Ferrone (consigliere Provincia Potenza, PD): Bardi fa propaganda elettorale sulle spese energetiche sostenute dalle famiglie lucane. Di seguito la nota integrale.
“Sulle spese energetiche sostenute dalle famiglie lucane non si può fare propaganda come invece fa, irresponsabilmente, il presidente della Regione Bardi, sino ad ipotizzare un ritorno della card carburanti. Ma è ancora più grave il tono del Governatore quando afferma che “se dovesse tornare al potere la sinistra chi sa se durerà il bonus gas…”. Ad affermarlo è il consigliere della Provincia di Potenza Carmine Ferrone (Pd) per il quale “le esternazioni elettoralistiche di Bardi sono nettamente smentite dal recente rapporto della Cgia di Mestre che calcola in poco meno di 35 mila le famiglie lucane che vivono in condizioni di povertà energetica, vale a dire che non possono riscaldare le proprie case in maniera adeguata e sono costrette a ridurre i consumi energetici in generale. I nuclei familiari più a rischio sono costituiti da un elevato numero di componenti, si trovano in condizioni di disagio economico e le abitazioni in cui vivono sono in cattivo stato di conservazione. Sono dati che preoccupano e certamente sottodimensionati, in quanto riferiti a prima dello shock energetico scoppiato nel nostro Paese a inizio del 2022. Come è noto agli automobilisti la corsa al rialzo dei carburanti da noi non si è mai arrestata e dalla mappa dei prezzi medi nelle varie regioni, la Basilicata risulta tra quelle con gli importi dei carburanti più alti. Inoltre, rispetto al pre-Covid, oggi il costo del gas e dell’energia elettrica è più che raddoppiato. Sulla card carburanti – dice ancora Ferrone – la verità è diversa da quella che racconta Bardi: fu sospesa non certo per un “capriccio” della sinistra ma perché unanimemente fu deciso di destinare quelle risorse alla tutela delle fasce sociali più deboli. Tra le misure introdotte, il Reddito minimo di inserimento; Azioni finalizzate alla salvaguardia dei livelli occupazionali nei cantieri forestali per la difesa del patrimonio ambientale e territoriale. Dunque invece del linguaggio della verità il Governatore preferisce quello demagogico-elettorale promettendo un bonus sull’acqua, dopo aver risanato il pesante buco di bilancio di Acquedotto Lucano con soldi del bilancio della Regione e quindi dei lucani, sino ad esaltare il bonus di appena 80 euro una tantum deciso dal Governo Meloni a un numero limitato di famiglie per contrastare il caro carburante”.