Il progetto A.M.A. (Appennino Mediterraneo Arbëreshe) entra nelle scuole completando il mosaico di un’offerta culturale innovativa che aggiunge al folklore i temi di attualità fortemente caratterizzati dalla relazione tra luoghi e popoli, identità e civiltà, scontri ed integrazione, guerre e pace.
L’epicentro del progetto è il Mediterraneo e le fughe, in questo caso dall’Albania, che hanno “asciugato” nei nostri territori, a partire dal XVI secolo, la cultura arbëreshe “bagnata” in Adriatico: quella stessa cultura “zingara” che oggi è sostenuta, elevata e valorizzata dalle istituzioni a patrimonio intangibile.
Sono stati diversi ed articolati gli eventi che hanno caratterizzato il profilo culturale di A.M.A.: dallo spettacolo “Il Colore del Mediterraneo” nel ricordo della vita e dell’impegno di Nelson Mandela e di Martin Luther King, ai progetti artistici di identità e contaminazione dei Renanera e degli Accipiter, dalla valorizzazione della tradizione gastronomica a quella dei giochi “storici” per i bambini.
Questo progetto, condiviso con le amministrazioni comunali di San Paolo Albanese (capofila), San Costantino Albanese e Ginestra, si conclude nelle scuole che aggregano una buona parte della comunità studentesca che gravita nei territori attraversati dalla cultura arbëreshe.
Con lo stesso format il 29 settembre all’I.I.S. “L. Sinisgalli” a Senise, a partire dalle ore 11, e il 30 settembre all’I.I.S. “G. Fortunato” a Rionero in Vulture, a partire dalle ore 10, Egidio Ivetic, professore di storia moderna e storia del Mediterraneo all’Università degli Studi di Padova, dialogherà con gli studenti. Il confronto sulla relazione tra Mare Nostrum e l’Italia sarà accompagnato da canti e danze del Salento con il gruppo Arthea Ensemble. Due tappe del Festival Appennino Mediterraneo (F.A.ME.), che come il progetto A.M.A., è stato ideato ed organizzato da Fondazione Appennino ETS.