Una giornata di sciopero, indetto dalle sigle sindacali Fismic Fim Uilm e Uglm, caratterizza la giornata odierna nello stabilimento Stellantis San Nicola di Melfi. Sciopero voluto dalle OO.SS. firmatarie del CCSL per manifestare le preoccupazioni sul futuro del settore Automotive in Basilicata, che ha ricevuto una forte adesione da parte dei lavoratori.
“L’Italia ormai ha perso autorevolezza diventando l’anello debole del settore Automotive in Europa. Il nostro Paese non ha più una casa automobilistica di sua proprietà e si trova, così, in una situazione di svantaggio rispetto Francia e Germania. Per questo motivo è prioritario difendere la componentistica.”, dichiara il segretario Regionale della Confsal Gerardo de Grazia.
” Oggi – prosegue il segretario de Grazia – bisogna essere chiari perché siamo arrivati all’insostenibilità. Per dare un futuro serio e stabile al settore Automotive in Italia c’è bisogno di un accordo con il Governo francese. Tutto il resto serve a prendere tempo e a sopravvivere.”
Dello stesso parere il segretario della Fismic-Confsal Basilicata Pasquale Capocasale, che dichiara: “Il quinto modello è indispensabile per la sopravvivenza dell’indotto, ma c’è bisogno, qui ed ora, nell’immediato, dell’accordo tra Regione, Governo e Stellantis. Melfi non può aspettare ulteriormente dei tempi governativi che poco si confanno con la celerità e le impellenze della vita lavorativa, in particolare quella del mondo metalmeccanico. Il sito di Melfi e i lavoratori meritano azioni immediate e certezze repentine, non altre tempistiche lunghe e risultati nebulosi. Il sindacato deve ricevere risposte dalle altre Parti in causa ed essere coinvolto il più possibile, cosicché la voce dei lavoratori sia ascoltata e i loro diritti rispettati.”