Per il secondo appuntamento della 3^ edizione di “Scrittori allo specchio” il traduttore Daniele Petruccioli ha raggiunto nel pomeriggio la terrazza di Palazzo Malvinni Malvezzi in piazza Duomo a Matera pe rla presentazione del libro 1984 di George Orwell. “Scrittori allo specchio” è la rassegna organizzata dall’associazione Amabili Confini, dedicata ai traduttori e alle traduttrici dei classici della letteratura o di quelle opere della narrativa contemporanea appartenenti al cosiddetto “canone letterario”.
In un monologo dal titolo “La traduzione come distopia” Daniele Petruccioli ha illustrato “1984” di George Orwell. Il romanzo, pubblicato nel 1949, è considerato un’opera profetica che ha previsto con almeno cinquant’anni di anticipo cosa sarebbe successo con l’avvento di un mondo dominato dalla tecnologia.
L’incontro è satto introdotto da Rita Montinaro.
Daniele Petruccioli è nato e vive a Roma. Traduce da portoghese, francese e inglese. Insegna Traduzione Editoriale dal Portoghese e Teoria della Traduzione all’Università di Roma «Unint». Ha vinto i premi di traduzione «Luciano Bianciardi» 2010, «Annibal Caro» 2021, «Semeria casinò di Sanremo» 2022. Ha pubblicato i saggi Falsi d’autore. Guida pratica per orientarsi nel mondo dei libri tradotti (Quodlibet 2014), Le pagine nere. Appunti sulla traduzione dei romanzi (La lepre 2017), i romanzi La casa delle madri (TerraRossa 2020, nella dozzina dello Strega), Si vede che non era destino (TerraRossa 2023) e il racconto Sotto la città (Tetra- 2022).
1984 (sinossi). È guerra perpetua, nel mondo, tra Oceania, Eurasia ed Estasia. E Londra, capitale europea dell’Oceania, è una città in rovina, stremata dalla dittatura del Grande Fratello e dalla miseria. In questo scenario cupo e desolato, entrato ormai a pieno titolo nel nostro immaginario e nella cultura popolare, Orwell disegna il futuro della società moderna. La tragica ribellione di Winston Smith al Grande Fratello e la storia del suo amore per Julia sono lo specchio in cui Orwell riflette in modo lucido e senza sconti sul destino che potrebbe attendere un’umanità che ha fatto di tutto per eliminare se stessa: libertà personali controllate dall’autorità, storia e memoria riscritte e manipolate, e un linguaggio, unico baluardo di libertà, asservito al potere. Riproposto in una nuova traduzione, che ne restituisce le atmosfere cupe e allucinate e il linguaggio a volte brutale, 1984 è uno dei classici moderni più letti e citati, perché ci ricorda ancora oggi cosa può accadere quando l’esercizio del pensiero viene impedito e dire la verità diventa un atto rivoluzionario.
La fotogallery dell’incontro con Daniele Petruccioli (foto www.SassiLive.it)