Con 23 voti contrari e un astenuto, Giannino Romaniello della Sel, è stata bocciata in mattinata nella riunione del Consiglio Regionale di Basilicata la proposta di legge di iniziativa popolare denominata “ZeroPrivilegi” finalizzata alla riduzione dei costi e dei privilegi della politica regionale lucana. Dopo aver raccolto 3849 firme sul territorio regionale il moVimento 5 stelle Matera ha presentato la proposta di legge alla Conferenza dei Capigruppo. Quindi si è svolto il relativo dibattito in Assemblea sulla possibilità di modificare la legge regionale del 29 ottobre 2001 n. 38 (Testo unico in materia di indennità di carica, di funzione, di rimborso spese, di missione, di fine mandato e di assegno vitalizio spettanti ai Consiglieri Regionali della Regione Basilicata).
La proposta di legge è costituita da 4 semplici punti:
1. ridurre del 50% i compensi dei consiglieri regionali (indennità di carica e indennità di funzione);
2. eliminare il vitalizio oggi spettante ai consiglieri;
3. eliminare l’indennità di fine mandato;
4. eliminare i rimborsi forfettari destinati ai Consiglieri (la cosiddetta diaria) e sostituirli con rimborsi che coprano le spese effettivamente e realmente sostenute per gli spostamenti e per le missioni.
Il Consiglio regionale di Basilicata, con 23 voti contrari e un astenuto, ha negato la volontà popolare di trasformare in legge una proposta che prevede di ridurre del 50% i loro compensi, eliminare il vitalizio e l’indennità di fine mandato e sostituire i rimborsi forfettari con rimborsi delle spese effettivamente sostenute.
Riportiamo di seguito alcuni passaggi delle dichiarazioni rilasciate durante il dibattito che si è svolto in Consiglio regionale per discutere la proposta di legge finalizzata alla riduzione dei costi e dei privilegi della politica regionale lucana.
Luca Braia (PD): “Sono tendenzialmente d’accordo con il taglio dei costi della politica, ma bisogna approfondire ed analizzare l’argomento.”
Antonio Autilio (IDV):”Le argomentazioni di Zero Privilegi sono connesse allo statuto: con meno soldi, gli eletti non sono indipendenti e diventano ricattabili. Il M5S ha come cardine del proprio programma i costi della politica, quindi è un gruppo politico che si è appropriato della paternità della proposta. Abbiamo già ridotto del 10% le nostre indennità.”
Roberto Falotico (Per la Basilicata): “Rispettare le firme di Zeroprivilegi, ma non a capochino, perché già si è operato nei tagli. Io non delego a nessuno il ruolo che gli elettori mi hanno dato e mi prendo la responsabilità di dire come la penso”.
Mario Venezia (PdL): “Voteremo convintamente no alla proposta di legge per la riduzione del 50% dei costi della politica. Se mai dovesse passare, tutti i consiglieri regionali devono dimettersi, perché in questo modo l’eletto è ricattabile”.
Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata dal Consigliere regionale Luca Braia (PD) dopo la decisione del Consiglio regionale di bocciare la proposta di legge di iniziativa popolare denominata “ZeroPrivilegi”.
La presa in carico da parte dell’intero Consiglio regionale della necessità di continuare in maniera ancora più spedita e determinata il processo già avviato dall’inizio della consiliatura di contenimento dei costi della politica e l’approvazione del documento programmatico per lo Statuto a soli nove mesi dall’inizio della sua discussione, rappresentano la risposta più adeguata che la massima Assise regionale poteva dare all’istanza di rigore e senso di responsabilità che si leva sempre più forte dalla società lucana nei confronti di chi è stato democraticamente eletto.
Il dibattito sviluppatosi intorno alla proposta di legge di iniziativa popolare sulla riduzione delle indennità e dei rimborsi oggi riservati ai Consiglieri regionali, anche se respinta all’unanimità, ha chiaramente fatto registrare la volontà di tutti i gruppi di voler articolare attorno anche allo Statuto, che ridefinirà l’organizzazione politica-istituzionale della Basilicata, una discussione aperta e trasparente anche sui temi della rappresentanza e delle modalità con le quali riconoscere ai suoi rappresentanti il giusto compenso alle giuste condizioni.
