Ferrovie dello Stato, No Scorie: Rilanciamo proposta calabrese per il Freccia Rossa Milano-Taranto-Sibari. Di seguito la nota integrale.
La costa Jonica lucana è rimasta senza treni di lunga percorrenza da anni, dalla cancellazione del mitico Crotone -Milano.Per brevi tragitti invece tutti ricordano la storica littorina che collegava a tutte le ore Sibari con Taranto. Oltre la statale jonica non c’è altro. Ai turisti che ci raggiungono in macchina bisognerebbe dargli un premio mentre ai ragazzi che emigrano nei bus (anche da stazioni ormai fatiscenti) bisognerebbe chiedere scusa. Paghiamo le tasse come in altre parti di Italia e la privatizzazione dei trasporti non è un buon motivo per tagliare i servizi pubblici dove si fa meno business con meno utenza e né ci sembra giusto riportarci al 1869, quando fu costruita invece la ferrovia sulla jonica.
Rilanciamo pertanto la proposta partita dai nostri amici calabresi della costa Jonica di prolungare la corsa del freccia rossa MI-TA fino a Sibari che sta interessando la deputazione calabrese.
“Di facile realizzazione. In quanto non servirebbero nuovi treni o l’istituzione di nuove rotte. Occorrerebbe semplicemente prolungare la tratta della coppia di Frecciarossa TI 8807 e TI8820 Milano-Taranto e viceversa lungo quella dorsale jonica Taranto-Sibari che ad oggi è percorsa soltanto da due coppie di intercity che viaggiano tra Taranto e Reggio Calabria. Insomma, un ramo morto della mobilità ferroviaria meridionale “occupato” e sostituito da quel servizio di autolinee che nel territorio della Calabria est sembra essere ostinatamente l’unico strumento possibile per far viaggiare l’utenza di questo territorio. L’asse di 115 km che collega Sibari a Taranto, mono binario elettrificato, per come si evince dai documenti scaricabili dal portale di Rete Ferroviaria Italiana, è attrezzato con un Sistema controllo marcia treno (Scmt) che permette il transito di convogli fino ad una velocità massima di 150km/h”.
La Basilicata con 23.000 giovani (dati cgia Mestre) che hanno lasciato la Basilicata in 10 anni (come se sparisse la città di Policoro) è diventato purtroppo un hub di spopolamento visto che oltre al lavoro (che non si crea e nel peggiore dei casi come l’automotive si perde ) mancano i servizi essenziali a partire dai trasporti e sanità.
https://www.rainews.it/tgr/basilicata/articoli/2023/09/quasi-23mila-giovani-lucani-in-meno-in-10-anni-spopolamento-cgia-mestre-0e174380-0218-4d93-8771-85331c7a44b9.html
Una equazione semplice senza incognite con un unico risultato: (-servizi)+(- trasporti)+(-economia)= +spopolamento per lasciare un territorio libero allo sfruttamento energetico e dei rifiuti ( il famoso hub energetico).
La proposta può essere fatta propria dai sindaci della fascia jonica lucana ,dall’amministrazione regionale e dai parlamentari lucani, serve per avere un collegamento diretto con le principali città italiane , per incrementare l’economia, il turismo sulla costa jonica e permettere anche a chi è andato via di ritornare qualche volta in più a casa.