Sciopero Stellantis Melfi e indotto, Fiom e Cgil: alta adesione. Di seguito la nota integrale.
Lo sciopero indetto dalla Fiom oggi nello stabilimento Stellantis di Melfi e nelle aziende dell’indotto e della logistica è stato un successo. L’adesione è stata dell’80%in Stellantis, con il blocco della produzione, e del 90% nell’indotto, con punte del 100% su tutti i turni di lavoro.
Questo sciopero è in continuità con gli scioperi sulle linee di montaggio della fabbrica Stellantis, al quale i lavoratori hanno aderito per rivendicare il miglioramento della condizione di lavoro, salute e sicurezza.
L’azienda deve definire un incontro con le organizzazioni sindacali perché è necessario che si affronti il tema delle condizioni di lavoro.
L’efficienza non si fa sulla vita dei lavoratori. La situazione è diventata insostenibile. I carichi di lavoro sono massacranti a causa delle modifiche agli impianti che non garantisco le giuste condizioni di tutela della salute e della sicurezza. Si riducono i lavoratori sulle linee ma allo stesso tempo sono 1200 gli incentivi all’esodo e 1300 le trasferte.
Chiediamo migliori condizioni di lavoro, un piano concreto produttivo e occupazionale per Stellantis, indotto e logistica.
Riteniamo che a fronte di questo grande risultato l’azienda Stellantis dovrà aprire un confronto con il sindacato dentro lo stabilimento, coinvolgendo i delegati e la segreteria, affinché si migliorino i carichi di lavoro e renda noto il piano industriale, ridando centralità al lavoro e a tutta l’area industriale di Melfi, e con il Governo per il futuro del settore automotive.
Oggi ci vuole coerenza, ce lo chiedono i lavoratori. Per questo motivo la vertenza va affrontata unendo i lavoratori, chiedendo un confronto con le istituzioni regionali e nazionali.
Dopo lo sciopero di oggi abbiamo deciso di fare partire una richiesta di incontro alla Regione Basilicata unitariamente alle altre organizzazioni sindacali, perché l’impatto per il ridimensionamento dell’area industriale di Melfi sull’economia regionale è un problema serio non solo per i lavoratori di Stellantis ma per tutta la regione.
La Regione Basilicata dovrà essere in grado di coinvolgere il governo e Stellantis affinché venga realizzato un accordo per tutto il settore automotive e realizzare un progetto con investimenti perché bisogna governare la transizione energetica, ecologica e digitale che dovrà necessariamente recuperare i ritardi sulla ricerca e sull’innovazione tecnologica del sistema delle imprese che oggi pagano i lavoratori in termini di riduzione del salario, precarietà occupazionale e di condizioni di lavoro.