Ridefinire alcuni criteri di riconoscimenti dei rimborsi, definire le incompatibilità di ruoli e funzioni dei rappresentanti istituzionali, ampliare anche a tutti dirigenti ed alti funzionari la verifica della congruità economica delle indennità e dei privilegi da riconoscere, stabilire criteri di proporzionalità dei compensi tra chi esercita in maniera esclusiva il ruolo di consigliere o assessore e chi ad esso abbina un’attività privata di qualsiasi natura essa sia, definire dunque criteri che riconoscono impegno e presenze nelle attività istituzionali sono temi complessi che vanno adeguatamente istruiti, verificati per gli aspetti costituzionali e confrontati sul territorio nazionale.
Il tutto dovrà essere fatto tutelando il diritto assoluto che ogni cittadino ha, prescindendo dal suo status economico, di candidarsi e di svolgere la propria attività politica in totale autonomia, con la consapevolezza dei costi da sostenere legati ad una presenza capillare da garantire su un territorio ampio e complesso come la Basilicata e di approfondire, istruire e proporre adeguatamente, anche con l’aiuto di collaboratori ed esperti, su tutti i provvedimenti per i quali è moralmente obbligatorio prepararsi e quelli semplicemente logistici, utili e funzionali a mantenere una relazione forte con i cittadini che giustamente pretendono attenzione, ascolto e considerazione.
L’inizio del dibattito sull’articolato che seguirà al documento approvato ieri relativo allo Statuto, sarà decisivo per tradurre in regole tutti i principi ed i proponimenti che sono stati ieri all’unanimità condivisi ed approvati dall’intero Consiglio regionale, a partire da quello della solidarietà tra le persone ed i territori e per ridefinire la struttura governativa lucana ed il suo rapporto con le comunità e le istituzioni locali.
La partita delle riforme è appena cominciata ed a vincere, mi auguro, non ci sia nessun altro che le comunità che abbiamo l’onore ed il dovere di governare e rappresentare.
Luca Braia, Consigliere regionale PD
Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata dal segretario provinciale di Generazione Futuro del FLI, Massimiliano Amenta sulle dichiarazioni rilasciate dai Consiglieri regionali di Basilicata relative alla Proposta di Legge Popolare presentata in Regione da circa 4 mila cittadini lucani che da tempo ormai chiedono un taglio netto ai costi eccessivi della Politica.
Troviamo a dir poco sconcertanti le dichiarazione dei nostri amati consiglieri Regionali in merito alla Proposta di Legge Popolare presentata in Regione da circa 4.000 cittadini Lucani che da tempo ormai chiedono un taglio netto ai costi eccessivi della Politica. Unanime sono state le dichiarazioni contrarie a questa proposta o quantomeno vaghe,sintomo di un vecchio modo di fare politica che evidentemente alberga ancora tra i nostri cari Politici Lucani che siedono in Regione.
Inquietante e nello stesso tempo grottesca la dichiarazione del Consigliere Pdl Venezia che parla di “ricattabilità dell’eletto nel caso in cui tale proposta dovesse passare” Siamo davvero alle comiche finali!
Da anni ormai si chiede alla Politica un taglio netto in quanto a privilegi e vitalizi. La situazione economica del nostro paese ed in modo particolare della nostra Regione impone un ridimensionamento sotto un profilo di emolumenti e privilegi, ormai non più tollerabili.
L’invito dei Giovani di Futuro e Libertà ai nostri cari consigliere regionali e di fare ammenda sulle loro dichiarazioni e rivedere seriamente (non le chiacchiere!) i costi della Politica,in modo particolare quella Lucana.
Il tempo delle vacche grasse è finito! La politica deve ritornare ad essere servizio per la gente. Tali affermazioni offrono il fianco ad un antipolitica che si sta espandendo a macchia d’olio. Cari Consiglieri Regionali è finito il tempo del Politichese e dei doppi,tripli incarichi da conservare nonostante tutto. Ragionare con la logica della conservazione, dell’assessorato, della destabilizzazione è finito. Appartiene ad un tempo andato. Le elezioni sono vicine…. la ri-conferma….. lontana…… Meditate!
Massimiliano Amenta, Segretario provinciale Generazione Futuro- FLI
Statuto regionale, Benedetto: “Svolta per promuovere cittadinanza attiva.” Di seguito l’intervento in Consiglio Comunale del vice presidente del Consiglio Regionale Nicola Benedetto.
