Il Presidente Regionale del CSI Basilicata, Domenico Lavanga, per tutti Mimmo, racconta la stagione 2022-2023 del CSI Basilicata. Di seguito la nota integrale.
Settembre, nella nostra regione, introduce per la maggior parte delle società sportive, l’inizio di una nuova stagione agonistica e, prima di ripartire, ci sembrava opportuno fare il punto di quella appena conclusa. Se vogliamo sintetizzare con un colore la stagione agonistica 2022/23 del CSI Basilicata, senza alcun dubbio dobbiamo parlare di oro. Quella appena finita, infatti, è stata una annata sportiva eccezionale sia nei numeri che nella qualità dei servizi offerti.
188 società affiliate su base regionale, così suddivise nei tre Comitati Territoriali: 72 a Matera, 42 a Melfi, 74 a Potenza. 11.373 i tesserati di cui 7183 maschi e 4190 femmine; oltre il 60% al di sotto dei 16 anni. La fascia più rappresentata va dai 10 ai 12 anni. Tra questi tesserati sono compresi 324 tecnici. Una comunità equivalente ad un paese come Venosa.
Sono i numeri di un movimento in continua crescita; va tenuto presente, infatti, che le cifre riportate possono essere a tutt’oggi ancora incrementate perché alcune attività sportive sono in corso dal momento che non c’è discontinuità e l’anno sportivo del CSI ha varie scadenze a seconda delle discipline: ad esempio a dicembre scadono le affiliazioni per la danza e le arti marziali. La Basilicata in questo registra una differenza sostanziale e non solo numerica rispetto alle altre regioni del Sud nelle quali, seppur presente, il CSI è messo in secondo piano dalla preponderanza e dall’affermazione più massiccia di altre federazioni sportive ed enti di promozione.
Con motivato orgoglio, Domenico Lavanga, al vertice della Presidenza Regionale dal febbraio 2021, elenca il ricco parterre delle discipline praticate: campionati di calcio, pallavolo, pallacanestro, danza, ciclismo (uno sport a cui ci si è approcciati da poco e che si punta fortemente a rafforzare), tennis tavolo, tennis, arti marziali. Calcio, pallavolo e pallacanestro sono svolti in tutti e tre i Comitati e sono i più numerosi quanto a campionati e praticanti.
L’attività non si esaurisce qui: una delle peculiarità del CSI che ha forti e storiche radici è quella svolta nelle parrocchie sul territorio nonché le molteplici attività sociali rivolte nello specifico ai disabili e quelle sportive per anziani. Sono altresì affiliati numerosi circoli sportivi e ricreativi e circoli scolastici che concentrano il proprio impegno nelle scuole: grazie ad un costo molto contenuto, è possibile avvicinare i ragazzi alo sport e consentire anche a famiglie in difficoltà di poter fruire di questo importante servizio.
“Una attività così capillare sul territorio e che spazia su più fronti è frutto di un lavoro coltivato nel tempo; si arriva ai numeri già menzionati negli ultimi 4/5 anni. Un incremento che non è passato inosservato da parte del CSI Nazionale” sottolinea con soddisfazione Lavanga e prosegue “risultati che scaturiscono da un impegno certosino sul territorio che il Comitato Regionale ha solo spronato e che è stato messo sostanzialmente in pratica dai Comitati Territoriali. Plauso dunque ai rispettivi Presidenti, componenti e collaboratori, senza i quali non si sarebbe potuto approdare a tanto”.
Particolarmente attenzionata è stata parallelamente l’attività di formazione che ha riguardato tecnici e dirigenti, ritenuta elemento imprescindibile per rafforzare la qualità dei servizi offerti, elevando la professionalità, accrescendo le competenze di chi è preposto alla formazione ed alla crescita delle nuove generazioni o alla gestione a tutt’oggi sempre più articolata delle società sportive. Il CSI, infatti, attraverso le sue componenti ha sempre partecipato a tutte le attività di formazione e di qualificazione organizzate dal Comitato Nazionale e a diverse convention organizzate dalle regioni del Sud, portando le proprie esperienze ed il proprio apporto propositivo. Ciò ha permesso di tessere una serie di rapporti su più livelli il che è fondamentale per creare relazioni e realizzare in concreto quello spirito di socialità che è uno dei tratti distintivo del CSI.
