“La transizione ecologica non presenta solo pericoli, ma anche opportunità. Per questo il “pubblico” deve fare in modo che i rischi della transizione si trasformino in occasioni di crescita, investendo in ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica. Non solo, occorre anche un forte investimento in formazione, per garantire maggiore mobilità ai lavoratori. E occorre sostenere i giovani che entrano sul mercato del lavoro, perché sviluppino le competenze giuste. La Basilicata è il luogo ideale dove pensare e sperimentare la transizione delle opportunità”. Lo ha detto il segretario regionale della Uil Vincenzo Tortorelli intervenendo oggi a Potenza all’Unibas all’incontro-dibattito su “sostenibilità ambientale ed energetica”.
“Oggi le questioni legate al cambiamento globale (Agenda 2030) rappresentano una sfida per la società, per l’educazione e per il sistema educativo. Ciò – ha aggiunto – richiede di affrontare vecchi temi sotto una nuova prospettiva ed il rapportarsi a nuovi temi, come il cambiamento climatico e la riduzione delle diseguaglianze. Le problematiche dello sviluppo sostenibile sono questioni complesse, a causa delle strette connessioni tra aspetti sociali, economici, ecologici e culturali”.
Per Tortorelli “intraprendere il cammino dello sviluppo sostenibile richiederà una profonda trasformazione del modo in cui pensiamo e agiamo. Per creare un mondo più sostenibile e impegnarsi sui temi concernenti la sostenibilità, come riportato negli Obiettivi Sviluppo Sostenibile, gli individui devono diventare agenti del cambiamento verso la sostenibilità. Essi hanno bisogno di conoscenza, abilità, valori e attitudini che li rendano più forti in vista del contributo allo sviluppo sostenibile. Per avviare un cambiamento sistemico, sono indispensabili interventi politici di rilievo e coerenti progettati dai ministeri in collaborazione con il settore privato, le comunità locali, le università e la società civile”.
Il segretario Uil ha detto inoltre che “la lotta al cambiamento climatico è – insieme al contrasto alla pandemia – la sfida più importante dei nostri tempi. Lo è per chi governa, lo è per chi lavora e lo è per chi fa impresa. La transizione ecologica richiederà trasformazioni radicali – nelle tecnologie, nei processi produttivi, nelle abitudini di consumo. Per avere successo dovrà essere sostenibile non solo dal punto di vista ambientale ma anche dal punto di vista sociale ed economico. E nella transizione è necessaria la cooperazione forte tra dimensione pubblica, imprese e parti sindacali”.
Secondo Tortorelli “il settore pubblico dovrà farsi carico di aiutare in particolare i cittadini più deboli ma anche di guidare nei suoi aspetti fondamentali questa transizione. Deve anche assicurarsi che i tempi della transizione siano rapidi, ma compatibili con la capacità di conversione delle aziende. Un buon sistema di relazioni industriali è fondamentale per promuovere una crescita davvero equa e sostenibile.
Questo confronto deve allargarsi al mondo della scuola, dell’università e della formazione”.