Si è chiuso oggi il ciclo di assemblee della Fiom Cgil Basilicata allo stabilimento Stellantis di Melfi per discutere delle azioni da mettere in campo per mantenere i livelli occupazionali e produttivi in vista della transizione energetica e affrontare la crisi del settore automotive che ha ricadute pesanti anche sull’indotto. Dalle assemblee, molto partecipate, è emersa la necessità da parte dei lavoratori e delle lavoratrici di continuare con le azioni di lotta, compreso lo sciopero, fino a quando Stellantis non siederà al tavolo nazionale e regionale con i sindacati per dare risposte sui volumi produttivi, sul cronoprogramma con il quale Stellantis passerà alla produzione dei nuovi modelli elettrici e sulle condizioni di lavoro, garantendo miglioramenti di salario, carichi di lavoro, salute e sicurezza. All’incontro di oggi, oltre ai delegati e alle delegate, hanno partecipato il segretario nazionale Fiom Cgil e responsabile del settore automotive Samuele Lodi, la segretaria generale Fiom Cgil Basilicata, Giorgia Calamita e il segretario Fiom Cgil regionale Antonio Lanorte.
Al centro dell’incontro anche la mobilitazione nazionale “La via maestra” indetta dalla Cgil insieme a cento associazioni che si terrà a Roma il 7 ottobre per il lavoro, contro la precarietà, per la difesa e l’attuazione della Costituzione, contro l’autonomia differenziata e lo stravolgimento della nostra Repubblica parlamentare. Rispetto alle politiche industriali la Cgil chiede al Governo di realizzare una nuova strategia per affrontare le crisi vecchie e nuove, puntare sulla transizione ambientale ed energetica, riconvertire e innovare il sistema produttivo governando i processi di digitalizzazione, difendere e incrementare la qualità e la quantità di occupazione a partire dal Mezzogiorno.