Si è svolto nel pomeriggio nella sala Pasolini il Consiglio Comunale convocato in seduta straordinaria monotematica per discutere e approvare 3 ordine del giorno all’unanimità dei presenti, il primo con 27 voti favorevoli a firma del Presidente del Consiglio Salvatore e del consigliere Pilato, sul tema “Matera per la pace: Celebrazioni 80° Anniversario del 21 settembre 1943”, il secondo con 26 voti favorevoli per avviare il procedimento previsto per ottenere il decreto di concessione del gonfalone e della bandiera di Matera e il terzo con 26 voti favorevoli presentato dai Consiglieri comunali Pasquale Doria e Michele Paterino per inserire nella toponomastica cittadina il nome di Pasquale Zigarelli, uno dei 26 caduti del 21 settembre 1943 durante l’insurrezione contro l’oppressione nazi-fascista a Matera. Zigarelli, 40 anni, disarmato, fu falciato dai colpi di fucile dei tedeschi all’uscita della società elettrica in via Lucana.
Alla seduta hanno partecipato l’attivista Pegah Moshir Pour, Michele D’Andrea e la cantante e violinista materana Valentina Pinto, che ha eseguito insieme al chitarrista materano Vincenzo Cristallo l’inno di Mameli, “Generale” di Francesco De Gregori e “Imagine” di John Lennon.
Michele Capolupo
Di seguito il contenuto dell’odg presentato da Doria e Paterino per Pasquale Zigarelli.
“Il 21 settembre ricorre la giornata internazionale della Pace. Matera è Città dellad Pace e al giro di boa degli otto decenni dalla sanguinosa vicenda del 21 settembre 1943 è il caso di pacificare una lacuna della memoria. La storia ha smarrito un passaggio non secondario nel brutale eccidio avvenuto alla Società lucana per imprese idroelettriche di via Lucana. Tra le vittime disarmate del piombo tedesco figura anche Pasquale Zigarelli. Forse si tratta di una distrazione, ma a tutti i morti di quel giorno è stata dedicata una strada, purtroppo, non a Zigarelli. Una distrazione per non dimenticare e rafforzare quello spirito civico che anima ogni sincero democratico, avverso a qualunque forma di dittatura”.
E’ auspicabile che seguano le necessarie ricerche sul profilo di Zigarelli. Un atto dovuto nei confronti di un innocente che, se avesse potuto, non avrebbe sicuramente ambito all’intitolazione di una strada. Si tratta di una storia minore, si potrebbe aggiungere di “ultimi”, quasi suggerita dalla lettera iniziale del cognome e che, tuttavia, ottanta anni dopo non compare con le altre vittime nella toponomastica cittadina.
Di seguito il testo integrale dell’ordine del giorno approvato sul tema “Matera per la pace: Celebrazioni 80° Anniversario del XXI settembre 1943”.
Premesso che
Il 21 settembre 2023 ricorre l’80esimo anniversario della insurrezione della Città di Matera contro le forze di oppressione nazi-fasciste, dalla ricostruzione dei fatti prima Città del Mezzogiorno,evento che vide il sacrificio di concittadini nella cosiddetta “Strage della Milizia”;
Considerato che
Il 21 settembre 1966 fu riconosciuta la Medaglia d’Argento al valore militare alla Città di Matera dall’allora Ministro della Difesa Italiana Roberto Tremelloni;
Il 19 agosto 2016 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha insignito la Città di Matera della Medaglia d’Oro al Valore Civile ricordando che “Il 21 settembre è stata una pagina che é giusto ricordare, proiettandola verso il futuro, futuro per cui dovrá essere sorretta. Il riconoscimento di Capitale europea della Cultura nel 2019, la proietterá in ambito internazionale e il nostro Paese con lei. Al sindaco e alla città va l’apprezzamento per quella pagina di storia e per come la città ha proseguito il suo cammino”.
