Dopo la lettera inviata a Ferragosto in cui denunciava il degrado di Metapondo Lido, Arcangela Trippitelli, una turista di origini materane che vive in Toscana da 50 anni e che trascorre le vacanze a Metaponto da 70 anni, ha inviato una nuova lettera al sindaco di Bernalda Domenico Tataranno, sottolineando di non aver ricevuto alcun riscontro alla prima missiva. Di seguito il testo della seconda lettera inviata da Arcangela Trippitelli al primo cittadino di Bernalda, Comune a cui fa riferimento il territorio di Metaponto.
Gentilissimo Signor Sindaco, in procinto di ripartire dalle mie vacanze metapontine, voglio salutarLa e ringraziarLa perché il Suo silenzio ha avvalorato la convinzione mia (e di una moltitudine di inguaribili “metapontini”) che Metaponto è un “non luogo” per la Sua Amministrazione. È di pubblico dominio che vi state apprestando a candidare Bernalda quale capitale italiana della Cultura 2026; e se di cultura si parla, Metaponto dovrebbe essere “il” vostro punto di forza! Che si possa sperare in qualcosa? Mi lasci esprimere almeno un desiderio: riqualificazione e completamento del lungomare nella parte ora destinata alle giostre con un po’ di verde, delle panchine e una illuminazione che non evochi vialeƫti cimiteriali. L’evento a cui ha presenziato di recente fa onore a Lei e alla Sua amministrazione. Peccato che questo meritevole progettoo che ha giustamente catalizzato l’attenzione dei media, sia inserito in un contesto degradato a livelli quasi irreversibili e rischi di essere risucchiato in questo “buco nero”. Mi permetto di tediarLa ancora un po’ dicendoLe che finché mi sarà possibile continuerò a farLe il resoconto della situazione di Metaponto magari corredandolo con una serie di immagini che in tanto abbiamo deciso di raccogliere come testimonianza visiva di quanto denunciato finora. Un’ultima cosa. Considerato che qui non si vede nemmeno un centesimo delle tasse che versiamo al Suo comune (una per tutte: raccolta rifiuti pagata per l’intero anno a fronte di un utilizzo di poco più di un mese), potremmo almeno avere una menzione per il nostro contributo alle luminarie o ai fuochi di artificio per San Bernardino ? Grazie infinite. Cordiali saluti.
P.s. Se ho trovato la forza di parlare è stato per dare voce a quei “visionari” che a metà degli anni ’50 accettarono la sfida di contribuire alla bonifica di questo territorio e che da quel momento lo amarono come una loro creatura lasciando tale sentimento in eredità a noi figli.
Purtroppo anche io, venendo da Bolzano, e pensando alla cultura che solo il nome dava alla località, sono rimasti deluso per la stato di abbandono della cittadina marina ma anche per diversi luoghi storici dove vi sono antichi reperti greci. Erba alta, cancelli chiusi, nessun controllo! Per chi poi arriva in stazione a Metaponto paese, tanta tristezza, sporco, erbacce per non dire della cittadina con case scrostate e abbandonate in una bella piazza dove solo la chiesa e le due caserme si salvano. È poi da capire cosa serve una gran caserma dei carabinieri, una della finanza e una della polizia ferroviaria se non c’è nulla, il nulla, solo extracomunitari e abbandono!
Metaponto era il fiore all’occhiello della costa ionica lucana, quando era sotto l’amministrazione del Comune di Matera, poi ( per motivi a me ignoti ), e’ passata a Bernalda e da allora tutto e’ cambiato!
Vogliamo parlare dell’ex felandina?
Purtroppo quanto descritto da chi mi ha preceduto rispecchia perfettamente il clima riscontrato durante la mia permanenza estiva a Metaponto di quest’anno. Credo sia un luogo ormai dimenticavo da chi dovrebbe amministrarlo. Faccio fatica a pensare che una perla della Magna Grecia possa essere abbandonata all’incuria e all’indifferenza dei bernaldesi. Sono ancora più incredulo se penso che a pochi chilometri si possa ammirare la straordinaria città dei sassi. Mi chiedo se qualche esponente politico ed amministratori locali a vari livelli, facendo un giro a Metaponto non abbiano provato un po’ di vergogna e senso di colpa nel vederla in quello stato. Se è vero, così come si legge in vari commenti che la precedente gestione materana fosse più efficace e propulsiva, perché non si ritorna al passato? Forse vale la pena pensare ad un referendum.
Buonasera, mi spiace confermare tutto quello che la signora Trippitelli ha affermato. Signora lei e un’illusa se pensa che il signor Sindaco di Bernalda possa darle una risposta, sono anni che gli abitanti del Lido cercano risposte dal primo cittadino. Sono sempre più convinto che ha scarsissimi argomenti se non quelli di raccattare voti da Dx a Sx pur di rimanere attaccato alla sedia.
Il ricordo di Arcangela Trippitelli per chi ha amato Metaponto e che tale sentimento ha trasmesso ai figli ed ai nipoti mi ha commosso perche’ e’ cio’ che io stessa provo unitamente allo sconforto per lo stato di abbandono in cui Metaponro versa. Purtroppo l’ Amministrazione e’ insensibile e sorda alle accorate istanze di tutti coloro che frequentano Metaponto da piu’ di sessanta anni!