Giovedì 19 luglio 2012 a partire dalle ore 10 è in programma il presidio di CGIL, CISL, UIL sotto la Prefettura di Matera per una manifestazione di protesta contro la Spending Review.
Oggi che la manovra torna a colpire chi lavora per la Pubblica Amministrazione, prendiamo atto ancora una volta che si approfitta dell´emergenza economica per dare un altro colpo duro a chi lavora per il pubblico. Adesso pensiamo che si stia davvero esagerando. Siamo di fronte a una scelta non politica o economica ma ideologica che si accanisce contro i pubblici dipendenti come se la rovina della Pubblica Amministrazione diventasse un vantaggio per le imprese private. Gli effetti di questa operazione sono devastanti per la stessa immagine della P. A. perché si dice a chi è impiegato nei settori pubblici che il suo lavoro non conta niente. In questo modo si svalorizza il grande lavoro che viene svolto da chi è impegnato nei servizi alla persona, come insegnanti e dipendenti della sanità, o anche il semplice impiegato che fa con coscienza il proprio dovere. Dimenticando, inoltre, che la Pubblica Amministrazione è un settore importantissimo per la vita di un Paese.In provincia di Matera il taglio del 10% del personale e del 20% dei dirigenti imposto dal governo si tradurrà in circa 85 lavoratori in meno negli uffici dei ministeri, delle agenzie fiscali e degli enti pubblici non economici. mentre negli enti locali ci troveremo con un saldo in negativo di 200 lavoratori.
In sanità Oltre ai tagli gia’ operati con la finanziaria del 2011 sul Fondo sanitario nazionale se ne aggiungono altri, che prevedono una decurtamento delle risorse finanziarie per 900 milioni di euro nel secondo semestre del 2012 e per 1.800 milioni di euro nel 2013 in aggiunta a quelli gia’ previsti della manovra del precedente governo. Cio’ vuol dire per la Basilicata una riduzione delle risorse finanziarie per la sanità di circa 60 milioni di euro. Questi tagli lineari incideranno direttamente sui fondi destinati all´acquisto di beni e servizi: siringhe, protesi e generi di primaria importanza nell´assistenza come garze, lenzuola, mascherine, eccetera. Oltre che sul taglio di servizi per la fornitura di pasti o la pulizia degli ambienti, servizi da tempo esternalizzati. Con un complessivo peggioramento delle condizione degli utenti del servizio sanitario ed una crescita della spesa a carico dei cittadini a tutto vantaggio della sanità privata.
I tagli riguarderanno anche quei servizi che rappresentano lo Stato sul territorio. Come ad es. gli uffici scolastici territoriali, le prefetture, i tribunali, procure e uffici dei giudici di pace.
Ma quello che sfugge al governo Monti è che queste politiche di tagli al pubblico oltre ad impoverire ulteriormente fasce di popolazione già abbondantemente tartassate, colpiscono al cuore le famiglie dei dipendenti pubblici che oramai vivono una condizione di fragilità economica perché provate da oltre 10 anni di riduzione del reddito disponibile. In una regione come la Basilicata a forte vocazione pubblica questo inevitabilmente impoverisce tutto il tessuto economico della regione.
Non per questo i lucani come il resto degli italiani avevano riposto fiducia nel governo Monti dopo quello Berlusconi. Sbaglia chi pensa a recuperare credibilità internazionali senza curarsi di recuperare credibilità nel paese. Sbaglia chi non si rende conto che i rischi di un ulteriore aumento della fragilità economica delle famiglie diventano di giorno in giorno più concreti. Sbaglia, infine, chi non si rende conto che ogni giorno che passa l´Italia è sempre più povera.
Anche in questi giorni sapremo mantenere alta la mobilitazione, in ogni luogo di lavoro e facendo comprendere ai cittadini perché i tagli al pubblico sono tagli ai loro diritti.
Bisogna cambiare questa nuova manovra. Per questo i sindacati protestano a Matera e in altre piazze d’Italia nella giornata di giovedì 19 luglio con un presidio sotto la Prefettura. Una protesta che anticipa lo sciopero generale di settembre.
Documento sottoscritto da Maragno (Cgil FP), Bollettino (Cisl FP), Coppola (Uil Flp) e Di Cuia (Uil PA)