richiamati
gli Articoli, della Costituzione Italiana, che citano testualmente:
Art. 2 “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”
Art. 3”Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”;
L’Art. 5 dello StatutoComunale indica al comma 1) che“Il Comune di Matera, quale città europea e del mondo, Capitale Europea della Cultura 2019, assolve alle proprie funzioni ispirandosi ai principi della Costituzione, nonché a quelli della Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea e della Carta Europea delle autonomie locali; …
Al comma 2) “In particolare il Comune di Matera:
a) promuove la piena affermazione dei diritti inviolabili della persona e consolida ed estende i valori di giustizia, libertà e democrazia;
b) individua nella pace un bene essenziale per tutti i popoli e indica nel rispetto rigoroso dei diritti democratici, politici e umani la condizione indispensabile atta a preservarla;
c)…
d) promuove la tutela della vita umana, della persona e della famiglia nelle sue varie forme, la valorizzazione sociale della maternità e della paternità, assicurando sostegno alla corresponsabilità dei genitori nell’impegno di cura ed educazione dei figli;”
ritenuto
doveroso commemorare il sacrificio dei valorosiche, in quel XXI settembre del 1943, segnarono una tappa importante della grande storia della Città e di tutti i concittadini che con ogni forma ed azione a sostegno della Democrazia hanno reso onore al nome di Matera nel Mondo;
Impegna
Il Sig. Sindaco e la Giunta a:
• Conservare la memoria delle imprese militari e civili della Città di Matera, promuovendo la cultura della pace, condannando ogni forma di violenza, oppressione e di discriminazione sociale;
• nel rispetto dei “Principi Fondamentali della Costituzione Italiana” e dello Statuto Comunale, promuovere e divulgare iniziative culturali, di ricerca, di educazione e di informazione tese a fare della Città di Matera luogo di confronto per la diffusione dei principi dell’accoglienza e rispetto delle diversità, responsabilità civica e partecipazione democratica.
Di seguito il testo integrale dell’ordine del giorno approvato per avviare il procedimento previsto per ottenere il decreto di concessione del gonfalone e della bandiera di Matera
Il Consiglio Comunale
isto il Regio Decreto del 07 giugno 1943 n. 652, che detta disposizioni in materia di emblemi araldici (stemmi, gonfaloni e bandiere) attribuendo la competenza relativa, in termini di istruttoria del procedimento di concessione, all’Ufficio Onorificenze e Araldica, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri:
Richiamato l’art. 6 comma 2 del Testo unico delle Leggi sull’ordinamento degli Enti Locali ai sensi del quale “Lo statuto nell’ambito dei principi fissati dal presente testo unico, stabilisce ….. lo stemma e il gonfalone e quanto ulteriormente previsto dal presente Testo unico”;
Visto in particolare l’art. 2 del vigente Statuto comunale, adottato con delibera di Consiglio comunale n. 25 del 14.04.2015 “Territorio, sede ed emblemi comunali” nel quale oltre ad essere descritti lo stemma e il gonfalone del comune di Matera, al comma 8 si stabilisce che “E’ demandato al Sindaco l’uso dello stemma e del gonfalone”;
Rilevato che il Comune di Matera, in quanto sprovvisto del provvedimento di concessione del gonfalone comunale, si è rivolto all’Ufficio Onorificenze ed Araldica ai fini dell’esplicitazione dell’iter procedimentale per l’ottenimento di un provvedimento di concessione dello stesso unitamente alla bandiera comunale, evidenziando che il gonfalone individuato dallo Statuto è quello storicamente in uso;
Atteso che l’Ufficio Onorificenze ed Araldica ha comunicato, con nota prot. UOA 0012734 del 21.10.2022 che si allega, che agli atti dello stesso è stata rinvenuta la sola pratica relativa alla concessione dello stemma e che l’ufficio avrebbe inoltrato richiesta analoga all’Archivio Centrale dello Stato, il cui esito sarebbe stato poi comunicato al Comune di Matera;
Considerato che, successivamente, con nota prot. UOA 0013175 del 04.11.2022 che si allega, il predetto Ufficio Onorificenze ed Araldica ha comunicato che ad oggi non risultano concessi al Comune di Matera altri emblemi araldici (gonfalone e bandiera) e ha provveduto ad indicare l’elenco degli adempimenti per la concessione dei suddetti emblemi;
Rilevato che, l’iter procedurale per la concessione del gonfalone e della bandiera comporta, fra l’altro, l’adozione di apposita delibera consiliare ove viene manifestata la volontà di ottenere un decreto di concessione dei predetti emblemi araldici con la descrizione dell’assetto araldico dell’emblema stesso;
l’iter procedurale per la concessione del decreto per l’ottenimento del gonfalone e della bandiera comporta l’adozione di apposita delibera consiliare ove viene manifestata la volontà di ottenere un decreto di concessione dei predetti emblemi araldici con la descrizione dell’assetto araldico dell’emblema stesso;
Sottolineato che lo stemma storicamente in uso è cosi conformato: “D’azzurro al bue fermo d’argento con tre spighe in bocca e sulle corna una corona gigliata, sormontato in capo dalla lettera M, il tutto d’oro.Motto su nastro azzurro in caratteri d’argento: “BosLassusfirmiusfigitperdem”. Ornamenti esteriori da città (decreto di riconoscimento in data 2 ottobre 1939 trascritto nel Libro araldico degli enti morali al vol. II, pag. 666);
Acquisitii seguenti cenni storici: “Sullo stemma di Matera esistono le seguenti notizie storiche:
Il Verricelli (Cronica della città di Matera nel Regno di Napoli composta nel 1595 a pag. 4 v) nota: “Voglioni alcuni che Matera abbia preso questo nome da Metaponto, da Eraclia, et da Taranto, però da l’arma che fa Matera che è il bove colle spighe ymbocca si può congetturar esser nominata dalla reliquie di Metaponto essendosi già llà trovate molte medaglie con questi bove e spiche et si nel bove di Matera si dipinge la Corona nelle Corna, questo l’have ottenuto per privilegio di Re Antiqui per mostrar di esser di regio demanio”.
