Con il caldo estivo troppo facebook fa male.
Per l’ insonnia estiva facebook è una panacea. Ci si confronta anche tra “autorevoli” personaggi della vita pubblica cittadina. I fumi acri e soffocanti che si spargono per la città sono un tema ricorrente ogni anno. La causa viene addebitata al Cementificio ubicato a contrada Trasanello e che tra, l’altro, brucia Pet-Coke. Non è l’unico impianto autorizzato a trattare tale combustibile estremamente pericoloso. L’A.I.A.- Autorizzazione Integrata Ambientale- rilasciata alla I.L.A.Valdadige S.R.L. dà a questa azienda la possibilità di utilizarlo sia per alimentare i forni sia come materia prima per l’impasto; anche questo impianto è posto a pochi chilometri dalla città. Sono notizie che si attingono accedendo al portale regionale. Si da atto che , dal Link “ io non mento sul cemento” i valori espressi risultano abbondantemente al di sotto dei limiti previsti dall’AIA rilasciata al Cementificio per le emissioni al camino.
Senza voler scagliare la pietra contro alcuno diciamo che Valdadige è posto più a Nord rispetto ad Italcementi ed a Matera, nei giorni scorsi le correnti d’aria pur nella loro inconsistenza e variabilità spiravano al suolo , in via preminente, dal quadrante Nord-Est.
Italcementi ha immesso i dati del monitoraggio in continuo delle emisioni al camino in rete proprio per onorare il primo protcollo firmato in Comune due anni fa.; anche Valdadige è tenuta al monitoraggio in continuo delle emisisoni al camino, i dati sono prodotti in maniera cartacea o elettronica, come recita l’A.I.A. ed inviati agli organi di controllo.
Il Consigliere Massari che, tra l’altro, è uno tra i più accreditati tra quelli che siedono tra i banchi del Consiglio Comunale, figuriamocii gli altri, pontifica che alla bocca del camino della Cementeria la centralina non è stata ancora montata; come crede che possa leggere quei dati sul link del Comune, per intercessione della fata turchina? Paragonare Italcementi a Fenice ce ne corre, non è il caso di approfondire in queste poche righe.Una cosa giusta il nostro consigliere l’ha detta e che cioè Italcementi , negli anni scorsi, ha fatto un revamping- ammodernamento tecnologico- che è costato circa 100 milioni di euro e con quell’intervento ha ottenuto un risparmio energetico ed una riduzione delle emisisoni inquinanti in aria, acqua- superficie e falda- suolo. Prima di addentrarci in una disamina più articolata relativa ai monitoraggi di Italcementi auspichiamo che anche per Valdadige, gli organi preposti ai controlli: Arpab e Provincia di Matera rendano pubblica la loro attività effettuata in questi anni sull’impianto.
Il 24 ottobre 2011, il Sindaco Adduce si recò in quel di Potenza oltre che per incontrare i Presidenti De Filippo e Stella e l’ing. Auriemma di Italcementi anche per firmare un protocollo, il secondo e che va ben oltre quanto richiesto da leggi e normative ed è il primo in Basilicata visto che anche quello che riguarda il COV- Centro Oli Viggiano- stenda a decollare. Il Protocollo d’intesa riguarda la caratterizzazione dello stato di qualità ambientale nell’area circostante lo stabilimento; qui il collegamento a Fenice- in negativo- dovrebbe essere immediato ma tralasciamo. Nel Protocollo è previsto, a spese della proprietà, l’istallazione di una rete di monitoraggio per la qualità dell’aria, la caratterizzazione del suolo e del sottosuolo, il controllo delle emisisoni sonore, il monitoraggio delle acque sotterranee e delle acque superficiali. Il tutto , una volta realizzata, sarebbe passata ad Arpab ed i costi di funzionamento della rete sarebbero rimasti a carico dell’Azienda, tutto questo il nostro Sindaco ha firmato , se lo ricorda? Non anticipiamo nulla, rendiamolo parte dirigente e chiediamogli di informarsi e di renderci edotti sullo stato dell’arte.
