Riportiamo di seguito i dati della produzione Stellantis al 3° trimestre nel report di Fim Cisl e a seguire l’intervento Evangelista (Fim Cisl Basilicata).
I dati della produzione nei primi nove mesi del 2023 sono in miglioramento rispetto al 2022, confermando l’inversione di tendenza già riscontrata nel 1° semestre. Si rileva infatti un dato positivo +10,12% rispetto al 2022. Nello specifico nei primi nove mesi del 2023 sono state prodotte, tra autovetture e furgoni commerciali, 567.525 unità contro le 515.380 del 2022. La produzione di autovetture segna un +10,3%, pari a 400.675 e quello relativo ai veicoli commerciali segna un aumento del +9,8%, in termini di volumi pari ad un incremento di +14.850 veicoli commerciali, confermando il dato in crescita già rilevato nel I° semestre rispetto ad un inizio anno negativo. La situazione sta migliorando in particolare per una riduzione degli stop produttivi per la mancanza di materiali, che invece aveva caratterizzato il 2022.
La produzione non è ancora riuscita ad arrivare ai valori raggiunti nel periodo pre-covid del 2019 (-10 %): per le auto si riscontra un sostanziale avvicinamento (-2,3%), mentre per le produzioni dei veicoli commerciali siamo -24,6%. La situazione sta migliorando sul lato produttivo rispetto al 2022. In particolare sono in forte riduzione i problemi derivanti dalla mancanza di materiali che hanno caratterizzato i precedenti due anni e le produzioni degli ultimi modelli potrebbero portare le produzioni a fine anno, intorno alle 730.000 unità di cui circa 510.00 autovetture.
Plant di Melfi
Il dato produttivo al 3° trimestre è in leggera crescita +3,4% rispetto all’anno precedente. Se lo rapportiamo al 2019 la perdita è invece di circa 59.000 auto (-29,4%), la flessione più pesante negli stabilimenti dell’auto. Delle 142.320 auto prodotte il 26% è rappresentato da 500x, il 44% sono Jeep Renegade e il 30% Jeep Compass. La situazione dello stabilimento nel corso del 2023 è in miglioramento rispetto ad un minor impatto generato dagli stop produttivi per mancanza di materiale, che nel corso del 2022 sono stati complessivamente di 297 turni (pari a 104 giorni produttivi). Infatti nel primo semestre gli stop produttivi sono stati complessivamente 46. Melfi rimane lo stabilimento che ha avuto le maggiori ripercussioni negative in termini occupazionali, che si sono affrontate con vari strumenti, incentivazioni all’uscita su base esclusivamente volontaria (nell’ultimo anno periodo ha coinvolto quasi 1.300 lavoratori portando l’occupazione sotto quota 6 mila), trasferte infra-gruppo circa 1150 persone. Da metà maggio 2023 la turnazione nello stabilimento è passata da 17 a 15 turni.
La situazione di Melfi pertanto è difficile e complessa soprattutto nella fase di transizione verso le nuove produzioni full electric, che certamente rappresentano una risposta positiva in termini di prospettiva futura. La seconda metà del 2023, è caratterizzata da tutta la fase necessaria per accompagnare la transizione dello stabilimento di Melfi verso la produzione dei cinque nuovi modelli multibrand completamente elettrici, sulla piattaforma Bev STLA Medium. A tal fine abbiamo stipulato un nuovo Contratto di Solidarietà con scadenza 4 agosto 2024. Nell’incontro del 3 ottobre 2023 abbiamo ottenuto la conferma del quinto modello full electric a marchio jeep che chiedevamo come Fim-Cisl, per dare ulteriori garanzie per il futuro dello stabilimento. In tale incontro abbiamo definito il cronoprogramma per avviare le nuove produzioni e l’intreccio con le attuali produzioni.
Nello specifico nell’ultimo quadrimestre del 2024 partirà la salità produttiva della prima vettura full electric a marchio DS, seguiranno nel 2025 altre due vetture, una Jeep e una DS, nel 2026 le altre due, una Lancia e una Opel. La Jeep Compass sarà prodotta anche in una versione ibrida di ultima generazione. Viene inoltre confermata la realizzazione della nuova linea di assemblaggio delle Batteria che partirà con il lancio dei nuovi modelli. Il cronoprogramma di uscita delle attuali produzioni prevede: la prima ad uscire nel corso del 2024 sarà la 500X e a seguire la Jeep Renegade a fine 2025.
E’ indispensabile poi agire a livello istituzionale, sia ministeriale che regionale, per avere tutte le garanzie legate alle problematiche collegate all’indotto. E’ necessario che il gruppo Stellantis sia impegnato a dare priorità nelle forniture alle aziende del comprensorio, ma nelle stesso tempo bisogna sostenere le aziende fornitrici nel processo di ammodernamento e di transizione verso le nuove produzioni. Inoltre è indispensabile agire sull’accordo di programma che deve servire per attrarre altri nuovi investimenti sull’area di Melfi.
Stellantis, Evangelista (Fim Cisl): “Investire su indotto e rete di ricarica per sviluppare il mercato dell’elettrico”
«È positiva la programmazione produttiva delle cinque vetture che saranno prodotte a Melfi, ma ora è necessario mettere in sicurezza l’indotto e investire per creare un ecosistema della mobilità funzionale allo sviluppo del mercato dell’elettrico». Lo ha detto in mattinata il segretario generale della Fim Cisl Basilicata Gerardo Evangelista a margine della presentazione dei dati sulla produzione negli stabilimenti italiani del gruppo Stellantis. Secondo il sindacalista «è necessario investire per prepararci a sfruttare l’espansione del mercato delle auto elettriche intervenendo con adeguate politiche su due fronti: supporto alle imprese della componentistica per la riconversione produttiva attraverso progetti innovativi in grado di tutelare i livelli occupazionali; sviluppare le infrastrutture di ricarica delle batterie per sostenere la domanda e chiudere la filiera con investimenti finalizzati al riciclo delle batterie. Allo stesso tempo – ha aggiunto Evangelista – sono necessari piani formativi, programmi di riqualificazione e investimenti nella ricerca e sviluppo per tutelare i posti di lavoro e accompagnare il polo automotive di Melfi verso la nuova era della mobilità elettrica. Da Governo e Regione Basilicata ci aspettiamo impegni concreti in tempi brevi».