«È tempo di dare piena attuazione all’articolo 46 della Costituzione che prevede il diritto dei lavoratori a partecipare alla vita delle imprese, e di farlo in armonia. Pensiamo di raggiungere un risultato importante che vogliamo consegnare al paese». Lo ha detto stamane la segretaria nazionale della Cisl Daniela Fumarola a margine dell’assemblea organizzativa della Cisl a Matera. Riflettori puntati sulla campagna di raccolta firme lanciata a giugno dalla Cisl per il disegno di legge di iniziativa popolare che si propone di promuovere la partecipazione dei lavoratori alla vita delle imprese. Secondo Fumarola «far vivere la partecipazione all’interno dei luoghi di lavoro, ma nono solo, serve a costruire relazioni industriali più corrette. È dimostrato che dove la partecipazione si è già realizzata ci sono risultati importanti in termini di gestione del lavoro, di sicurezza e di gestione dei conflitti. L’obiettivo per le prossime settimane è accelerare la raccolta delle firme sulla quale stiamo ricevendo attenzioni da parte di diversi mondi».
Un centinaio i dirigenti, quadri e delegati delle federazioni di categoria e degli enti regionali della Cisl che hanno raggiunto la Città dei Sassi per confrontarsi sulle sfide che attendono il sindacato nei prossimi mesi, a partire proprio dal rush finale della campagna di raccolte firme per la proposta di legge di iniziativa popolare sulla democrazia economica. In Basilicata sono state raccolte oltre tremila firme, ma si conta di raccoglierne molte di più nelle prossime settimane grazie alla mobilitazione nei luoghi di lavoro e nelle piazze programmata dalla Cisl in tutta Italia per il 13 e il 14 ottobre. Sarà una «Festa della Partecipazione» che si articolerà in assemblee nei luoghi di lavoro e gazebo nelle piazze delle principali città con l’obiettivo di raggiungere e sensibilizzare il numero più alto possibile di persone.
«La nostra proposta di democrazia economica – ha detto Cavallo nel corso della sua relazione – si muove nel solco delle lungimiranti intuizioni dei nostri padri costituenti, e punta a promuovere un nuovo paradigma economico in cui obiettivi di business e obiettivi sociali si integrano arricchendosi reciprocamente. È una sfida che vogliamo lanciare anche al tessuto imprenditoriale della nostra regione che deve saper guardare al futuro in modo innovativo e senza diffidenza verso un maggiore coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori. La partecipazione è l’antidoto alle semplificazioni e oggigiorno rappresenta l’unico modo per rigenerare la democrazia e governare la complessità di questo tempo».
Una sfida, quella del cambiamento, che interessa anche il sindacato al suo interno: «Le trasformazioni che stanno investendo l’economia e la società e i cambiamenti che caratterizzano le forme del lavoro – ha aggiunto il segretario della Cisl lucana – impongono anche al sindacato di rivedere continuamente il proprio modello organizzativo per adattarlo ai nuovi bisogni di rappresentanza che emergono dalla polverizzazione delle esperienze di lavoro e dalla necessità di dare risposta a nuovi bisogni sociali».
In concreto, per la Cisl questo significa rilanciare l’impegno per essere presenti, in modo nuovo, nelle tante periferie sociali e territoriali della Basilicata: «La nostra regione – ha detto Cavallo – è un arcipelago di piccole comunità che reclamano attenzione, rappresentanza, risorse per sfuggire al destino della desertificazione economica, sociale e ambientale. Per noi il presidio e la rappresentanza politica e sociale delle aree interne è una priorità. Come forza radicata profondamente nel sociale e nel vissuto quotidiano delle persone, siamo chiamati ad offrire un modello alternativa alle logiche che hanno dominato le politiche pubbliche negli ultimi decenni, logiche che hanno portato alla progressiva riduzione dei servizi di base nei piccoli comuni per ragioni di economicità».
Mettere al centro le periferie economiche, sociali ed esistenziali utilizzando come metodo la partecipazione: questo il messaggio che la Cisl lucana rivolge da Matera alle istituzioni e alle parti sociali della regione. Cavallo è tornato sulla proposta lanciata dalla Cisl nelle scorse settimane per la definizione di un’agenda sociale di fine legislatura: «Il confronto con la Giunta regionale non è stato all’altezza delle aspettative di cambiamento annunciate dalla maggioranza all’atto del suo insediamento. La logica dell’arroccamento e dell’autosufficienza è stata un macigno che ha intralciato e reso spesso impraticabile il confronto sulle grandi scelte che riguardano il futuro della nostra regione. Noi proponiamo un’agenda sociale di fine legislatura per affrontare le principali emergenze regionali e dare un sbocco costruttivo ai tanti problemi irrisolti che zavorrano il potenziale di crescita della regione», ha concluso il segretario della Cisl.
La fotogallery dell’Assemblea organizzativa regionale Cisl (foto www.SassiLive.it)