Da settembre a dicembre IAC Centro Arti Integrate ospiterà tre compagnie nazionali nell’ambito del progetto triennale di residenze per artisti nei territori HUMUS 2023 – Artisti nei territori.
Dal 1° settembre IAC torna ad ospitare tre residenze artistiche selezionate per il progetto triennale HUMUS | Artisti nei territori sostenuto dalla Regione Basilicata e dal Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo.
Il primo appuntamento è mercoledì 13 settembre presso Le Monacelle in via Riscatto a Matera con la presentazione pubblica alla città dei progetti di residenza selezionati a seguito della call e la dimostrazione pubblica della prima residenza del 2023 a cura di Fossick Project.
Ospitare residenze artistiche significa sì portare il teatro in città, ma anche e soprattutto, portare la città nel teatro, mettendo in connessione arte e cultura con le comunità ospitanti.
La relazione con il contesto territoriale e culturale consente di amplificare il valore progettuale delle residenze, ponendolo in stretta connessione con il valore sociale e comunitario (dunque politico) di tali esperienze.
HUMUS nasce con una precisa vocazione: sostenere artisti e compagnie che promuovono temi e visioni politiche a sostegno e sviluppo delle nuove generazioni. Siamo convinti che la pratica artistica sia fonte di grande nutrimento per la società tutta e che opportunità di scambio e crescita, come le residenze, possano incidere profondamente sulla qualità della vita.
A seguito di un’assemblea pubblica con cittadini e cittadine di Matera, sono state delineate tre tematiche attorno alle quali sarebbero stati scelti i progetti di residenza: adolescenti e terreno generativo, ambiente e terreno fertile, politica e terreno comune.
Ad aprire il progetto di residenze lo studio Cade la neve figurati io della giovanissima Rebecca Righetti presentato durante il festival Nessuno Resti Fuori. Righetti ha focalizzato la propria ricerca sulle questioni generazionali sentite come più urgenti, intervistando alcuni giovani locali, allo scopo di mettere in discussione la narrazione contemporanea che li vede come anello fragile della società.
Dal’1 fino al 14 settembre gli spazi di IAC ospiteranno Fossick Project, il duo formato dall’illustratrice Cecilia Valagussa e la musicista Marta Del Grandi con Underneath, progetto selezionato per la tematica ambiente e terreno fertile.
In un viaggio musicale e portando in scena una forma contemporanea di teatro delle ombre, Fossick Project racconta storie ispirate ai paesaggi del mondo, alle specie animali in pericolo di estinzione, invitando il pubblico a riflettere sul rapporto dell’uomo con la madre terra. A Matera le due artiste avranno la possibilità di compiere delle escursioni guidate sulla Murgia Materana che offriranno loro la possibilità di un’autentica apertura sul territorio.
La residenza prevede la realizzazione di un workshop dal titolo Endangered animals (il 6 e 7 settembre): un laboratorio di musica e illustrazione per ragazzi finalizzato alla creazione di una performance sulla conservazione della fauna selvatica e il cambiamento climatico.
La residenza avrà come esito la produzione di una live performance di musica e animazione analogica che si terrà il 13 settembre presso Le Monacelle in Via Riscatto – Matera, la quale avrà come protagoniste tre specie autoctone in via d’estinzione individuate nel Parco della Murgia Materana: l’istrice, la lontra e il Capovaccaio
Il mese successivo (dal 23 ottobre al 5 novembre) sarà la volta di Donne con la mannaia di Palinodie (Verdiana Vono, Stefania Tagliaferri), compagnia valdostana: progetto di residenza scelto per la sezione politica e terreno comune.
Donne con la mannaia nasce per evidenziare e rinsaldare il legame tra arte e rivoluzione, intesa come quel cambiamento sociale che le due giovani artiste sentono necessario.
Il lavoro proposto da Palinodie si muove tra i confini del teatro e della performance d’arte contemporanea: l’intento è quello di mostrare il percorso travagliato di manifestanti e artisti che si fanno portatori di un messaggio di cambiamento possibile, forse necessario.
Le artiste proporranno due modalità possibili di confronto con la comunità: Scandalo io? – interviste in cui viene chiesto ad un pubblico di donne quando hanno dato scandalo, in che modo lo hanno fatto, che cosa volevano ottenere o Punto di rottura – workshop immersivo in cui i temi dello spettacolo – attivismo, protesta, performance – sono il punto di arrivo di un’esplosione. L’apertura della residenza si terrà il 4 novembre presso Le Monacelle.
Piano b – La rivoluzione della grande draga, progetto di residenza della compagnia Mon Cœur de Bois | Sophie Hames, Simone Moretti, Arianna Lenzi sarà ospitato dal 10 dicembre, sulla tematica adolescenti e terreno generativo.
Una narrazione mitica del presente che desidera affrontare le urgenze portate avanti dalle nuove generazioni tramite l’ascolto e la contaminazione continua di linguaggi. Il progetto presentato per Humus 2023 indaga le dinamiche di potere del mondo contemporaneo e aspira alla costruzione di un nuovo sguardo sull’amore, contemplando le forme d’amore possibili e esplorando le relazioni fuori dalla logica di una violenza sistemica verso un’ottica di cura e consenso consapevole.
Mon Cœur de Bois dedicherà alcuni momenti all’ascolto dei giovani: presupposto fondante del lavoro della compagnia è la profonda convinzione che l’arte e il teatro siano gli strumenti che innescano in maniera più efficace il coinvolgimento attivo dei giovani, generando impatto sociale. L’apertura della residenza è prevista il 21 dicembre presso la fondazione Le Monacelle.
HUMUS| Artisti nei territori è un progetto triennale di residenze per artisti nei territori sostenuto dalla Regione Basilicata ai sensi della D.G.R. 457 del 20 luglio 2022 e dal Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo in attuazione dell’Art. 43 del D.M. 332 del 27 luglio 2017, attraverso l’Accordo di Programma Interregionale triennale 2022-2024.