Evento speciale questa sera al teatro Guerrieri di Matera per il Matera Fiction Story: ospiti d’onore due personaggi che hanno fatto la storia del cinema e della tv in Italia e all’estero, Lino Banfi e Ornella Muti.
L’appuntamento di “Matera Fiction Story”, a cura del direttore artistico Giuseppe Papasso, è stato condotto da Barbara Tarricone Hamilton, giornalista di Sky, che ha fatto brillare la personalità e l’eleganza di Ornella Muti, una Diva del terzo millennio che ha cominciato a fare cinema per caso a 14 anni e che si è fatta apprezzare negli ultimi anni anche per le sue partecipazioni a fiction di successo. Ornella Muti ha raccontato in particolare l’ultima esperienza professionale sul set per la produzione della fiction Sirene. Poi ha confessato una delusione d’amore e l’idea di realizzare una mini-serie in cui le donne possano raccontare l’universo “complicato” degli uomini.
Banfi ha raccontato di ritrovarsi a Matera a distanza di 62 anni nello stesso teatro oggi intitolato a Gerardo Guerrieri. All’epoca, era il 1961, il cine-teatro comunale si chiamava “Impero” e Banfi era impegnato nella città dei Sassi con una compagnia di avanspettacolo per una settimana. La sua fidanzata Lucia, che poi è diventata sua moglie per un matrimonio cominciato con una “fuitina” e durato oltre 60 anni, era una parrucchiera del suo stesso paese, Canosa di Puglia. Lei stava bene economicamente, Lino un po’ meno. Per questo Lucia decise di raggiungere il suo fidanzato a Matera con la scusa di andare a trovare una signora che aveva chiesto la sua prestazione professionale e gli aveva consegnato 6 banconote da 5 mila lire, quindi 30 mila lire. Le banconote erano state inserite in un contenitore di colore per capelli. Lino Banfi ha inoltre ricordato i suoi sacrifici quando è arrivato a Milano con il sogno di fare l’attore. Per raggiungere il suo obiettivo dormiva in uno dei treni fermi alla stazione e una sera, una di quelle gelide dell’inverno milanese, un barbone gli disse come fare per trascorrere qualche giorno al caldo in ospedale. Doveva bere un miscuglio che gli avrebbe provocato irritazione alla gola per poi recarsi al pronto soccorso e farsi operare alle corde vocali. Lino segui alla lettera questo consiglio ma dopo l’operazione il medico si recò nella stanza in cui era stato ricoverato assieme a tanti altre persone in difficoltà per invitare tutti a lasciare l’ospedale. A quel punto Banfi confessò la ragione per cui aveva accettato il consiglio del barbone alla stazione di Milano e il medico, visibilmente commosso, concesse qualche giorno di degenza in attesa di trovare un allogio adeguato. Banfi ha sottolineato anche l’amicizia con Papa Francesco e ha dichiarato la sua disponibilità alla Rai per realizzare l’undicesima serie di “Un medico in famiglia”, fiction che ha consacrato Lino Banfi, alias nonno Libero, come il nonno d’Italia. Poi ha scherzato sulla scelta di utilizzare Instagram e Tik Tok: “Mi hanno detto che sono sbarcato su Tik Tok ma io non neanche nuotare…”
In prima fila ad assistere all’evento il sindaco di Matera Domenico Bennardi e l’assessore comunale alla cultura Tiziana D’Oppido. Il sindaco ha donato ad Ornella Muti un dipinto raffigurante la Fontana Ferdinandea e a Lino Banfi una riproduzione del quadro della Madonna della Bruna con il Bambino Gesù.
Lino Banfi, attore di cinema ma anche interprete di molte fiction di successo per la tv: da il triangolo rosso (1969) ad Arrivano i mostri (1977); da Il superspia (1977) a Il vigile urbano (1989); da Un inviato molto speciale (1992) a Un medico in famiglia (dal 1998, 241 episodi), da Piovuto dal cielo (2000) ad Angelo custode (2001); da Raccontami una storia (2004) a Il commissario Zagaria (2011). Nel 1998 entra nel cast de Un medico in famiglia, in cui interpreta il ruolo di Libero Martini, nonno Libero, fiction che mescola con successo la commedia, gli elementi romantici e il dramma, questa serie sin dalla prima stagione, supererà i dieci milioni di telespettatori.
Ornella Muti è un attrice apprezzata notevolmente anche all’estero e in particolare in Francia e in Spagna; ottiene un David di Donatello Speciale nel 1976, poi recita con Michael Piccoli ne Léonor (1975), poi diretta da Marco Ferreri nel capolavoro L’ultima donna (1976) ancora con Piccoli, ma anche con un attore che diventerà il suo partner professionale abituale: Gérard Depardieu. Ferreri la dirigerà ancora ne Storie di ordinaria follia (1981) e Il futuro è donna (1984, per il quale vincerà un Nastro D’Argento). Citiamo anche Come una rosa al naso (1976) di Franco Rossi con Vittorio Gassman, Morte di una carogna (1977) con Klaus Kinski, I nuovi Mostri (1977) di Dino Risi, Mario Monicelli ed Ettore Scola con Gassman-Tognazzi-Sordi, La stanza del vescovo (1977) di Risi ancora con Tognazzi Giallo Napoletano (1979) con Piccoli e Marcello Mastroianni e tanti altri successi internazionali.
Con Ornella Muti è stato affrontato il tema della serialità TV raccontando le fiction a cui a preso parte: I viaggiatori delle tenebre (1986); Il veneziano, vita e amori di Giacomo Casanova; La primavera di Michelangelo; L’avvocato Porta (10997); Il conte di Montecristo (1998); Un colpo al cuore (1999).
Matera Fiction è stato realizato con il sostegno dei seguenti sponsors: Ristorante Van Gogh, Confetture Naturalmonte, Vini Fiore Azienda Agricola, la Suite, Palazzo Montemurro, Creatree, NeoIdea, S&A costruzioni e ristrutturazione, Michele Affidato orafo, Martulli viaggi, Il Bottegaccio Daddiego Mario, Seriemmepiemme Serigrafia.
Michele Capolupo
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La fotogallery dell’evento con Lino Banfi e Ornella Muti (foto www.SassiLive.it)