Durante il presidio dei lavoratori della Sanità Privata, organizzato da FP CGIL CISL FP e UILFPL, in occasione dello sciopero nazionale, proclamato a seguito della rottura delle trattative per il rinnovo del CCNL AIOP RSA, è stato sollecitato al Presidente della Regione e all’assessore Regionale alla Salute un intervento, presso le associazioni datoriali del settore, per la riapertura del tavolo delle trattative affinchè il contratto venga sottoscritto dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative per evitare forme di dumping contrattuale, tristemente note in molti settori produttivi.Una pratica odiosa che va contrastata con ogni mezzo affinchè a parità di lavoro corrispondano parità di diritti e di retribuzione.
Al Capo di Gabinetto, dr.Busciolano e ai Rappresentati Regionali del Dipartimento Salute è stato posto il problema del rinnovo delle tariffe, ferme al 2009, e quello dell’accreditamento che rischiano di portare alla completa paralisi il sistema, e della liquidazione agli Enti ( AIAS, Padri Trinitari, CTR ecc.) delle spese di trasporto e quelle per i maggiori costi dovuti alla Pandemia. E’ stato anche sollecitato il pagamento del 50% del costo contrattuale del CCNL ARIS AIOP della SANITA’ PRIVATA, già rinnovato, degli operatori degli enti che lo stanno applicando ( CTR e Don Gnocchi) e di Universo Salute e che l’azienda ancora non applica.
La Regione ha assicurato che è stato trasferito all’ASP il contributo per il trasporto ( circa un milione di euro) e che, previa certificazione del bilancio consuntivo regionale, il tetto di spesa sarà incrementato del 2% relativo alle prestazioni della Sanità privata accreditata. L’ Assessore alla Salute, infine, convocherà le OO.SS. in merito alla quota del 50% da riconoscere agli Enti che applicano o che devono applicare il citato contratto ARIS AIOP della Sanità Privata.
FP CGIL, CISL FP e UILFPL, nel prendere atto degli impegni presi e dell’attenzione che finalmente è stata riservata a questo settore della sanità priva e del sistema della riabilitazione, vigileranno affinchè si raggiungano gli obietti prefissati per non abbandonare a se stessi i soggetti svantaggiati e le loro famiglie e per dare dignità agli operatori fortemente discriminati sul piano salariare e professionale.