Indirizzi condivisi: fascia di esenzione innalzata e valida anche per la specialistica, riduzione per i redditi immediatamente superiori, progressività “solidaristica” per chi guadagna di più. Martorano: “Salvaguardare tenuta del sistema a tutela dei più deboli”
Si è tenuto presso l’assessorato regionale alla Salute un incontro tra l’assessore Attilio Martorano, il direttore generale Domenico Tripaldi e i segretari generali di CGIL, CISL e UIL, Alessandro Genovesi, Nino Falotico e Carmine Vaccaro, in materia di rimodulazione dei ticket sanitari regionali.
Dopo un fattivo confronto, l’assessore, riportando anche il pensiero del presidente Vito De Filippo, ha accolto con interesse le proposte e i principi illustrati dal sindacato in merito alla rimodulazione. Il lavoro svolto sarà sottoposto ai successivi approfondimenti tecnici e istituzionali per formalizzare una proposta definitiva. I principi che saranno posti alla base della proposta che il Dipartimento formulerà alla giunta ed alla IV Commissione consiliare, saranno i seguenti: un innalzamento della fascia di esenzione totale per la farmaceutica che verrà riconosciuta anche alla specialistica ambulatoriale; una riduzione del ticket per la specialistica ambulatoriale per la fascia immediatamente superiore a quella di esenzione; un criterio di progressività per le fasce medio alte, in virtù di un principio di solidarietà, al fine di dare parziale copertura alle riduzioni di ticket per le fasce più deboli, nella consapevolezza delle criticità finanziare di cui è oggetto l’intero sistema sanitario nazionale, messo ancor più a dura prova dagli ultimi tagli delineati dal governo nazionale.
Le parti hanno convenuto di aggiornarsi per approfondire la fattibilità del ticket unico per le prestazioni relative ad alcune patologie.
“Anche se stiamo attraversando uno dei momenti più difficili per il governo del sistema sanitario reso ancor più gravoso dagli ultimi provvedimenti del Governo – ha spiegato Martorano – non ci siamo voluti sottrarre a quello che consideriamo oltre che un impegno un dovere, ossia fare ogni possibile sforzo pere applicare il principio solidaristico per il quale maggiori benefici debbano essere riservati alla fasce più deboli. Per raggiungere questo obiettivo, con i sindacati abbiamo dato vita ad un confronto che, pur mettendo in campo risorse aggiuntive e quanto mai preziose in questo periodo, ha avuto come punto fermo la sostenibilità complessiva del sistema poiché siamo convinti che proprio per garantire tutti, e i più deboli in particolare, abbiamo bisogno di un sistema sanitario in grado di reggere ed essere competitivo. Questo stesso obiettivo, sono certo – ha concluso Martorano – ispirerà anche le successive fasi del confronto istituzionale che ci porteranno al varo del provvedimento”.