“Approvato il bilancio di esercizio 2022 di Acquedotto Lucano Spa, che è riuscito grazie all’impegno del management aziendale e all’azione determinante della Regione Basilicata, socio di maggioranza, a riportare in positivo il risultato netto del conto economico del 2022. L’effetto pericoloso dell’incremento del costo energetico nel corso del 2022, arrivato complessivamente a circa 55 Mln, il triplo del 2020, che aveva messo in dubbio la continuità aziendale del gestore del Servizio Idrico Integrato in Basilicata, è stato calmierato grazie alla efficace azione di uscita dal mercato di salvaguardia, con l’individuazione di un nuovo trader energetico contrattualizzato Consip, e soprattutto grazie al contributo straordinario della Regione Basilicata, volto innanzitutto alla azione sociale, fortemente voluta dal governo Bardi, per evitare ulteriori aggravi sulla bolletta idrica delle famiglie lucane e contestualmente al finanziamento di investimenti infrastrutturali strategici. In particolare, sono stati finanziati nei Fondi di Sviluppo e Coesione due interventi per incrementare l’autonomia energetica dell’Acquedotto Lucano, un parco eolico in prossimità dell’impianto di sollevamento Camastra ed un impianto fotovoltaico nella zona industriale di Melfi, per un importo complessivo di 15 Mln. E’ utile ricordare che per far fronte alla necessità di addurre la preziosa risorsa idropotabile dalle sorgenti e/o invasi ai serbatoi cittadini dei 131 comuni lucani, la morfologia del territorio lucano impone notevoli consumi energetici per sollevare l’acqua verso i punti sommitali dove ha origine la distribuzione urbana. A fronte di un fabbisogno energetico stimato di 150 GWh/anno sono stati già realizzati e sono in corso di realizzazione da parte di A.L. investimenti che nel corso dei successivi anni porteranno al raggiungimento di una produzione in autoconsumo di circa 50 GWh/anno. Sul fabbisogno energetico residuo, pari a 100 GWh/anno, Regione Basilicata sta verificando, dal punto di vista tecnico, la possibilità di realizzare un importante investimento di circa 50 Mln a favore di Acquedotto Lucano, all’interno dei progetti non oil con i contitolari delle concessioni petrolifere, che, rappresenterebbe un impulso aggiuntivo alla decarbonizzazione ed autonomia energetica di AL, oltre che una leva potenziale di riduzione dei costi in bolletta per le famiglie lucane”. Lo afferma in una nota l’assessore all’ambiente ed energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico.
“Oltre agli investimenti diretti a calmierare i costi energetici – spiega Latronico – è opportuno ricordare le ulteriori azioni indirette messe in campo da Acquedotto Lucano ed EGRIB nell’ambito dei bandi REACT EU e PNRR, per un valore di circa 100 Mln, sulla Missione 2 Componente C4, Investimento 4.2 di “Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua potabile, mediante interventi di distrettualizzazione, digitalizzazione, monitoraggio e smart metering”. La strategia proposta integra la digitalizzazione con l’applicazione di un mix ottimale di tecnologie innovative, l’adeguamento dei processi operativi e l’aggiornamento formativo del personale per garantire il controllo mirato delle perdite e una strategia di risparmio energetico”.
“Investimenti significativi – aggiunge Latronico – attengono anche il sistema fognario – depurativo con progetti che prevedono un processo di ammodernamento ed efficientamento infrastrutturale ed impiantistico, basato sull’applicazione delle “best practices” internazionali, conformemente agli indirizzi adottati dall’Unione Europea, in coerenza con i principi e gli obiettivi della strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile e l’efficientamento energetico”.
“Nel ventaglio di azioni messe in campo secondo le priorità stabilite da Acquedotto Lucano ed EGRIB, per accrescere la capacità progettuale di Acquedotto Lucano, la Regione Basilicata ha approvato un apposito fondo di rotazione di 3Mln che consentirà a breve di finanziare progettazioni prioritarie volte al miglioramento del Servizio Idrico Integrato, per un importo potenziale di interventi pari a 30 Mln”, conclude Latronico.