Riportiamo di seguito una riflessione del paziente diabetico Gianfranco Palese circa la sua partecipazione al corso Fand sul ” Diabetico Guida”, figura importante che l’associazione sta cercando di far riconoscere quale supporto per la platea crescente di persone con diabete per poter autogestire questa subdola patologia,in modo da prevenire le terrificanti complicanze.
Il 13 settembre ha avuto inizio la 6° lezione riferita al “corso per diabetico guida” 2023, promosso dalla FAND nazionale. La lezione, molto esaustiva, è stata tenuta dal Prof. Francesco Giorgino, Professore Ordinario di Endocrinologia e Malattie Metaboliche all’Università degli studi di Bari, Direttore U.O.C. di Endocrinologia e Malattie Metaboliche presso il Policlinico di Bari. Si è parlato della terapia nel diabete di tipo1, della sua incidenza che è di circa 1/15 , 1/20 e percepita in maniera più drammatica rispetto al tipo2. Si pensi solamente alla chetoacidosi che può avere un effetto drammatico sulla salute umana. Malattia che colpisce, generalmente, bambini, adolescenti e, in maniera molto rara, anche persone ultra quarantenni. Non si capisce dal punto di vista scientifico perché ci si ammali di questa patologia, su base autoimmune. In condizioni normali l’insulina prodotta dal pancreas abbassa la glicemia. Questo non succede nell’organismo affetto da diabete mellito di tipo1 perché cessa la produzione di questo importante ormone e che, pertanto, bisogna iniettarlo dall’esterno mediante penne o mediante microinfusore. Pompe che sono di vario tipo: con cateterino, oppure le Patch Pump. Si è parlato molto anche delle nuove insuline con particolari riferimenti alle innovative, tipo: Fiasp insulina ultrarapida e le basali di nuova generazione, come: Tresiba e Toujeo. Particolarmente interessante l’argomento sui sensori che riguardano il monitoraggio in continuo della glicemia che, spesso, non riflettono il valore espresso dal controllo eseguito con glucometro, visto che si verificano differenze che vanno al di là di (20mg/dl) tra il valore letto sul display del sistema utilizzato per il monitoraggio in continuo del glucosio, e quello letto sul display del glucometro. Durante il corso della lezione ho posto al Prof. Giorgino la seguente domanda: “Lo standard di cura del Diabete Mellito 2018 AMD-SID prevede per la terapia insulinica basa-bolus suggerite/raccomandate 150 misurazioni/mese” vale la stessa cosa per chi fa uso del microinfusore+ monitoraggio in continuo (sensori)? La risposta a dire il vero, non esaustiva, è stata: “ L’una esclude l’altra”. Evidenzio che vi sono regioni italiane che prescrivono 1800 strisce all’anno anche nelle condizioni su evidenziate. A tal uopo l’ALAD-FAND di Basilicata si è fatta promotrice di sottoporre ai pazienti diabetici lucani, che utilizzano questi sistemi per la gestione della propria patologia, un questionario, dove sono evidenziati tutti i problemi che dovessero manifestarsi nella autogestione quotidiana. Si invitano, pertanto, i pazienti a scaricare dal sito web: www.gdm1.org il questionario che viene messo a loro disposizione, compilarlo e restituirlo al mittente.
Gianfranco Palese, paziente diabetico di Tipo 1, iscritto ad ALAD-FAND di Basilicata