“Tutelare la fauna ittica, disciplinare in maniera innovativa l’esercizio della pesca nelle acque interne della regione e dare una risposta concreta a tutti i tesserati”. Così il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala, che questa mattina, nella Sala A del Consiglio regionale in via Verrastro, ha illustrato gli obiettivi della proposta di legge, di cui è il primo firmatario, “Salvaguardia degli ecosistemi acquatici della Basilicata mediante la regolamentazione dell’esercizio della pesca nelle acque pubbliche interne”.
Il presidente Cicala ha sottolineato come la pdl sia frutto “del lavoro svolto in stretta sinergia tra Istituzioni e associazioni di settore”. “Si tratta – ha aggiunto – di un percorso condiviso con i parlamentari, il Dipartimento regionale all’Agricoltura, gli esponenti del gruppo in Consiglio regionale di Fratelli d’Italia e le realtà associative del settore pesca. Alla base c’è un impegno condiviso e questo è il primo passo per valorizzare un’attività molto sentita sul territorio, che coinvolge tante attività economiche collaterali, e potrebbe essere un volano per far decollare anche la pesca sportiva dilettantistica per portare la Basilicata al livello delle altre regioni d’Italia”. Nell’occasione, il presidente Cicala ha esposto i punti salienti del progetto di legge: “La pdl si compone di 31 articoli e intende rendere la disciplina più attuale e coerente con le esigenze intervenute in questo ambito e di renderla più snella rispetto alla legge regionale 9 luglio 2009, n. 20”.
Alla conferenza stampa hanno partecipato, tra gli altri, il deputato di Fratelli d’Italia Aldo Mattia, l’assessore regionale alle Politiche agricole, alimentari e forestali, Alessandro Galella, i consiglieri (FdI) Tommaso Coviello e Piergiorgio Quarto e i rappresentanti locali delle associazioni Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee (FIPSAS), Enalpesca, Italpesca.
“Il percorso che ha portato alla pdl – ha evidenziato il parlamentare Mattia – è stato puntualmente condiviso con la Struttura tecnica nazionale. Si tratta di un disegno di legge innovativo che esalta la multifunzionalità del settore e valorizza l’attrattività dell’ambiente a livello turistico. L’impegno della politica è quello di dare una risposta immediata al territorio”.
“Questa proposta di legge – ha affermato l’assessore Galella – nasce dall’esigenza di offrire strumenti migliori per superare alcune criticità, inoltre prevede la possibilità di dare in gestione, alle federazioni e alle associazioni riconosciute che ne fanno richiesta, tratti di fiumi e laghi ai fini di pesca sportiva dilettantistica: questo è un obiettivo molto importante”.
“La pdl – ha detto il presidente della III Commissione (Attività Produttive, Territorio, Ambiente), Quarto – si propone di adeguare una legge regionale che va abrogata e rappresenta anche un’ulteriore opportunità per valorizzare la cultura della pesca sportiva nella nostra regione”. “L’aspetto che emerge nella proposta di legge – ha sostenuto il capogruppo di FdI in Consiglio regionale, Coviello – è quello legato alla condivisione con le associazioni di settore e l’intento di responsabilizzare chi pratica questa attività, garantendo anche uno sviluppo ecosostenibile dell’ambiente”.
Soddisfazione è stata espressa anche da Gastone Paolini di FIPSAS, a nome delle associazioni che hanno sostenuto la proposta di legge: “È un primo passo per dotare la regione di una nuova normativa sulla pesca che ci equipara alle altre regioni italiane. Un ringraziamento per questo percorso condiviso”.
Il nuovo passaggio, sarà l’esame della proposta di legge nelle Commissioni competenti.