Può il nuovo Statuto rappresentare una prima risposta alla sfiducia dilagante tra i cittadini e tra l’opinione pubblica nella politica e nelle istituzioni? Io credo che questo sia l’interrogativo principale che deve riguardarci tutti e che non può risolversi in riflessioni scontate o in stile politichese. Come credo sia inutile attardarsi in ulteriori valutazioni sul crescente malessere di cittadini singoli o organizzati e sulla domanda di trasparenza, riduzione di spese della politica, eliminazione di sprechi, strumenti e misure di buona amministrazione che è l’esatto contrario della malapolitica. Proprio la proposta di legge di iniziativa popolare per ridurre indennità ed altri emolumenti dei consiglieri regionali è sicuramente l’esempio più significativo che non si deve considerare archiviato con la bocciatura in aula. Il Consiglio Regionale su questo non parte da zero: ha già abolito il vitalizio a partire dalla prossima legislatura e ridotto del 10% le indennità. Si può fare di più, raccogliendo la sollecitazione di 4mila cittadini, e non solo come segnale formale da inviare ai cittadini, ai disoccupati, agli anziani e pensionati che non ce la fanno ad arrivare a fine mese. Anche più di quanto hanno già fatto altre Regioni.
Per tornare all’impianto del documento programmatico per la nuova Carta Statutaria è sicuramente positivo ed in larga parte condivisibile. Come i principi di tutela della persona, di solidarietà e cooperazione, democrazia, sostenibilità. Si possono migliorare alcuni contenuti, rendere gli istituti di democrazia e partecipazione più snelli, efficaci, efficienti; istituire nuove Consulte, organismi di consultazione e concertazione. E tra i compiti che ci attendono: si deve mettere mano alla riforma elettorale abolendo il listino dei “nominati”, sinora scelti dalle segreterie di partito, né più né meno come i parlamentari eletti nel 2008 con il “Porcellum”, un meccanismo che non ha nulla di democratico e non offre alcuna possibilità di scelta del cittadino-elettore. Si devono individuare meccanismi-sistemi elettorali capaci di promuovere la rappresentatività territoriale all’interno di una regione che vive ancora di accentuati campanilismi e provincialismi e che, di fatto, taglia fuori dalla possibilità di essere eletto in Consiglio Regionale chiunque non vivi o lavori in uno dei centri più grandi (popolosi) della regione.
Ma prima di tutto è necessaria una svolta di cultura politica. Certo è che in un territorio dove ci si conosce tutti e dove i rapporti personali sono alla base della politica, ritornare tra la gente non è semplice, perché si devono individuare nuove modalità di contatto con la gente, in grado di superare definitivamente il familismo amorale e il clientelismo. Serve una sorta di “bagno d’umiltà” delle istituzioni e della classe dirigenziale, perché la politica in sé non solo è buona ma indispensabile garanzia di democrazia, anche e soprattutto nelle sue espressioni di partito, che rendono concreta l’azione al servizio di un’idea. Sbagliato, invece, è il modo con cui in troppi l’hanno interpretata fino ad oggi.
La questione di fondo è se la politica possa tornare ad essere un momento di partecipazione collettiva nella ricerca di soluzioni e nella messa a punto di decisioni di governo, e se sia possibile puntare ad uno sviluppo del sistema democratico che si basi sull’espansione delle forme e dei canali di collaborazione dei cittadini.
Il primo problema che i cittadini in quanto tali si devono porre è di prendere parte al rinnovamento della politica e alla sua ripulitura dalle pratiche oligarchiche e lobbystiche.
Il punto centrale per il risanamento dell’Italia è questo, e nessuna manovra economico-finanziaria potrà farne a meno.
In una parola: lo Statuto deve contribuire a promuovere la cittadinanza attiva che è oggi l’unica vera risposta all’antipolitica puntando sul capitale sociale che è fatto di persone, di percorsi di vita individuale che si intrecciano con la dimensione pubblica nella quale trovano le condizioni per affermarsi, di relazioni e di opportunità che possono intrecciarsi e rafforzarsi reciprocamente ed esprimersi liberamente.
In sostanza se alla base della crisi italiana vi è la crisi della rappresentanza e della politica, ma anche della cultura civile, non ci si può limitare a tamponare le emergenze.
Occorre immaginare un diverso assetto dei poteri e della società che non risponda ad improbabili modelli, ma che sia coerente con la ricerca dell’interesse generale e con i valori indicati nella Costituzione che, tuttora, rappresenta l’elemento unificante ed ispiratore nel quale i cittadini si riconoscono.
In sintesi: è necessario promuovere un modello di partecipazione e cittadinanza attiva che vigila sul territorio e smuove le coscienze civiche, indicando alle istituzioni strade alternative di sviluppo.
