Questa mattina in Recinto Muro 9 nei Sassi di Matera è stata organizzata una conferenza stampa sul tema “La metrovia di Matera e Le Fal: alla ricerca del binario perduto”. Sono intervenuti gli ex consiglieri regionali Enzo Acito e Pasquale Di Lorenzo, il consigliere comunale di Matera Civica, Pasquale Doria, il presidente di Matera Ferrovia Nazionale, Nicola Pavese. lo storico Giovanni Caserta e Pio Abiusi per l’Associazione Ambiente e Legalità.
Di seguito i particolari.
Decisamente fuori binario le opere calate dall’alto: le decisioni dei materani non contano niente? La portata delle decisioni, in termini economici e di mobilità urbana, non può marginalizzare colpevolmente la comunità. Il coinvolgimento, in tutte le sue articolazioni, va ben oltre gli interessi di pochi volenterosi che hanno lanciato la proposta di una serie di pacati e proficui confronti pubblici. La questione della cosiddetta metropolitana leggera deve diventare patrimonio comune, è intollerabile che continui a essere calata e imposta dall’alto. Lo hanno ribadito a più voci questa mattina Pio Abiusi, Enzo Acito, Giovanni Caserta, Pasquale Di Lorenzo, Pasquale Doria e Nicola Pavese.
Oltre a una manifestazione allargata alla partecipazione cittadina, si pensa anche a un Consiglio comunale aperto in cui prevalga su tutto il disegno di città in cui definire la materia dei trasporti. Una traiettoria da seguire secondo chiari principi di razionalità, analisi dei costi e dei benefici e, in particolare, programmazione partecipata: il tutto finalizzato alla concreta disponibilità di mezzi degni dei mutamenti tecnologici in atto, si consideri l’idrogeno verde, e di una mobilità realmente al servizio dei cittadini, conveniente e concorrenziale.
Notevoli sono le risorse finanziarie già impegnate per un totale di 27 milioni di euro destinate a tre locomotori che non si comprende come possano svolgere al meglio le loro funzioni se il binario a scartamento ridotto, ovvero niente merci, è uno solo. Tutti è tre insieme, per andare dove? Adesso, è stato ripetuto durante la conferenza stampa, bisogna evitare l’ulteriore spreco di risorse purtroppo maturo all’orizzonte. Non può continuare sopratutto l’assenza decisionale di Matera e della sua municipalità al netto di una vera e propria ”sudditanza” nei confronti delle Fal che dura da oltre 150 anni.
Decisiva, a questo proposito, risulterà la programmazione 2022/2027, è necessario evitare ulteriori errori tenendo conto, tra l’altro, che quest’anno scade il contratto di servizio con le Fal. Di conseguenza è urgente decidere e puntare i piedi sulla verifica delle opere che andavano fatte e da fare, che bisognerà necessariamente discutere e non rese note, come al solito, solamente a cose fatte.
Matera non abbocca al “green washing”, al lato oscuro di una marketing che si ammanta di pseudoambientalismo. Non è un investimento, ma una spesa improduttiva quella promossa con l’altoparlante della propaganda al solo scopo di mostrare una certa sostenibilità che impedisce, di fatto, lo sviluppo qualitativo del territorio. Di più, lo costringe a scelte che non ha mai potuto discutere nella vantaggiosa prospettiva di una virtuosa integrazione di una vantaggiosa gestione dei servizi urbani.
Il silenzio assenso non è in genere una buona pratica, è pessima se diventa puntualmente vizio, è il caso di dirlo, fallimentare mutismo e complice silenzio.
La fotogallery dell’incontro (foto www.SassiLive.it)