“Tra le richieste che erano state formulate al tavolo di confronto avviato con la Regione Basilicata, circa tre anni fa, per chiedere il giusto riconoscimento del ruolo dell’infermiere all’interno del sistema sanitario lucano vi era l’attivazione di posti per Dirigenti delle professioni Infermieristiche. Per questo accogliamo con soddisfazione il bando recentemente pubblicato dall’Asp che ha l’obiettivo di selezionare tale figura professionale. L’auspicio è che ciò rappresenti solo l’inizio di un nuovo percorso che veda la presenza del dirigente infermieristico diffusa nelle strutture sanitarie lucane”.
Lo afferma la presidente dell’Opi Potenza Serafina Robertucci che ricorda la necessità di continuare sulla strada intrapresa dalla Regione Basilicata e, più volte, indicata dall’Ordine alle istituzioni.
“All’assessore regionale alla Salute e Politiche della persona Francesco Fanelli -ha continuato Robertucci- avevamo presentato le nostre richieste per portare all’attenzione la necessità di riconoscere alla professione infermieristica un nuovo ruolo, a partire dall’organizzazione del lavoro all’interno delle strutture sanitarie. Il bando dell’Asp, dunque, rappresenta un primo segnale di valorizzazione della professione e ci auguriamo che possa essere solo l’inizio di una visione più strutturata della figura dell’infermiere. Speriamo che la selezione sia l’espressione della volontà di investire nella professione infermieristica, perno dell’assistenza al cittadino. Ci auguriamo, dunque, che l’impegno continui anche nella definizione degli incarichi di posizione e di funzione previsti nel contratto. Figure strategiche -ha evidenziato Robertucci- per il funzionamento delle attività assistenziali ospedaliere e del territorio”.
“Attendiamo, ora, un altro importante passo in avanti rispetto al potenziamento degli organici attraverso il reclutamento di personale. Anche su questo punto l’assessore Fanelli si era detto favorevole, per questo vogliamo essere fiduciosi. Nuove assunzioni sono state fatte ma serve ricordare che non sono ancora sufficienti per garantire condizioni di lavoro adeguate agli standard di sicurezza né per offrire prestazioni sanitarie efficaci ai cittadini. La carenza di personale infermieristico resta, dunque, una delle questioni urgenti da affrontare tenendo conto della complessità assistenziale e l’intensità delle cure, sia rispetto alle cure primarie sia rispetto all’assistenza ospedaliera e all’area dell’emergenza/urgenza”.