Dal punto di vista politico-istituzionale, si rende sempre più necessario mettere in campo azioni in grado di creare spazi di “condivisione sotterranea”, campi di “appartenenza reciproca”, luoghi di “rivelazione del noi”.
Scoprire che ciò che realmente conta è il tra delle relazioni.
Abbiamo proposto l’attivazione di tavoli tematici, la programmazione di incontri e discussioni sui temi che toccano nel profondo le relazioni e i rapporti.
In particolare:
a. sull’educare alle passioni e ai sentimenti;
b. sull’incontro con l’altro e sul “consenso”;
c. sul rifiuto della violenza e della pornografia;
d. sulla fragilità e la vulnerabilità;
e. sulla necessità di uno psicologo in tutte le scuole della città.
Le risposte, da parte dell’Amministrazione, sono lente! Troppo lente di fronte ai tempi di vita veloci degli adolescenti.
Anche per questo, nei prossimi giorni, intorno a questo progetto di educazione ai sentimenti, di rifiuto della violenza e della pornografia di immagini e di linguaggio, il Gruppo consiliare de La Basilicata Possibile presenterà il progetto di istituzione della Banca del tempo degli adolescenti finalizzata ad attivare le pratiche del “dono” sia da parte degli adolescenti che da parte di cittadini e persone adulte che intendono “donare” una parte del proprio tempo di vita per progetti educativi condivisi.