Il progetto Hydria del designer materano Tommaso Schiuma si aggiudica il secondo posto nella sezione Living di Agorà Design Contest 2023. Il festival biennale ospitato dal 28 settembre al 1° ottobre nel Palazzo Baronale di Martano (Le), celebra la circolazione di idee sui temi culturali e sociali legati all’architettura e al design, all’innovazione e alla biodiversità progettuale. Il programma ha coinvolto ospiti internazionali, workshop, talks e incontri sulla professione del progetto di design e architettonico.
Per il 2023 il tema a cui i progettisti sono stati invitati a rispondere è Iperlocale: architettura e design dai territori. È possibile intercettare nuove energie creative nella dimensione iperlocale? In un mondo che chiede un cambio di passo in termini di sostenibilità come un designer e un architetto possono rispondere alle istanze della società? Attraverso il recupero di saperi e tecniche dimenticati o caduti in disuso è possibile dare nuovo slancio alla cultura del progetto seguendo le specificità e storia dei territori? In mostra oltre 120 progetti, tra prototipi e tavole progettuali per le sezioni Living e Garden.
Hydria è un microsistema di coltivazione idroponica che sfrutta la capacità del tufo di immagazzinare acqua, costituendo una riserva d’acqua per le piantine. I semi, a contatto con la superficie porosa, costantemente umida, germinano. Le piante con il tempo si impossessano dell’oggetto che acquisirà una nuova forma. La colorazione della base è data da un rivestimento in cocciopesto, materiale utilizzato per impermeabilizzare le cisterne, che im- pedisce all’acqua di scolare. Hydria può essere utilizzato per produrre germogli, alimento sano e naturale in cucina. Aggiungendo all’acqua alcuni nutrienti solubili per garantire l’apporto di sostanze nutritive, le piantine potranno crescere. I principi formali lo legano alle cisterne scavate nei banchi tufacei, preziose riserve d’acqua per la popolazione. L’aspetto finale è una goccia con i suoi cerchi concentrici. Il progetto Hydria si colloca all’interno di un progetto più ampio che ha come obiettivo quello di indagare le possibilità del materiale tufo.
La relazione tra l’acqua e la roccia calcarea è ciò che caratterizza da sempre il territorio materano. La morfologia delle Murge e le incisioni erosive profonde scavate dalle acque sotterranee e di superficie ha permesso in questi luoghi l’insediamento di civiltà rupestri in grotte naturali e artificiali, scavate negli ammassi di questa roccia chiamata localmente tufo. Il tufo è una roccia sedimentaria che ha la capacità di assorbire liquidi per capillarità. Nella maggior parte dei casi la porosità, che comporta l’imbibizione del materiale, rappresenta un difetto e partecipa alla formazione di alcuni processi di deterioramento. “Osservando
la vegetazione spontanea che si crea negli interstizi delle rocce, ho voluto trasformare un punto debole del materiale in un punto di forza. Sarà sufficiente riempire il serbatoio di tanto in tanto: l’acqua, per capillarità, affiorerà in superficie, garantendo la giusta umidità alla pianta”.
Biografia Tommaso Schiuma
Designer e artigiano specializzato nella lavorazione del legno per la creazione di arredi e complementi per la casa. Da più di 20 anni lavora nel territorio cogliendo preziosi spunti dalle tradizioni della città e dal territorio murgiano che la circonda.
Nel 2010 crea il brand Schiuma Post Design. Il progetto esprime la volontà di superare le tendenze e le mode del momento per creare oggetti ispirandosi a valori autentici.