L’annuncio fatto dall’Assessore alle Politiche Agricole Galella e dall’AdG Psr Restaino solo una settimana fa all’assemblea regionale della Cia-Agricoltori si è concretizzato: altri 107 giovani saranno ammessi al finanziamento della Misura “Primo insediamento in agricoltura”, finalizzata a promuovere l’ingresso dei giovani nel settore agricolo. Per l’Agia (Associazione Giovani Imprenditori Agricoli) della Cia Basilicata è un provvedimento importante che va accompagnato da strumenti di sostegno, assistenza-consulenza, primo fra tutti misure di credito agevolato. ” Occorre dare sostegno concreto ai giovani imprenditori agricoli e zootecnici lucani -ha dichiarato il presidente Agia Antonio Racioppi – che rappresentano anche il 20% dei più interessati investitori in chiave sostenibile e innovativa. Agia-Cia continuerà per questo anche a spingere sul valore del sostegno alla cooperazione per il rinnovo generazionale, attraverso forme di affiancamento giovani-pensionati, oggi finalmente tra gli strumenti dello sviluppo rurale. Non si sottovaluti che come ha rilevato Crea in un rapporto il costo della “terra” continua ad essere alto: in Basilicata da un minimo di 12mila euro/ettaro sino al doppio (Metapontino). Guardare oggi alla modernità vuol dire mettere al centro delle strategie per il futuro, innovazione scientifica, tecnologica e genetica e riconoscere ai giovani, anche dell’agricoltura, la guida di questa importantissima sfida. Non si può lavorare per la sostenibilità ambientale, economica e sociale -ha aggiunto- senza potenti iniezioni di innovazione. Questa è la via obbligata da percorrere se vogliamo davvero scegliere un approccio non arcaico per lo sviluppo e usare bene i 191 miliardi di euro del PNRR che guardano a green e digitale. Spazio per i giovani capaci di trainare il cambiamento, aperti al mondo e promotori di partecipazione, condivisione e integrazione”. Inoltre le proposte Agia e Cia per fronteggiare le calamità naturali riguardano l’attivazione della legge 102/2004 per parziale esonero contributivo e proroghe creditizie e il Fondo Agricat (300 milioni) quale nuovo strumento in materia assicurativa, gestito da ISMEA. Le altre questioni sollevate e sul tavolo dell’Assessore Galella: i fondi sponda sul CSR 2023-27 oltre che per i programmi di filiere agro-alimentari del IV Bando nazionale a valere sul Pnrr; un programma da attivare anche nell’ambito del FSE destinato a sostenere attività formative e di acquisizione competenze da parte di titolari e dipendenti; l’istituzione di un fondo rotativo di credito finalizzato a sostenere gli investimenti; la realizzazione del marchio agro-alimentare “Qualità lucana”; interventi di manutenzione infastrutturali di dighe, traverse, condotte e la predisposizione del piano invasi minori; la manutenzione degli alvei fluviali utilizzando i contratti di fiume e prevedendo l’apporto delle prestazioni agro-meccaniche delle aziende agricole; la definitiva regolamentazione delle attività svolte dai CAA e la formalizzazione delle funzioni strategiche del “fascicolo aziendale”.
Set 12