E anche da noi in Basilicata, per fortuna, non mancano esempi di civismo attivo e di impegno volontaristico: dai tanti comitati popolari, in gran parte sorti intorno alla volontà di tutelare un interesse specifico, un territorio, un paese, ai gruppi che si esprimono attraverso i social network, siti web.
A tutti questi deve guardare il nuovo Statuto mettendo a disposizione gli strumenti informatici di cui la Regione dispone per accrescere informazione, trasparenza, dialogo, confronto.
Dalla stagione “un computer in ogni casa” che ha caratterizzato positivamente l’impegno della Regione a contribuire all’acquisto di un pc in ogni famiglia lucana e alla creazione di alcune postazioni informatiche in sedi di associazioni giovanili si deve passare alla stagione della “democrazia 2.0” facendo diventare i canali informatici istituzionali e non, tra quelli di più diretta democrazia.
Nicola Benedetto, Consigliere regionale IDV
“Siamo alle comiche finali” è una frase che mi rimbomba nel cervello. Devo averla sentita pronunciare da un certo Gianfranco Fini in occasione delle dichiarazioni di Berlusconi sulla volontà di fondare il PDL. Al quale poi aderì come spalla del comico principale. Cari amici di FLI, se vi piace cavalcare l’onda, comprate una bella tavola da surf e catapultatevi sulle spiagge oceaniche. Con affetto,
Gianni Perrino
Che vergogna… spero solo che i ragazzi del Movimento non gettino la corda.
E il popolo lucano dov’è??? All’indomani di questa notizia sarebbe dovuto essere in massa in Via Anzio a chiedere con forza le dimissioni di tutti… questo abbiamo, questo ci meritiamo!
per gianni perrino….se volevamo cavalcare le onde…stavamo ancora nel governo berlusconi a cantare meno male che silvio c’e…se volevo cavalcare le onde sarei rimasto a tapparmi occhi orecchie e bocca nel pdl e magari mi avrebbero candidato….ma io quella proposta di legge l avrei votata..commenta se ci riesci il fatto ridicolo piu che parlare del fli fini e berlusconi….
ANDATE A LAVORARE IN FIAT .VERGOGNA . AVETE SEMPRE LA RISPOSTA PRONTA .
MEDITATE GENTE ,MEDITATE . CI RICORDEREMO DI VOI ALLE PROSSIME ELEZIONI.!
DI LORENZO RISPARMIA I TUOI MORALISMI .
non ho mai fatto mai moralismi..ma sempre ci ho messo la faccia. anonimo squalo…..
E MENO MALE CHE NON E’ PASSATA….ORA SAPPIAMO CON CHI ABBIAMO A CHE FARE…VOGLIO VEDERE SE I LOR SIGNORI LUCANI INVERTEBRATI LI CONTINUERANNO A VOTARE…
IL CONS.BRAIA SI RISPARMI CERTE DICHIARAZIONI…COSA VUOLE APPROFONDIRE?? PER PERDERE ALTRI MESI O ANNI??? LA PROPOSTA ERA ABBASTANZA CHIARA SOLO CHE DOVEVANO AVERE IL CORAGGIO E LE PALLE DI VOTARLA..AMEN….TANTO OGNUNO SI TIRA L’ACQUA AL SUO MULINO…E’ SEMPRE STATO COSI CMQ
Vorrebbe approfondire il discorso con sua cognata, al secolo Santa Maria pa”d”rona di Matera e della Basilicata.
Non è in grado di comprendere qualcosa senza l’aiutino di qualcuno.
http://www.youtube.com/watch?v=Ogqbf2eucD8
L’onda del PDL l’avete abbandonata per non rimanere spiaggiati, ma ne avete fatte di piroette sulla cresta e ne avete intonati di “menomalechesilvioc’è”. I fatti ridicoli si commentano da soli, a meno che, come nel vostro caso, sia necessario un incipit che riassuma le puntate precedenti. Ed il fatto ridicolo, in quest’ultimo caso, è aver utilizzato le stesse parole (SIAMO ALLE COMICHE FINALI) che utilizzò il vostro capo in occasione delle dichiarazioni dell’anchorman sulla nascita del pdl: http://www.ilgiornale.it/news/fini-silvio-siamo-alle-comiche-forza-italia-caduta-stile.html . La memoria ci renderà liberi (con un’accezione diversa dalla libertà imprigionata nel nome di quel triste letamaio che è sempre stato il pdl).
parla chiaro…perrino..non fare tanti giri di pArole. …commenta il voto del pdl. ..
