Accoglienza migranti, Cgil Potenza: la linea securitaria del governo Meloni non gestisce il fenomeno degli sbarchi e non guarda ai territori. Occorre ampliare il sistema di accoglienza e delle politiche di integrazione a supporto dell’autonomia dei migranti sul territorio. La Camera del lavoro di Potenza propone percorsi formativi per facilitare l’inserimento lavorativo. Di seguito la nota integrale.
Davanti a una evidente difficile gestione dei trasferimenti dai luoghi di sbarco dei migranti e della loro collocazione in strutture idonee, il Governo Meloni prosegue la linea securitaria che prevede solo ed esclusivamente controllo, espulsioni e nessun piano di gestione del fenomeno degli sbarchi. Strutture per trattenere e non per accogliere. Il governo non risponde così alle necessità operative, di solidarietà e gestione ordinaria dei numerosi arrivi. La decisione di aprire nuove strutture di trattenimento e di prolungare i tempi di permanenza, dove il parametro di capovolgimento dei diritti umani, basato esclusivamente su regolari e irregolari, è una pura strategia politica che non pone alcuna attenzione ai territori. Guardando alla Basilicata risulta evidente la possibilità e la necessità dell’ampliamento del sistema di accoglienza e delle politiche di integrazione a supporto dell’autonomia dei migranti sul territorio, che potrebbero rappresentare una leva di sviluppo per diversi settori del lavoro, per le comunità locali, contro lo spopolamento, l’isolamento e la cancellazione della solidarietà dal nostro vocabolario.
A partire da questo, la Camera del lavoro di Potenza, propone percorsi formativi da strutturare a livello regionale specificatamente tarati sui bisogni e sul target dei migranti presenti sul territorio affinché attraverso formazioni professionalizzanti, intensive e di breve periodo, si faciliti l’inserimento lavorativo in settori come il terziario, per esempio, a partire dal turismo e dalla ristorazione, che troppo spesso hanno lamentato la difficoltà di trovare manodopera. Una programmazione non generica che tenga presente l’urgenza dell’incrocio tra domanda e offerta e di accorgimenti specifici per la platea di chi è alla ricerca di lavoro. Immaginare punti di vista diversi sui bisogni delle comunità, dei migranti e dei territori significa lavorare guardando al futuro. Temi che non sono avulsi da quelli che riempiranno la giornata di mobilitazione del 7 ottobre a Roma durante la quale si manifesterà in difesa della Costituzione e anche contro quei provvedimenti annunciati che hanno poco a che fare con i diritti e con la solidarietà.