“Il suggestivo tema prescelto dalla Giunta Regionale – “Riattivazione dei borghi tra transizione energetica e rigenerazione delle comunità” – per la partecipazione della Regione Basilicata nell”Italia delle Regioni’, il Festival nazionale della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome che si è svolto a Torino dal 30 settembre al 2 ottobre, non trova declinazione nella realtà e tanto meno riesce a nascondere il fallimento”. E’ il commento del Distretto Terre di Aristeo contenuto in una firma dell’ad Saverio Lamiranda. “Nessuna polemica ma più semplicemente – è scritto nella nota – è la relazione semestrale sull’attuazione del Pnrr in Basilicata a sancire la situazione di ritardi, inadempienze e sottovalutazioni. La relazione si limita ad elencare i progetti approvati nell’ambito del PNRR destinato ai comuni attraverso la cosiddetta linea di attività relativa all’attrattività dei piccoli borghi (Missione 1 Componente 3 Investimento 2.1), parte integrante della strategia delineata con il Piano strategico regionale. La Misura è suddivisa in due linee: A e B e i comuni interessati sono rispettivamente: Rionero in Vulture per la linea A, beneficiario di un finanziamento di € 20 milioni e, per la linea B: Pietrapertosa/Castelmezzano/Accettura, Ginestra e Rapone per un importo complessivo pari a 5 milioni e 555 mila euro. Per la linea A, come noto, il progetto pilota finanziato è quello di “Monticchio Bagni” che vede come capofila il comune di Rionero in Vulture. Il progetto – per ammissione della stessa Struttura di Missione della Regione – ha registrato ritardi in fase di avvio necessitando di alcune varianti in relazione agli esiti di approfondimenti sui costi di riattivazione della funivia, sottostimati in fase di presentazione della proposta. Il progetto che potenzia alcune delle azioni previste e che riarticola la proposta sull’impianto a fune è ora al vaglio del Mic, nel mentre sono in corso di attivazione le procedure di affidamento lavori per le attività già validate. Per la linea B invece i comuni aggiudicatari di finanziamento a seguito di graduatoria ministeriale sono: Pietrapertosa/Castelmezzano/Accettura, Ginestra e Rapone. Qualche difficoltà registra il comune di Pietrapertosa nella fase di avvio, e qualche iniziale rallentamento si riscontra anche su Rapone e Ginestra sebbene si ritenga di poter rispettare entro l’anno gli impegni assunti con il MIC. A parte i ritardi ammessi, la verità è che è mancata (e manca tutt’ora) una “visione” complessiva, realmente condivisa e partecipata, nell’ambito della quale devono potersi individuare e realizzare azioni concrete per salvare i nostri borghi dallo spopolamento (altro che rigenerazione !). Il punto più debole: affidare solo agli interventi pubblici la responsabilità di soluzioni idonee per lo sviluppo sociale ed economico dei territori del Mezzogiorno e della Basilicata in particolare non è sufficiente. Soprattutto per il turismo il nostro Distretto ha messo in campo, da tempo, proposte progettuali che inspiegabilmente non vengono considerate e che sarebbero facilmente cantierabili con effetti concreti sulla velocizzazione della spesa, sullo sviluppo dell’economia locale, il ripopolamento dei paesi-borghi e l’occupazione. Il Progetto Pilota di Interesse Nazionale per il Ripopolamento e la Rigenerazione dei Borghi e Paesi lucani ha dimostrato che -se finanziato e/o sostenuto- non avrebbe più bisogno di aspettare che qualcosa accada. E’ la prova che si può fare partendo dai territori e siamo pronti a fare la nostra parte per scongiurare il rischio di “perdere” ingenti risorse di investimenti che, purtroppo, ad oggi sono ancora ad altissimo rischio”.
Ott 03