Dopo la ripartenza del servizio del Frecciarossa Potenza-Milano Centrale l’associazione Matera Ferrovia Nazionale” interviene sui collegamenti ferroviari presenti in Basilicata. Di seguito la nota integrale.
La ripresa del servizio del Frecciarossa Potenza-Milano Centrale è accompagnato da alcune novità significative non sempre colte dall’utenza, come il ridotto tempo di percorrenza (appena 3 ore daPotenza a Roma e, da novembre, circa 4 ore da Ferrandina per la Capitale). Arrivare a Roma, Firenze, Bologna, Reggio Emilia, Milano trenta minuti prima offre innegabili vantaggi soprattutto a coloro che devono utilizzare altri mezzi per raggiungere successive località.
Inoltre, per le Ferrovie lucane sono state annunziate altre buone notizie che creano un clima di attesa e di fiducia: particolarmente importanti le dichiarazioni dell’assessore regionale ai Trasporti, Donatella Merra, secondo la quale “i lavori della Ferrandina-Matera e il progetto in corso per la prosecuzione verso la dorsale adriatica attestano come finalmente il Materano sarà immesso nei grandi corridoi nazionali”. L’assessore però non precisa cosa intende per “dorsale adriatica” e non offre notizie sull’importante tratta Matera-Jesce-Gioia del Colle”, cioè in aree produttive e occupazionali importanti. Né parla di somme necessarie per la suddetta realizzazione. Merra parla (e ci fa piacere) di “un progetto in corso” ma non fornisce dati precisi circa il cronoprogramma cheauspichiamo possa concretizzarsi entro il 2026. Ovvero a 100 anni dalla proclamazione della Provincia di Matera.
Nel frattempo la cosa che più colpisce è il silenzio di alcuni nostri sindaci e parlamentari che continuano a non sollecitare le istituzioni preposte sul corridoio ferroviario e industriale Valbasento-Matera-Jesce-Gioia del Colle che consentirebbe alle imprese di raggiungere direttamente sia Bari Lamasinata (per le merci) sia l’aeroporto internazionale di Bari Palese, nonché i sottostimati porto di Taranto e aeroporto di Taranto-Grottaglie.
Ci permettiamo comunque di chiedere alla Regione Basilicata un collegamento ferroviario pomeridiano veloce da Metaponto a Roma, in mododa poter (eventualmente) proseguirecon il Frecciarossa delle “20,10 per Milano, con arrivo nella città meneghina poco dopo le ore 23,30. E sarebbe utile anche il ripristino di un treno notturno per Roma. Come pure (in collaborazione col Comune di Ferrandina) non vanno sottostimati alcuni lavori da concludere nel piazzale stazione di Ferrandina-Scalo Matera, fra i quali ci sono anche l’innalzamento del marciapiedi sul 1°binario, l’installazione di una lunga pensilina in corrispondenza dello stesso binario e la riapertura della caffetteria di stazione. Tutti interventi che aumenterebbero la sicurezza e la funzionalità dello scalo basentano, realizzando lavori per i quali in varie sedi Comuni, associazioni, sindacati, imprese e utenti hanno più volte espresso la totale condivisione.Inoltre, ci sono altre questioni che non possono sfuggire come gli investimenti per strade e ferrovienecessarie per rilanciare e valorizzare le zone interne (con le loro industrie, aree rurale e montane) ricorrendo a investimenti capaci di velocizzare con risultati performanti il tracciato Auletta-Potenza-Metaponto(che servirebbe anche al Materano!). Così come sono necessarie le connessioni ad aree di richiamo turistico, culturale e ambientale,(quali Maratea, Lagonegro, Grumento Nova, Pollino, Melandro) con Bari, Taranto, Metaponto, Matera, Melfi e Foggia. Si creerebbero opportunità turistiche e lavorative in zone caratterizzate da alti livelli di emigrazione giovanile e di disoccupazione in generale. E probabilmentecon tali interventi si “salverebbe” la Basilicata dallo spopolamento e si realizzerebbe un reale processo di sviluppo del turismo di prossimità.
Se si deve considerare avviato un nuovo processo di sviluppo, in Basilicata non si può concentrare l’attenzione solo su alcune zone del territorio, dando ragione a chi a Roma sostiene che “al Sud le risorse europee arrivano, ma non si investono” per la crescita e le coesione sociale.