FINALI NAZIONALI SPORT&GO IN BASILICATA – GIUGNO 2023
E gli sforzi sono stati premiati con l’assegnazione alla Basilicata delle Finali Naz.li Sport&Go! Under 10/12, tenutesi dal 15 al 18 a giugno a Nova Siri e in altri paesi della costa jonica lucana. Si è trattato di una “prima assoluta” per il Mezzogiorno d’Italia: per la prima volta al Sud l’attribuzione di un evento così’ prestigioso che ha coinvolto le strutture ricettive e sportive della costa ionica e portato alla ribalta le particolarità della regione, mostrando anche a chi non aveva mai oltrepassato i nostri confini geografici, territori, genti, calore umano e valori che non hanno nulla da invidiare. “Dal momento dell’assegnazione è stato un fermento crescente di giorno in giorno – afferma il Presidente – la tensione era palpabile ma la volontà di mettere in atto tutte le nostre capacità per accogliere al meglio i nostri ospiti non ci ha mollato un attimo. Pur tra mille piccole e grandi difficoltà di ogni genere, a partire da quelle logistiche ed organizzative, eravamo decisi a lasciare un segno, a far sì che si parlasse della Basilicata come una regione calda e accogliente fatta di persone preparate, capaci di reggere il ritmo e di non temere confronti”.
E “l’eccesso di successo”, paventato dal Presidente Nazionale CSI, Bosio, che alla vigilia aveva usato questa espressione per indicare il rischio dietro l’angolo date le adesioni, oltre ogni rosea previsione, ha trovato nella costa ionica metapontina la sua più compiuta espressione in quei giorni: 64 squadre qualificatesi, 1500 partecipanti da tutte le regioni d’Italia, con gare di pallavolo, basket, calcio a 5, calcio a 7 e prove di triathlon, 143 gare complessive per assegnare gli ambiti titoli nazionali. E guarda caso, dall’Emilia Romagna, Lombardia e Liguria sono arrivati i finalisti più numerosi. Anche qui la Basilicata è stata ben presente in tutte le categorie con proprie rappresentative, aggiudicandosi il titolo nazionale categoria u12 calcio a 5.
Se è vero che questa è stata la punta di diamante della stagione, non vanno sottaciuti altri importanti momenti dell’annata agonistica, a cominciare dalla partecipazione alla terza edizione della Finale Nazionale dei Seminari d’Italia, tenutasi a Molfetta nel mese di aprile, con 9 squadre provenienti da tutta la penisola a testimonianza del forte e storico legame che il CSI ha con l’istituzione ecclesiastica.
Anche il mese di luglio è stato particolarmente intenso: per la prima volta il CSI Basilicata ha partecipato a numerose Finali Nazionali, categoria ragazzi calcio a 7, ragazzi calcio a 5, ragazze pallavolo, ragazzi misto pallavolo, under 13 femminile, tutte a Cesenatico, conseguendo ottimi piazzamenti nel ranking nazionale. Sempre nel mese di luglio i campioni della Basilicata hanno preso parte a Sassuolo alle Finali Nazionali Open misto di pallavolo.
Ora, messi in bacheca i Trofei, Il CSI Basilicata è già al lavoro per preparare la nuova stagione: “puntiamo a rafforzare l’esistente, a consolidare le specificità di ogni singolo Comitato Territoriale (Potenza si contraddistingue nell’organizzazione di campionati, Melfi ha una particolare attenzione al mondo associativo e della disabilità e ha fatto del Gran Galà dello Sport e il torneo estivo di beach volley, il suoi eventi di punta mentre Matera ha una forte presenza radicata nella città con il Trofeo della Bruna, giunto quest’anno alla sua ventottesima edizione), dichiara Lavanga. Le istituzioni hanno toccato con mano la portata del nostro movimento, hanno compreso che accanto all’aspetto strettamente agonistico, il CSI ha un forte mission sociale e ci sostengono. Per tale ragione i nostri sforzi saranno indirizzati ad intercettare e soddisfare quell’entusiasmo per uno sport sano che è tornato a farsi sentire forte a più livelli e a diffonderlo in quelle aree della regione che al momento ne sono carenti, avvertendo l’esigenza di portare avanti uno le attività di uno sport organizzato ma destrutturato allo stesso tempo. Tra questi obiettivi l’incremento del settore arbitrale a cui si sta puntando molto non solo per far fronte a tutte le attività programmate ma per dare ad esse una veste più ufficiale e consona”.