Si è tenuto il 27 settembre l’incontro convocato dal Presidente Bardi a seguito dello sciopero del 18 settembre che ha visto il fermo dei lavoratori di Stellantis e dell’Indotto.
Al tavolo erano presenti per la UIL il Segretario Generale Tortorelli e per la UILM il Segretario Generale Lomio e il Segretario Organizzativo Galgano.
Nell’incontro sono state evidenziate, in modo chiaro, da parte nostra, le vere criticità dello stabilimento di Melfi, del suo indotto e dei lavoratori della logistica.
Come UIL e UILM abbiamo ribadito in modo compiuto le proposte, contenute nel nostro Patto per Melfi, che da più di un anno stiamo rappresentando a tutti i tavoli.
Per quanto ci riguarda da lì si parte al fine di preservare “davvero” il valore del lavoro dell’intera area industriale di San Nicola di Melfi.
In primis c’è l’esigenza dell’esigibilità degli accordi da noi sottoscritti relativi a giugno 2021 e luglio 2023, in cui è stato delineato il futuro di Melfi: un’intera area che dovrà riconvertirsi alla produzione di vetture elettriche.
Dunque è indispensabile che Stellantis ed il Governo Nazionale, attraverso l’accordo di sviluppo, rendano esigibile il nostro percorso delineando perfettamente il cronoprogramma industriale relativamente alla produzione dei cinque modelli assegnati o meglio conquistati dai lavoratori di Melfi.
E non solo… per evitare ipocrisie, ci vorrà tempo per realizzare e avere consistenti volumi produttivi, per questo è necessario “mantenere” i lavoratori dentro le fabbriche, anche attraverso l’utilizzo di ammortizzatori in deroga, che verranno garantiti, così come da impegno del Presidente Bardi, grazie anche all’istituzione dell’area di crisi complessa.
È indispensabile in tal senso, per garantire i livelli occupazionali, attrarre nuovi investimenti, nuove produzioni, nuovi mercati perché solo così potremmo davvero vincere e governare questa rivoluzione industriale.
È necessario però correre, accelerare, ognuno con le proprie responsabilità e nei propri ruoli; per questo il documento unitario sottoscritto da Regione Basilicata, Organizzazioni Sindacali e Confindustria rappresenta un primo passo di condivisione relativamente agli obiettivi e alle finalità.
Come UIL UILM riteniamo indispensabile legare, anzi incollare, i lavoratori alle commesse di oggi ma soprattutto quelle future, perché attraverso l’elettrico sono e verranno appaltate tante nuove opportunità che, a prescindere dal colore della casacca o della divisa aziendale, dovranno rimanere a Melfi e per i lavoratori di Melfi.
Relativamente a ciò l’impegno della Regione Basilicata deve essere totale anche in merito all’accordo di efficientamento energetico tra Eni, Regione Basilicata e Stellantis; non è una questione di compensazione ma di reale sopravvivenza dell’intero sistema industriale di Melfi.
Ciò deve essere chiaro a tutti, a partire da Stellantis e alle istituzioni politiche ed in tal senso auspichiamo che Stellantis, nei prossimi giorni, renda esigibili gli accordi sottoscritti con le Organizzazioni Sindacali così da fare chiarezza e trasparenza sul percorso o meglio dei percorsi individuati, condivisi ed anche sottoscritti.
È il tempo della chiarezza, evitando il gioco delle tre carte perché è in ballo il destino complessivo della nostra Regione.