Si sono arrampicati TUTTI sugli specchi, vaniloquiando e creando pessime imitazioni di arazzi persiani, nel tentativo di stenderlo davanti alla propria immagine. Nella sostanza hanno risposto no ad una vera iniziativa che ha visto partecipare migliaia di lucani (i nostri consiglieri sono capaci solo a parlarne o a dar vita a delle fiction in cui il massimo della partecipazione consiste nel mettere una firma su proposte che non verranno appositamente mai prese in considerazione). E non ci sono supercazzole che possano in qualche modo permettere loro di rifuggire le proprie responsabilità.
Perrino, politicamente credo di essere al tuo opposto, ma un consiglio vorrei dartelo comunque: non perdere tempo a cercare spiegazioni da politicanti di professione! Mentono per mestiere ed usano giri di parole come solo loro sanno fare. Chiunque sia in possesso di un cervello dovrebbe aver capito con chi abbiamo a che fare.
Per Di Lorenzo: evita i moralismi e smettila di fare campagna elettorale anzitempo!
Siete la vergogna nonchè la rovina della Basilicata!
L UNICO MORALISTA SEI TU..PER MODO DI DIRE TU..UNO CHE NON METTE LA FACCIA MA MUORE DALLA VOGLIA DI FARE IL POLITICANTE PECCATO CHE CI HA I PROVATO E NON SEI STATO ELETTO ..NON E VERO???
Da ieri sto cercando di capire di cosa vi meravigliate. Nonci sono ancora riuscito.
Le dichiarazioni dei POLITICI poi …………………………….. Lasciamo stare, sto andando a pranzo e non vorrei disgustarmi ancora di più.
24 VOTANTI. 23 CONTRARI E 1 ASTENUTO il consigliere della Sel, Giannino Romaniello. SOLO QUESTO CONTA. CARI POLITICI TUTTI I VOSTRI COMMENTI, LE NOTE VALGONO MENO DI ZERO. NON DOVRESTE AVERE PIU’ IL CORAGGIO DI USCIRE DI CASA, ALTRO CHE APPROFONDIRE E ANALIZZARE L’ARGOMENTO.
“…….perché in questo modo l’eletto è ricattabile”. (cit. Mario Venezia- PdL. Ma uno vale l’altro a mio avviso)
Ma ho letto bene? Cioè se non percepite 9mila eurazzi al mese (in media) sareste ricattabili? Nel senso che qualcuno potrebbe proporvi illecitamente guadagni per comperare il vostro operato e voi sareste “costretti” ad accettare??? Ho inteso bene? Ricattabili di cosa? Io sono un disoccupato, percepisco ZERO euro al mese eppure non sono ricattabile! SIETE DELLE SCHIFEZZEI, TUTTI QUANTI! NON BASTANO LE PAROLE PER DIRVI QUANTO MI FATE SCHIFO! SPERO SOLO CHE ORA TUTTI I CITTADINI, DI QUALSIASI CETO SOCIALE E CREDO POLITICO PRENDANO I DOVUTI PROVVEDIMENTI CONTRO QUESSA MASSA DI AVVOLTOI.
Io a Di Lorenzo il beneficio del dubbio glielo do, non so se fosse stato ancora consigliere regionale si sarebbe tagliato lo stipendio o no, però i tempi sono cambiati, chi vorrà ancora fare politica nel prossimo futuro (in basilicata 20 anni) dovrà adeguarsi al volere popolare e non più il popolo al loro.
braia ma stai zitto che nn vali niente….menomale che c’è tua cognata….impara almeno a scriverti gli interventi…nn farteli fare da qualcun’altro.. come si fa a votarti è incredibile io nn riesco a capiire.. siamo proprio un popolo di imbecilli…..e ci meritiamo questi personaggi
CONTRO QUESTE M… CI VUOLE SOLO IL FORCONE
Posso fare una domanda a Di Lorenzo e a tutti gli altri di FLI? Non c’è nessun intento malvagio dietro a questa richiesta, solo curiosità (in questo momento non posso controllare personalmente).
Avete firmato la proposta di legge durate i banchetti organizzati dal comitato promotore e dal M5S?
qio personalmente non l ho firmata. .non mi e capitata l.occasione. ma per mia negligenza non l ho firmata…va bene cosi…cio non toglie che sono d accordo super d accordo.nel fli ci siamo riuniti e dato indicazione se si voleva di firmarla. .so che molti.l hanno fattoo