Vaccaro (Uil Pensionati Basilicata): “Si governa con la politica del 3×2, spot e bonus in chiave elettorale senza programmazione. E intanto la regione si spopola e la sanità cola a picco. Bardi come un venditore di caramelle”. Di seguito la nota inviata da Carmine Vaccaro, segretario Uil Pensionati di Basilicata.
“Come un venditore di caramelle in un deserto. Manca l’acqua, manca il cibo, ma lui preferisce compiacersi nel distribuire gelatine alla frutta e zucchero filato. Come in un Paese dei balocchi, lì dove il povero Pinocchio fu condotto dall’infido Lucifero. Questo per cercare di spiegare in cosa consiste la logica dei bonus che questo governo regionale, guidato dal presidente Vito Bardi, sta portando avanti. In una evidente prospettiva elettorale. Guardando alla pancia e non al futuro della Basilicata”. Lo dice Carmine Vaccaro, segretario regionale della Uil pensionati, alla luce dei recenti annunci del governatore lucano.
“Da quattro anni al governo–chiarisce Vaccaro – non hanno fatto altro che trovare il modo di ‘comprarsi’ i cittadini, senza occuparsi di garantire un avvenire dignitoso ai nostri figli, ma anche agli anziani di oggi e a quelli di domani. Prima il bonus gas elargito senza distinzioni di reddito, anche se nei fatti migliaia di famiglie sono rimaste a secco. Poi il bonus acqua. Adesso il presidente promette lo sconto della benzina. Ma non dice nulla sulla condizione in cui lascia questa terra dopo cinque anni di assenza totale di programmazione. La sanità, le infrastrutture e il lavoro sono i pilastri sui quali si fonda il benessere di una società. Esattamente i settori dove in questo momento si percepisce un diffuso malessere.
Partiamo dalla sanità. I lucani preferiscono o forse dovremmo dire sono costretti a curarsi altrove. Non lo diciamo noi ma i 70 milioni di euro di passivo che l’ente regionale è costretto a pagare. Le liste d’attesa sono il vero problema rispetto al quale ancora aspettiamo di vedere gli effetti di quella programmazione promessa da Fanelli e Bardi. C’è poi la sanità privata (chiamata a sopperire alle lacune di quella pubblica), sulle barricate da più di un anno e da più di un anno spalle al muro,senza soluzioni. Nell’ultima assise consiliare regionale convocata ad hoc, si è deciso di non decidere, volutamente, per rimandare il problema. Per nascondere il lassismo in cui si naviga. E vedremo cosa accadrà questo mercoledì.Restando alla sanità c’è il tema delle Rsa e delle strutture di assistenza ancora prive del regolamento per l’accreditamento, senza contare la questione tariffe, ferme al 2009. Che dire poi del Piano sanitario dato in pasto ai cittadini come cosa fatta lo scorso febbraio e nei fatti rimasto lettera morta?”.
“Le infrastrutture. Nulla di fatto sull’aeroporto nonostante le passerelle di Bardi all’aviosuperficie di Pisticci. Collegamenti su ferro garantiti a singhiozzo. Troppe realtà isolate, prive di collegamenti. Ma la questione più grave è legata alla condizione in cui versano non poche strade. Abbiamo assistito a troppi incidenti mortali negli ultimi anni. Vite spezzate, fra le quali troppi giovani. Manca una chiara idea di sviluppo per questa terra. La volontà di lasciare un segno concreto. Mettere in sicurezza le arterie più pericolose passa in secondo piano se quelle risorse ottenute dalle compensazioni ambientali,vengono investite in bonus per la campagna elettorale”.
“Chiudo con l’assenza di futuro per i ragazzi in questa terra. I dati sullo spopolamento sono la vera cifra della totale mancanza di politiche per lo sviluppo per la Basilicata del futuro. Non c’è possibilità di scegliere, quando mancano investimenti seri, non solo in termini di contribuzioni agevolate per le multinazionali o le piccole medie imprese, decise a offrire uno sbocco alle nuove generazioni. Mancano investimenti in termini di visione. E la sola visione che purtroppo riesco a scorgere oggi, quella della politica del 3×2, prendi due fustini di detersivo e te ne regalano un terzo, è una visione elettorale. Vincere le elezioni- conclude il segretario della UilP- tornare al potere, e continuare a non occuparsi dei problemi dei lucani”.