Visto che parliamo di Ambiente, una raccomandazione al nostro Sindaco è giusta farla. Ponga maggiore attenzione alla discarica di La Martella perché il vento, è il caso di dire, dalle parti del Palazzo attiguo alla Casa Comnunale potrebbe cambiare.
Pio Abiusi – Città Plurale
La sostanza della mia nota su fb e’ semplicemente quella di richiedere che venga attuato al piu presto il piano di monitoraggio delle emissioni da parte di un Ente terzo (Arpab) rispetto ad italcementi, in attuazione ad protocollo d’intesa del maggio 2010, così si potranno rassicurare tutti i cittadini sull rispetto dei limiti di legge delle emissioni del cementificio (a maggior ragione se brucia Pet coke). Da quello che dice italcemnti l’impianto sarà montato ad ottobre 2012 (i c.d. Tempi tecnici) nel frattempo mi sento più tranquillo per le rassicurazioni di città plurale sicuramente più competente di me! Enzo Massari.
se ho la mail, posso inviare tutti i carteggi che in Comune ci sono ma di sicuro non sanno dove siano ed a cosa servano. . Di quello che ha firmato ll 24 Ottobre 2011 in Regione non credo che Adduce ci abbia capito qualcosa
A dire il vero quel ultimo protocollo nacque tra le associazioni che ci credevano e non portavano solo la bandiera, La Provincia di Matera, Arpab e cementificio.
Si pensò di allargare per dare maggiore solennità ed esportare il prodotto al COV, al cementificio di Barile ed ovunque fosse stato possibile.
Nell’ A.I.A. c’è il monitoraggio classico della tipologia dell’impianto sono previste attività ispettive degli organi di controllo: Normalmente Arpab e Provincia.Per alcuni impianti è previsto il monitoraggio in continuo al camino con apposite centraline che rilevano i dati in cartaceo o in forma elettronica.
Questi dati , poi, vengono trasmessi all’organo di controllo.
Il più delle volte vanno a finire in un cassetto anche perchè è faticosissimo analizzarli e richiede tanto tempo.
Lo abbiamo visto quando ci siamo messi ad esaminare i fumi di Fenice relativi solo ad un camino e per un anno. Un lavoro che ha richiesto 20 giorni, forse perchè non eravamo pratici. Nel caso di Italcementi e Valdadige tutti e due hanno l’obbligo del monitoraggio in continuo.
Siderpotenza, per esempio no. Non è a discrezione dipende dal tipo di impianto. Via via la Regione sta dotando di A.I.A. tutti gli impianti ,ci sono pratiche giacenti da oltre 6 anni, quelle più complesse tipo: Fenice, Mythen.
Solo adesso Siderpotenza ha avuto la sua A.i.A. e ,tanto per cambiare , il Comune di Potenza non ne sapeva nulla pur avendo partecipato alla relativa conferenza dei servizi; stiamo parlando di un comune meglio strutturato e che ha un ufficio ambiente operativo, figuriamoci Matera dove non esiste nulla.- Piccola chicca nel discorso- Sapevate che l’unica centralina che rileva il PM 2,5 in Basilicata è impiantata a Matera in P.zza Matteotti e rileva i dati con una calzetta ed ogni 15 gironi l’Arpab passa a prenderli e li trasmette in Comune e lì finiscono in un cassetto?
Mi sto allungando, veniamo a noi.
I dati al camino , Italcementi li immette in rete nel link ” io non mento sul Cemento” . Si pensò che tutto questo non bastasse e si fece il protocollo aggiuntivo per conoscere l’incidenza di Italcementi sul territorio con tutte quelle cose dette nell’articolo e con le modalità descritte nello stesso. E’ un fatto innovativo per la Basilicata pronto ad essere esportato in altre realtà se c’è voglia di lavorarci su altrimenti resta un unico.
C’è puzza di marcio a… Macerata.