L’ Arcpr. Gianfranc. De Blasiis (Cronologia della Città di Matera, scritta verso l’anno 1635, pag. 5 v), a proposito di antiche monete colà dissotterrate dice: “et in particolare molti anni sono ne fu trovata una d’oro di peso di tre scudi, con l’iscrittione dall’una delle bande torno dell’imagine di Vespasiano Imp. VESPAS. AUGUST. IMP. CAES. e dall’altra banda erano queste lettere CONS. VII. sotto l’imagine d’un bue ch’è l’arme della Città di Matera. Onde è verisimile che al tempo che l’Imperatore Vespasiano tornava dall’assedio di Gerusalemme sbarcato in Brindisi ne andava in Roma per la strada Appia che passa per il territorio di Matera vi fosse alloggiato e che la Città in onore dell’Imperatore havesse fatto fondere dette medaglie con l’iscrittione et imagine dell’Imperatore e con l’insegna delia Città”.
Il Can. D. Nic. Dom. Nelli (descrizione della Città di Matera etc. raccolta sino all’anno 1751, pag. 4 v) scrive: “Matera espressamente si vede che fa l’istessa Arma che faceva l’antica Cità di Metaponto ….. e si è, da sinchè fu fondata, un bove; ed il Re Ferdinando il primo la confirmò e vi aggiunse da mettersi sopra le corna di detto Bove e poi ….. vole che al sud Bove si mettessero tre spiche di grano in bocca per dinotare la fertilità di vettovaglie”.
Il Can. D. Belis. Torricella (a cui debbasi ascrivere la Descrizione raccolta da veridici storiagrafi nel 1774, pag. 21 v) parlando del pozzo “Palommaro del Carmine” soggiunge: “dal 1752 se ne impossessò la Città e vi eresse un Epitaffio con lo stemma di essa Città di Matera, il quale è un Bue grasso con alcune spiche di formento in bocca, e coronato, quale geroglifico dinota esser la detta Città abbondante d’ogni genere di vitto e altro bisognevole per la vita, come parimenti ha tale stemma esistito da moltissimi secoli in cui fu edificato il Sedile, luogo del privato e pubblico Parlamento dei Governanti pro tempore, che si mutano in ogn’anno”.
L’avv. P.A. Ridola (nella sua monografia di Matera inserita nel Reg. delle Due Sic. descr. ed ill. da Fil. Cirela, Napoli, 1857, pag. 10) viene parimenti a dichiarare la sua origine greca, che sembra confermata dallo stemma comunale consistente in un bue con un fascio di spighe in bocca cui si aggiunge quindi la corona… colla leggenda: “Boslassusfirmiusfigitpedem. Attendite ne bosistemacescat”.
Precisato che, unitamente alla richiesta di concessione del gonfalone si inoltra anche la richiesta di concessione della bandiera riportante lo stemma dell’Ente.
Acquisito il parere favorevole espresso dal Segretario Generale, ai sensi dell’art. 49 del d.lgs. 267/2000 e s.m.i. in ordine alla regolarità tecnica ed omettendo viceversa il parere di regolarità contabile in quanto la proposta non comporta gli effetti finanziari cui il succitato articolo lo subordina;
Visti:
il Decreto Legislativo n. 267/2000 e s.m.i.
lo Statuto comunale;
DELIBERA
1) Di esprimere la volontà del Comune di Matera di ottenere da parte del Presidente della Repubblica un decreto di concessione del gonfalone e della bandiera che abbia le caratteristiche della bozza, che costituisce lo stemma “storicamente in uso” del Comune di Matera;
2) Di conferire mandato al Sindaco, ai sensi dell’art. 1 del R.D. n. 652/1943 per l’inoltro dell’istanza al sig. Presidente della Repubblica ed al sig. Presidente del Consiglio dei Ministri tesa all’ottenimento del decreto di concessione del gonfalone e della bandiera ed ogni altro occorrente adempimento.
Inoltre, ravvisata l’urgenza di provvedere in merito, con lo stesso esito di votazione, resa per alzata di mano dai consiglieri presenti,
3) Di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, comma 4, del d.lgs. n. 267/2000 e s.m.i.
La fotogallery degli eventi per 80° anniversario 21 settembre 1943 (foto www.SassiLive.it)