Venerdì 29 settembre 2023 alle ore 10 nella biblioteca scolastica “S. Rupillone” dell’Istituto Statale Superiore “Felice Alderisio” (confluito nel neonato Istituto Omnicomprensivo di Stigliano) è in programma la presentazione del cortometraggio“.“Il morso del drago” ideato, diretto e interpretato dagli Alunni dell’Istituto Statale Superiore “Felice Alderisio” di Stigliano (Matera). L’evento, aperto al pubblico, sarà presentato dal dirigente scolastico Giosuè Ferruzzi e dal Direttore Scientifico Carlos Solito.
Il cinema è un’avventura emozionante. Uno strumento narrativo educativo e didattico assolutamente indispensabile nel mondo della scuola inteso quale arte, Settima Arte, e come mezzo per coinvolgere e fissare l’apprendimento dei ragazzi attraverso emozioni, sensazioni, intuizioni, sviscerando e stimolando la performance creativa insita in ognuno di loro. Capace di suscitare interrogativi, innescare meccanismi e bisogni incondizionati di curiosità, identificazione, affrontare problematiche e scoprire il modo più resiliente di superarle, il cinema si pone quindi come interessantissima materia didattica e formativa rendendo gli studenti autonomi sotto il profilo critico e creativo. Su queste considerazioni, l’Istituto Statale Superiore “Felice Alderisio”, da pochi giorni confluito – assieme all’Istituto Comprensivo “Rocco Montano” – nel nuovo Istituto Omnicomprensivo di Stigliano (Matera), ha centrato un altro obiettivo fondamentale e fondante la sua missione scolastica.
Nel 2022, nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola del Ministero della Cultura (MIC) e del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), l’Istituto Statale Superiore ha candidato, col forte sostegno del Dirigente Scolastico Giosuè Ferruzzi (da poco nominato Preside del neonato Istituto Omnicomprensivo di Stigliano) il progetto “Il morso del drago” per la linea “Visioni Fuori Luogo” del bando “Il linguaggio cinematografico e audiovisivo come oggetto e strumento di educazione e formazione”.
Una candidaturapremiata per aver esplorato e narrato la marginalità dell’area interna della Collina Materana della quale, in relazione alla Strategia Nazionale delle Aree Interne,Stigliano (MT) rappresenta il comune capofila. Un’areale periferico del nostro Paese interessato dal fenomeno della dispersione scolastica in cui il processo produttivo di realizzazione dell’opera audiovisiva finale ha contribuito a far comprendere alle Classi coinvolte il presente, nell’infinito spazio della libertà creativa e campestre di quest’area dell’entroterra, educando gli studenti a un rapporto critico col proprio territorio e i contesti culturale, paesaggistico e sociale.
A una prima fase di alfabetizzazione dell’arte e delle tecniche cinematografiche – scandita da laboratori teorici e pratici di ideazione, regia, recitazione e fotografia cinematografica a opera di docenti esperti – gli studenti hanno successivamente prodotto un film vero e proprio mettendo in campo, sul set, le conoscenze apprese. Dalle fasi di sceneggiatura ai casting, dai sopralluoghi alla recitazione, dalla regia alla direzione della fotografia, dal trucco ai costumi e la scenografia, gli alunni – affiancati da una troupe di professionisti del settore – hanno scritto, diretto, interpretato e prodotto il cortometraggio “.“Il morso del drago” potenziando le proprie competenze circa la diffusione delle immagini, contrastando l’analfabetismo iconico, formando una consapevolezza in grado di favorire la comprensione dello spazio-tempo,dialogando con la “rivoluzione digitale” in atto.
Il film, completamente ideato dagli studenti che hanno aderito all’approfondimento cinematografico sulle maglie narrative della nota leggenda locale del Drago e del Principe Colonna nelle valli dell’Agri e del Sauro, che affascinò anche Carlo Levi a tal punto che nel suo Cristo si è fermato a Eboli vi dedicò alcune pagine.“Il morso del drago” è un progetto attraverso cui la trasposizione cinematografica fantastica, pone un focus sulle criticità di un territorio periferico delle aree interne della Basilicata sul quale insistono diverse problematiche legate all’istruzione: dalla stabilità degli edifici alle difficoltà del trasporto scolastico, dalla carenza di mense e palestre alla dispersone e abbandono, dalla maggiore mobilità degli insegnanti tra i piccoli comuni alla registrazione di livelli di apprendimento più bassi. Tutti elementi che ostacolano il percorso di studi degli alunni e che portano le aree interne a registrare un notevole spopolamento, in particolare della popolazione giovanile, unitamente ad altri “mostruosi” fenomeni (paragonabili al Drago della leggenda) come la disoccupazione, disagio economico e sociale, scarse vie di comunicazione, dissesti idrogeologici con frane che gravano pericolosamente sui centri abitati e, quindi, sulle vie di chi li popola.
Animato dalle suggestioni tolkeniane i protagonisti Azhar e Rocco, due giovani adolescenti interpretati da Maria Danila e Simon Pietro Micucci, celebrano l’unione delle culture cristiana e musulmana nella cornice del centro storico di Stigliano e del suo affascinante territorio scandito da colline ammantate da grano, calanchi, valli e campagne olivetate dominate dal boscoso monte Serra.