Il progetto-laboratorio “Un graffio d’innovazione” si chiude giovedì 14 settembre con 8 opere realizzate, con la tecnica del Graffito Polistrato della Scuola di Montemurro, e presentate al pubblico da giovani artisti locali che hanno risposto ad una call del Forum dei Giovani e dell’Amministrazione Comunale di Brienza.
Una serata-evento che proprio nel luogo delle opere porta in scena, per l’occasione, lo spettacolo “Rock Scotellaro” e rientra nel Festival Appennino Mediterraneo (F.A.ME) che Fondazione Appennino, ente attuatore del progetto “Un Graffio d’innovazione”, ha voluto facesse tappa a Brienza dando ancor più valore e forza ad un progetto artistico funzionale alla rigenerazione e rivitalizzazione di un luogo dedicato ai giovani e alla cultura.
Una seconda edizione che, man mano fa crescere la superficie di rigenerazione del luogo, e che quest’anno ha registrato maggiore partecipazione e, dato ancora più positivo, l’acquisizione completa delle competenze che ne determina una graduale autosufficienza nel processo e nella tecnica di realizzazione del graffito.
I temi graffiati sono stati individuati a partire da una call promossa dal Forum dei Giovani, che, nella ricorrenza del centenario dalla nascita del poeta sindaco Rocco Scotellaro, ha posto al centro del progetto artistico la necessità di un protagonismo delle nuove generazioni per costruire un futuro migliore, sostenuto innanzitutto dalle istituzioni.
Oggi Largo Fontana Nuova ospita 16 graffiti realizzati in due edizioni, e si conferma sempre più luogo di rigenerazione urbana e artistica che, alle ore 21.30 del 14 settembre, unirà all’arte contemporanea la musica, il teatro e la letteratura. “Rock Scotellaro”, infatti, è una produzione di Fondazione Appennino con testi di Raffaele Nigro, interpretati dall’attore Dino Paradiso e con musiche originali del compositore Giocondo Margarita, cantate da Manuel Brando, frontman dei Krikka Raggae.
Il Festival Appennino Mediterraneo (F.A.ME) con questo appuntamento entra nel vivo della sua seconda stagione autunnale, sostenuta da Ministero della Cultura, Regione Basilicata ed enti territoriali pubblici e privati, e durerà fino a dicembre 2023, con circa 40 eventi distribuiti nei comuni dell’Appennino lucano.