Deposito nucleare in Basilicata, Eurodeputata Gemma: Sostenere il no della Regione Basilicata e dell’assessore regionale Latronico e controbattere agli allarmismi strumentali. Di seguito la nota integrale.
“La Basilicata ha già varie questioni aperte sui temi ambientali e sulla salvaguardia del territorio, ed è molto significativo il lavoro che sta svolgendo su più fronti l’assessore regionale all’Ambiente Cosimo Latronico. Per questo, – dichiara Chiara Gemma, eurodeputata del gruppo Ecr-Fratelli d’Italia – è importante che l’assessore Latronico abbia deciso di intervenire prontamente anche sulla vicenda della realizzazione del Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, ribadendo che la Regione Basilicata conferma un netto no ad eventuali ipotesi di ubicazione dell’infrastruttura in uno dei 12 potenziali siti individuati nel territorio lucano.
Ancora di più – aggiunge Gemma – va apprezzata la presa di posizione dell’assessore, nella parte in cui spiega che ‘già nei mesi scorsi la Regione ha presentato dei documenti ufficiali alla Sogin Spa, la società pubblica che gestisce le procedure tecniche relative alla realizzazione del Deposito, in cui vengono illustrate le ragioni analitiche che devono escludere da qualsiasi possibilità la Basilicata. Le motivazioni vanno dalla sismicità elevata dei fenomeni di fagliazione dei siti, al rischio e pericolosità geomorfologica e idraulica; dai livelli piezometrici affioranti o che, comunque, possano interferire con le strutture di fondazione del deposito ai parametri chimici del terreno e delle acque di falda; dalla presenza di produzioni agricole di particolare qualità e tipicità ai luoghi di interesse archeologico e storico e alla presenza di infrastrutture critiche rilevanti o strategiche.
Oltre a questo, Latronico ha anche evidenziato che la Basilicata si è già resa disponibile nei confronti del Paese negli ultimi decenni, sia con le attività estrattive che con gli impianti di energia rinnovabile e le dighe’.
Purtroppo, – chiosa l’on. Gemma – siccome niente è scontato, è bene che tutti noi, che ricopriamo ruoli istituzionali, dichiariamo con forza e chiarezza che i 12 siti lucani inseriti nell’elenco dei 67 territori italiani potenzialmente adatti per ospitare il Deposito nucleare, devono essere tenuti fuori senza nessun dubbio o tentennamento.
Sarebbe anche utile – conclude l’europarlamentare di Fratelli d’Italia – che determinate forze politiche lucane di opposizione evitino di creare inutili allarmismi e di strumentalizzare una vicenda così delicata pur di criticare il centrodestra e ottenere un titolo di giornale”.